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“Apple & i brevetti”, arrivano i chioschi di iTunes

A quanto pare, concedetemi questo passaggio, a Cupertino amano abusare dei brevetti e della relativa protezione che questi assicurano, per alcuni anni, sulle proprie invenzioni. Nulla di male, per carità: del resto, come la storia insegna, in molti hanno preso spunto dalle idee di Apple (chi più, chi meno) e tutelarsi legalmente è certo la mossa migliore per evitare che il fenomeno si ripeta troppo costantemente, ma a volte a Cupertino sembra che abbiano la brevetto-mania.

Il brevetto di oggi, sostanzialmente, riguarda la possibilità che in futuro, per le strade delle nostre città (ma anche negli aeroporti, nelle stazioni, nei centri commerciali, negli alberghi e in tutti i luoghi di ritrovo pubblici che vi vengono in mente) potrebbero far capolino dei chioschi di iTunes, dove sarebbe possibile acquistare (e ovviamente scaricare sul proprio device) film, album, e tutti gli altri elementi in vendita sullo store di Apple.

L’idea di per sé non è nuova: come SetteB.IT fa notare, infatti, esistono già dei chioschi di InMotion che permettono a chiunque di scaricare sul proprio device contenuti multimediali a pagamento anche quando non si accede ad internet attraverso il proprio computer, o non si dispone di una rete wi-fi per utilizzare iTunes Store su iPhone.

Il funzionamento dei chioschi di InMotion, però, secondo Apple è troppo complicato o, comunque, non sarebbe la soluzione ottimale; infatti, nei chioschi già presenti in America, è necessario portarsi sempre dietro il cavo USB del proprio iPod per poi connetterlo al chiosco e scaricare i contenuti desiderati. Il brevetto di Apple fa notare che, inoltre, le porte USB dei chioschi potrebbero essere state manomesse da altri utenti, o danneggiate dall’eccessiva esposizione alle condizioni ambientali e sarebbe rischioso collegarci il proprio device. Neppure la soluzione di un hot-spot wi-fi sembra convincere gli ingegneri capitanati da Jobs: troppo alti sono i rischi di intercettazione, hacking e sovraccarico dovuto al numero eccessivo di utenti connessi.

Le 19 pagine di documentazione allegate al brevetto, quindi, sono in sostanza una soluzione ai problemi descritti sopra: attraverso una “virtual physical connection” (a voi il compito di capire cosa sia), il chiosco individuerebbe la presenza di un utente (che è entrato nel raggio d’azione del chiosco) e stabilirebbe con il device di questo una connessione dati senza fili. Il chiosco stesso servirebbe sia da server locale (potrebbe contenere, ad esempio, i brani e i film più recenti) che da mediatore tra il device e iTunes Store.

Il brevetto porta la firma di Thomas Mavrakakis.

[Via|AppleInsider]

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