Ron Johson, ex Vice Presidente Senior della divisione Apple Retail, dal primo novembre è diventato ufficialmente il CEO di JC Penney ed ha lasciato vacante il posto che occupava a Cupertino. Giusto ieri scrivevamo che per adesso quel posto rimane libero, anche se la divisione, come un orchestra ben accordata dopo dieci anni di affiatamento, per un po’ potrà permettersi di procedere senza un timoniere.
La ricerca di un nuovo SVP da parte di Apple però sarebbe effettivamente in corso e fra i nomi dei papabili a raccogliere l’eredità di Johnson c’è Steve Cano, colui che attualmente supervisiona le operazioni internazionali di Apple Retail. Cult Of Mac ha piazzato lo scoop dando ormai per certa la promozione ma Apple ha poi parzialmente smentito.
Secondo C.o.M. Cano sarebbe già stato nominato Senior Vice President e avrebbe già preso il comando della divisione. Apple ha però fornito successivamente uno statement ufficiale che smentisce la promozione:
“La ricerca è ancora in corso […] e stiamo accuratamente selezionando il successore di Ron. Non abbiamo nulla da annunciare oggi”.
La pratica di ricercare qualcuno tramite i metodi tradizionali, che solitamente prevedono il reclutamento di agenzie specializzate nello scouting di alto livello, fa parte della prassi anche per Apple. Tuttavia la possibilità che a prendere il posto di Johnson possa essere un outsider sarebbe un segno di discontinuità forte rispetto alla Apple dell’ultimo decennio. Non tanto per una questione meritocratica – sempre meglio promuovere qualcuno che abbia lavorato duro nel suo settore e con ottimi risultati – quanto per il fatto che l’assimilazione della filosofia Apple non è un procedimento semplice e non tutti gli alti dirigenti sono in grado di entrare in sintonia con i metodi Cupertiniani. Basti pensare all’ultima volta che un outsider come Mark Papermaster è stato chiamato a dirigere una divisione importante: non ne è uscito fuori nulla di buono. Il dirigente ha lasciato l’incarico dopo poco più di un anno e con una delle maggiori “crisi” della storia recente di Apple – l’antennagate – sul groppone.
Per questo Steve Cano, per quanto i portavoce Apple ci tengano a smentire, rimane probabilmente la scelta migliore. Quella su cui Apple finirà probabilmente per convergere. Al massimo è possibile che ci siano altri nomi meno noti nel direttivo di medio livello che potrebbero soffiare la promozione al californiano, che però è un ottimo candidato anche per la storia di successo made in Apple che lo contraddistingue. Cano iniziò dieci anni fa come manager dello Store di Palo Alto. E’ passato poi a dirigere quello di Soho, a New York e successivamente quello di Ginza, a Tokyo, il primo Store fuori dagli Stati Uniti. E’ poi stato promosso a direttore regionale per il Giappone e successivamente a Senior Director della divisione International Retail, con sede a Londra.