L’iPod non può sopravvivere senza concorrenza

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E’ una delle dure leggi del mercato: senza concorrenza non c’è miglioramento del prodotto. E questo va sempre a discapito dell’utente finale.

Per quanto mi sforzi di vederla in maniera differente ho l’impressione che l’iPod stia per diventare un comune lettore MP3 e perdere tutte le caratteristiche che fanno di lui un prodotto Apple.

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Non è neppure un mese che è uscita una nuova linea di iPod e quasi tutti i modelli hanno avuto dei problemi. A voi un breve riassunto:

  • iPod touch: problemi con la resa dei colori nello schermo
  • iPod Classic: vari bug nel software e qualità audio peggiorata
  • iPod nano: schermi disallineati in molti esemplari venduti
  • L’iPod shuffle non ha problemi, ma non è neppure un nuovo prodotto.

    Così non riesco a fare a meno di guardare al mio iPod 4G da 20 Gb come uno degli ultimi iPod degni di esser prodotti dalla Apple.
    L’ultimo ad essere per Mac e PC e non per PC e Mac. E secondo me non è un caso.

    Il problema è che l’avversario più temibile per iPod è ancora lo Zune: ad Apple basta fare un prodotto che sia poco meglio di un’ingombrante scatolotto marrone e che sì e no si prende l’1% del mercato americano.

    A ben pensarci comincia a diventare chiaro come i controlli di qualità siano sempre più lassi e come dalle scatole degli iPod siano gradualmente scomparsi tutti gli accessori.
    Il primo iPod aveva come accessori un dock, una custodia in pelle, il cavo firewire, le cuffie, il CD di iTunes e gli adesivi Apple. Il tutto in una scatola che era un prodigio di marketing e di design.
    Oggigiorno quasi ci stupiamo se ci sono ancora le cuffie, in quelle striminzite scatole di plastica.

    Se poi guardiamo gli altri prodotti della Apple non possiamo che essere ancora più sconfortati per l’iPod. I Mac, che lottano contro il predominio delle macchine con Windows, sono ancora macchine superiori per design e qualità costruttiva. L’iPhone, che si deve misurare con una concorrenza spietata, è il migliore smartphone in circolazione. L’unico davvero smart!

    Quelle di Apple sull’iPod sono, negli ultimi tempi, scelte povere e che non danno prospettiva al mercato.
    Non so voi, ma io continuo ad avere seri dubbi che l’ultima linea di iPod sia uscita dalla penna geniale di Jonathan Ive: l’antenna asimmetrica del touch, o le proporzioni tutt’altro che armoniose del nano non sono quello a cui eravamo abituati. Per non parlare del menù del Touch con 5 icone dove ce ne starebbero 12!

    L’iPhone è suo, si vede: è curato nei particolari… in tutti i particolari.

    I prodotti Apple devono essere Insanely Great, non una vaga imitazione di quelli che li hanno preceduti.

    Concludo con un’appello a Microsoft. Per il bene di noi amanti della mela: fai presto un nuovo Zune. E, mi raccomando, fallo bene!

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