Il piano per la realizzazione del nuovo Apple Campus, ormai noto come “la navicella spaziale” per la forma dell’edificio circolare principale, è stato approvato da poco. L’azienda però starebbe già pensando al dopo e avrebbe tutta l’intenzione di costruire un terzo campus a seguito del completamento di quello che ufficialmente sarà denominato Apple Campus 2, previsto per il 2015. A ventilare questa ipotesi è il sindaco di Cupertino in una intervista rilasciata al San José Mercury News.
Un nutrito gruppo di cittadini ha intanto espresso le prime preoccupazioni sui disagi che la realizzazione del Campus 2 potrebbe portare ai residenti.
“Credo che abbia senso chiamarlo Apple [Campus] 2,” ha dichiarato il sindaco di Cupertino Gilbert Wong al Mercury. “Hanno l’iPad 1 e l’iPad 2; l’iPhone 1 e l’iPhone 2. Questo edificio avrà quasi certamente tecnologie molto più innovative di quelle che attualmente hanno al primo Campus”.
Tolto il fatto che l’iPhone 2 con quel nome non è mai esistito, la similitudine del sindaco Wong è chiara, il nuovo campus sarà come un’iterazione di un nuovo gadget: più veloce, più potente e con una capacità maggiore. E proprio come nel caso di un gadget elettronico di successo anche del Campus potrà esserci un’ulteriore successiva versione. Il sindaco ha infatti rivelato che alcuni dirigenti Apple gli avrebbero confessato l’intenzione di iniziare a lavorare su un Apple Campus 3 già a partire dal 2015, ovvero una volta che la “navicella spaziale” spaziale sarà aperta e funzionante. Apple non ha fornito un commento ufficiale riguardo le affermazioni di Wong.
L’entusiasmo dell’amministrazione per il progetto del Campus 2 non è tuttavia totalmente condiviso da parte di cittadini. i residenti della zona sono preoccupati principalmente per l’aumento del traffico nella zona, visto che allo stato attuale l’Interstatale 280, che corre a Nord del Campus 1 e dell’area destinata alla costruzione del nuovo edificio, è già particolarmente affollata di veicoli. Qualcuno ha avanzato la proposta di creare una nuova uscita dedicata ai campus Apple. Il timore è che a bloccare la viabilità non saranno soltanto le auto dei dipendenti (che certo non saranno poche) ma anche e soprattutto il flusso di visitatori che arriveranno a Cupertino per ammirare la nuova “mothership”.
Ci sono anche altre problematiche legate al gran numero di persone che si stabilirà a Cupertino. Le scuole avranno bisogno di essere ampliate, ad esempio, per accogliere i figli dei dipendenti Apple. Nel complesso però anche i più critici sembrano condividere una considerazione fondamentale: la ricchezza che un allargamento di questo genere può portare alla città in termini di indotto sotto molti aspetti supera di gran lunga i possibili “contro”. Quello che i cittadini vorrebbero, è soltanto chiarezza su alcuni dei punti nodali dello sviluppo del nuovo progetto.
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quanto vorrei essere anche un semplice addetto alle pulizie li dentro..