Steve Jobs ebbe a condividere più volte la sua intenzione di collocare Apple all’incrocio fra la tecnologia e le arti liberali.
Ci credeva veramente, non c’è alcun dubbio. E’ un approccio che caratterizzò in maniera decisa tutto il suo lavoro alla Apple ed uno di quei valori fondamentali che i suoi successori alla guida dell’azienda non mancano di tenere vivo.
L’iniziativa Employees on iTunes, che Eddy Cue ha presentato ieri ai dipendenti Apple con una email interna, né l’esempio. Si tratta di una sezione speciale di iTunes che mette in risalto le opere – film, libri, spettacoli televisivi – che portano la firma di un “Apple employee”, un dipendente Apple.
La nuova sezione di iTunes è esclusivamente ad uso interno.
La lettera con cui Eddy Cue, Senior Vice President dei servizi internet, ha presentato la novità ai dipendenti è probabilmente l’aspetto più interessante.
“Team,
Una delle cose che rende Apple speciale è che ogni persona qui, nono importa dove siano o cosa facciano, condivide la stessa profonda passione per la creatività e l’innovazione. Vediamo questa passione principalmente nei prodotti che realizziamo e nelle esperienze che creiamo per i nostri clienti. Ma trova spazio anche altrove.
Per esempio, in aggiunta al lavoro che svolgono per Apple, molti dipendenti hanno aiutato a creare fantastici libri, canzoni, film e show televisivi che si trovano su iTunes. Per celebrare i loro successi e le ricerche creative di ciascun dipendente Apple, abbiamo lanciato oggi un nuovo sito interno.
E’ con grande piacere che vi presento Employees on iTunes.
Eddy.”
Poche altre aziende tecnologiche (e sicuramente nessuna di queste dimensioni) tengono in così alta considerazione l’aspetto creativo e le inclinazioni artistiche dei propri dipendenti.
E’ evidente che questo valore di fondo, così caro a Steve Jobs fin dai tempi del Team Macintosh, non è rischio neppure nella “nuova Apple” di Tim Cook e soci. In un’azienda in cui un designer come Jony Ive è una delle personalità di punta (se non la personalità di punta) non potrebbe essere altrimenti.
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Alla fine ho preso l’ipod touch e ho capito qual’è la differenza tra Apple e i concorrenti.
Sia su Mac ma in particolare su ios tutti i software principali sono inclusi, gratuiti e funzionano perfettamente. L’unico vero difetto di ios per me è l’impossibilità di dare la possibilità a tutti di installare le proprie app senza jailbreak o aver acquistato la licenza da sviluppatore (ingiusta se non si vuole vendere le proprie app). In particolare non capisco come installare le app direttamente da xcode possa favorire la pirateria. Tra Android e ios preferisco Android solo per questo motivo, ios è diverso ma valido, con Android c’è bisogno di cercare di più le app giuste ma permette di scegliere.
Ho notato inoltre che nello store Apple le app costano mediamente di più (anche se la qualità non si discute su Android cercando bene su può risparmiare). Tra Windows, Linux e Mac OS X preferisco invece osx perché ha dei programmi professionali che su Linux non esistono (Unity3d nel mio caso) ma mantiene il cuore unix… Inoltre come per ios anche qui ci sono molti software preinstallati già perfetti. Non c’è neanche il limite di installazione dall’app store… Ios dovrebbe prendere spunto da os x per diventare uno dei migliori… Ma parlo come sviluppatore