L’acquisizione di PrimeSense, l’azienda israeliana specializzata nello sviluppo di hardware e software in grado di rilevare il movimento in 3 dimensioni, messa a segno nel 2013 ne era stata sicuramente una chiara avvisaglia: Apple ha intenzione di puntare sui sensori 3D ed ancor di più sulla smart home.
Ad avvalorare tale testi è sicuramente la notizia, sputata in rete da qualche giorno a questa parte, secondo cui il Centro di Ricerca e Sviluppo di Apple in Israele ha depositato una domanda di brevetto per un sensore 3D tutto basato sulla tecnologia di PrimeSense, appunto.
Stando a quanto emerso il sensore in oggetto dovrebbe essere in grado di proiettare pulsanti virtuali su alcune superfici per permettere agli utenti di controllare i dispositivi della smart home in modo estremamente semplice e al tempo stesso decisamente futuristico.
Nel dettaglio, i pulsanti virtuali dovrebbero permettere agli utenti di controllare aspetti connessi alle abitazioni come i livelli di illuminazione, la tempera ambientale e i sistemi audio. Il sistema dovrebbe inoltre essere in grado di rilevare se una persona si trova in una stanza e l’altezza di quest’ultima in modo tale da garantire la proiezione del sensore ad una distanza confortevole per l’utente.
Ricordiamo, per chi non ne fosse a conoscenza, che tanto PrimeSense quanto il nuovo brevetto Apple sono frutto dell’innovazione israeliana. Allo stato attuale delle cose Israele è considerata a pieno titolo come la start-up-nation per il gran numero di aziende innovative presenti sul territorio.
Tutte le più recenti innovazioni e nuove tecnologie frutto del clima favorevole all’innovazione che si respira ne Paese sono in mostra a Expo Milano 2015 dove la start-up nation è presente con il padiglione di Israele.
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