Il mondo della musica vuole più soldi da Apple

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Autori, compositori e produttori nel campo della musica attaccano Apple perché ritengono che i loro compensi non siano adeguati. Sostengono che non dovrebbero essere pagati solo per il tradizionale scaricamento di brani musicali, ma che dovrebbero percepire anche una percentuale per i film e gli show televisivi, in quanto anch’essi contengono della musica.

Vogliono inoltre essere ricompensati per l’esecuzione dei 30 secondi di preview dei brani musicali presenti su iTunes.

Questo gruppo di persone che lavora nel campo della musica vorrebbe avere prezzi più alti per i brani, il che può spingere gli utenti a credere che le persone che lavorano nell’industria della musica siano avide di denaro.

Per questa ragione i compositori e gli autori si sforzano di rendere pubbliche le loro ragioni: affermano di essere alla base della catena alimentare del settore della musica, che le loro necessità primarie sono minacciate e si meravigliano del fatto che gli studi cinematografici, le grandi compagnie di registrazione, i network televisivi e i rivenditori online abbiano il diritto di arricchirsi per il loro lavoro.

Guadagnamo 9,1 centesimi per canzone venduta e questo significa che ci vogliono un sacco di penny prima di diventare un sacco di soldi – dice Rick Carnes, presidente del Songwriters’ Guild of America – Ieri ho ricevuto un assegno da due centesimi. Non sto scherzando. La gente pensa che noi ci stiamo arricchendo con il web, ma sono solo piccole cifre. Abbiamo bisogno di più entrate o tutto questo non funzionerà più.

I sindacati hanno pensato di raccogliere soldi da tre aree principali: il download di musica, il download di film e show televisivi e… dalle preview di 30 secondi.

In particolare, per le preview di 30 secondi, i sindacati vogliono rivalersi su Apple perché, a detta loro, è qualcosa di paragonabile alla musica riprodotta in un locale o in una radio, e quindi soggetta al pagamento delle royalties.

Secondo John Gruber di Daring Fireball, “siamo a un passo dal chiedere soldi a qualcuno che ha una musica in testa”

[Via | Daring Fireball]

18 commenti su “Il mondo della musica vuole più soldi da Apple”

  1. Sono d’accordo con gli artisti che vogliono guadaganre di più, ma non sono d’accordo che questo guadagno ricada sulle tasche dell’utente che già paga a sufficienza per la musica che ascolta.
    Va cambiato il modo in cui le “major” gestiscono il tutto!!!

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  2. Assolutamente contrario.
    Pagare i 30 secondi gratis? Ma scherziamo!? Con la piaga della pirateria che c’è fanno pure gli sbruffoncelli? Ma per piacere!
    C’è gente come Marco Carta che non dvrebbe nemmeno avere il diritto di stare in iTunes!
    Anche se d’estate non vanno in barca a vela in costa smeralda non piange nessuno..

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  3. A me sembra demenziale, comunque non mi stupirei se dall’oggi al domani venissero rimossi i sample di 30 secondi di quei geni che vogliono essere pagati per quella riproduzione.
    E in quel caso, non mi stupirei se le vendite di suddetti geni colasse a picco. Dopotutto, uno degli enormi vantaggi di iTunes (e che iTunes offre ANCHE agli artisti, soprattutto quelli meno noti) è proprio il fatto che si possano ascoltare i pezzi prima di comprarli.

    Ma poi parliamone: allora perché non chiedere i diritti anche a quei grandi magazzini che FACENDO UN FAVORE AGLI ARTISTI mettono in evidenza per l’ascolto determinati album?

    Perplessità…

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  4. Che pagliacci….chiedendo soldi anche per i 30 secondi gratuiti voglio vedere poi quanta gente va ad ascoltarsi il brano, eh si, perchè poi apple dovrà in qualche modo far pagare a noi utenti quei 30 secondi…spingendo tutto il mercato sulla pirateria…..
    e poi si lamentano che il peer2peer rovina le case discografiche??sono loro a rovinarsi con le loro stesse mani sti pagliacci….

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  5. secondo me potrebbe starci che negli show televisivie cose del genere si paghino i diritti d’autore, ma poi devi valutare quanto ti conviene! perchè poi la gente può anche decidere di non mettere la tua musica e quindi hai meno pubblicità.
    andarsela a prendere con l’utente è una mossa da veri pirla! se preferiscono nitente piuttosto che 9 centesimi a me va bene. ma se usassero un minimo il cervello dovrebbero capire che il vero guadagno lo fanno siae o equivalenti e case discografiche. a loro arrivano le briciole. se c’è da firmare una petizione in cui sia artisti che utenti si mettono contro queste due categorie sono il primo a firmarla, se no che si arrangino da soli o che si mettano a fare un’altro lavoro!

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  6. mi sono dimenticato della questione dei 30 secondi di anteprima.
    tutto quello che dovevo dire l’ha già detto Enrico!

    Enrico dice:

    Che pagliacci….chiedendo soldi anche per i 30 secondi gratuiti voglio vedere poi quanta gente va ad ascoltarsi il brano, eh si, perchè poi apple dovrà in qualche modo far pagare a noi utenti quei 30 secondi…spingendo tutto il mercato sulla pirateria…..
    e poi si lamentano che il peer2peer rovina le case discografiche??sono loro a rovinarsi con le loro stesse mani sti pagliacci….

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  7. Ma se Apple trattiene solo il 30% chi trattiene la differenza per arrivare a 9,1 centesimi? Io non sono certo disposto a spendere un cent in più.

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  8. in tutti i campi comunque… non solo quello musicale… chi produce è il fondo della catena alimentare… chi vende fa i soldi invece… è cosi che funziona…

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  9. VERGOGNA! Prendetevela con le Major che vi hanno da sempre sfruttato…
    Il bello è che per far calare la pirateria dovrebbero abbassare i prezzi, invece li vogliono aumentare…

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  10. Gente come me acquista. Occhio ad alzare i prezzi che se è vero che aMule non lo uso più da anni posso sempre reinstallarlo. Poi su mac è così semplice installarlo……..

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  11. Ragazzi, non credo che abbiate capito bene il messaggio: i 30 secondi di ascolto per noi utenti sarebbe COMUNQUE gratuito. Sarà Apple a “sborsare” (si fa per dire)… Lei guadagna moltissimo grazie a questo mercato, e farebbe di tutto per mantenere le cose come stanno. Pesateci bene: se le preview delle canzoni fossero a pagamento, CHI PIU’ LE ASCOLTEREBBE??? Di conseguenza:
    1) Vengono scaricate meno canzoni
    2) Gli artisti guadagnano ancora meno di prima, visto il minor numero di canzoni scaricate
    3) In seguito a tutto ciò, i musicisti si avvicinerebbero sempre meno al “mercato” di iTunes.

    Soluzione a tutto ciò: Apple paga (al posto nostro) le preview, facendo sì che noi continuiamo a comprarle, e gli artisti continuino ad inserire i loro album su iTunes.
    SEMPLICE!

    Non credo che Apple si assumi il così grande rischio di perdere un mercato come quello di iTunes pur di non pagare due spiccioli in più agli artisti…
    Apple pensa sempre bene a tutto, figurati se fa una castroneria del genere….. XD!

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  12. mna quello che mi sembra una bufala è sto tread… chissenefrega di sti cantanti.. pure il sindacato hanno??? basta che non mi bloccano l’autostrada i cugini di campagna sennò li investo

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  13. è un vero schifo, spero che presto le case discografiche possano essere abolite del tutto.. io artista vado a registrare in uno studio, pago i tecnici e i fonici, dopodiché il prodotto è MIO e me lo vendo su iTunes… 30% ad apple e 70% a me. punto. se poi voglio più pubblicità pago una cifra per farmi pubblicizzare su riviste o in tv. ma solo se lo voglio.. sarebbe così semplice, e invece è un discorso molto simile a quello delle banche. gente che non fa NULLA DI UTILE e che ci ruba i soldi ogni giorno, per aggiungere miliardi alle loro già traboccanti casseforti… mentre noi arranchiamo ogni mese, è uno schifo.

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  14. ma che ringrazino Dio per quello che hanno…se fallisce iTunes poi voglio vedere i soldi da chi li prendono… dai siti .ru o da rapidshare ? ah no…da p2p!

    IPK

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  15. e poi che altro vogliono?? mahh faccendo cosi tutti andrano per vie traverse..

    P.S. sarebbe giusto che gli artisti pubblichino le canzoni su itunes come le applicazioni, cosi i guadagni vanno diretamente a loro invece di passare per le case discografiche…

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