Schermi sensibili al tocco? Solo nelle scorse ore abbiamo sentito dire che Apple starebbe lavorando a smartphone con display da più di 4 pollici sensibili a diversi livelli di tocco. Ora un brevetto confermato dallo United States Patent and Trademark Office punta nuovamente ad un iPhone o un iPad sensibile ai livelli di pressione.
Il brevetto descrive un bottone che non è solo sensibile al tocco, ma che può anche riconoscere diversi livelli di pressione, permettendo metodi di input più avanzati rispetto a quelli visti fino a questo momento sugli schermi tocuh.
Apple aveva già cambiato il mercato nel 2007, presentando il suo brevetto per schermi capacitivi multitouch come quello montato sulla prima generazione di iPhone. La possibilità di utilizzare più dita contemporaneamente per controllare gli elementi dell’interfaccia grafica ha cambiato il modo in cui si interagisce con un dispositivo mobile. Ora Cupertino potrebbe essere sul punto di cambiare nuovamente il mondo degli schermi touch.
Il brevetto, in realtà, si riferisce quasi totalmente ad un solo bottone, anche se una nota al termine del documento aggiunge un appunto, sottolineando che anche bottoni touch sono considerabili bottoni. L’immagine mostra come tale pulsante funzionerebbe. All’aumentare della pressione sul pulsante, una struttura a cupola sotto di esso potrebbe riconoscere, in base alla sua deformazione, l’intensità della pressione.
Scoprendo il contenuto del documento in dettaglio, si scopre che il brevetto descrive un pulsante in grado di riconoscere un tocco delicato da parte dell’utente, attivando una prima funzione, e permettendo l’esecuzione di una operazione tramite un tocco più intenso nello stesso punto.
Non è chiaro, come al solito, se Apple intenda realmente utilizzare questa tecnologia per i suoi dispositivi nel prossimo futuro. D’altro canto le voci di Bloomberg di ieri fanno eco a quelle del Wall Street Journal della scorsa estate secondo cui dispositivi con display da 4,7 e 5,5 pollici dallo schermo sensibile a diverse intensità di pressione sarebbero già in sviluppo nei laboratori di Cupertino.
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