Un chip presente nelle cuffie del nuovo iPod shuffle sta suscitando non poche polemiche nel Mac web. Il sasso è stato lanciato da Matt Horwitz di iLounge, secondo cui il misterioso microchip 8A83E3 inserito da Apple nel telecomandino integrato nelle cuffie del nuovo lettore sarebbe una sorta di dispositivo DRM.
La Electronic Frontier Foundation ha colto la palla al balzo cercando di sostenere l’ipotesi di un “evil plan” da parte di Apple, che potrebbe in questo modo soggiogare il mercato delle cuffiette per iPhone richiamandosi alla legge nota come Digital Millennium Copyright Act (DMCA) per impedire la produzione di cuffie funzionanti ma non ufficialmente licenziate da Cupertino. In realtà sulla questione si è sollevato un gran polverone ed è forse il caso di fare un po’ di chiarezza partendo da ciò che si sa e non da ciò che si può solo supporre.
Tutta la questione si basa, a quanto pare, sull’interpretazione a doppio filo del concetto di DRM hardware. Le considerazioni pessimistiche di Horwitz, che delinea addirittura uno scenario da incubo per i consumatori, si inseriscono nel solco di una lunga recensione negativa del nuovo iPod shuffle. Il successivo commento della EFF è invece impregnato del solito tono fra l’esaltato e il complottista che, a parer mio, è il punto debole di un’associazione che persegue fini e scopi più che lodevoli.
Ma torniamo al chip. Joel Johnson e Rob Beschizza di Boing Boing Gadgets (a cui è piaciuta la mia interpretazione del codice del chip) hanno proceduto allo smembramento del telecomandino collegato ad un paio di cuffie del nuovo iPod shuffle, scoprendo di fatto la presenza del chip.
“Il fatto”, come messo ben in chiaro da Joel e Rob, è che nel controller di iPod shuffle esiste un integrato di cui si può solo ipotizzare la funzione. Si tratta di un chip di controllo hardware che Apple ha inserito per non permettere ad altre aziende di creare cuffie compatibili con iPod shuffle se non sotto licenza Apple, in poche parole un dispositivo DRM? La risposta è “molto probabilmente no” e in ogni caso non lo si può sapere con certezza.
“Molto probabilmente no” è una risposta a cui possiamo giungere con una semplice osservazione tecnica, formulata anche da ZDNet. Le cuffie per iPod shuffle contengono 4 cavetti nei quali, molto semplicisticamente, passano sia il segnale audio stereo che i segnali inviati dal controller al dispositivo. Per poter gestire elettronicamente la convivenza fra questi tipi di segnali diversi, si possono adottare varie soluzioni.
Si può fare come Sony, che utilizza un sistema di resistenze. Una specifica variazione di resistenza innescata dalla pressione del tasto è interpretata dal lettore come un segnale particolare che attiva un comando (Play, Pausa, Avanti ecc…). E’ lo stesso sistema usato anche da Apple per il telecomando dell’iPhone, quello senza controlli volume. Oppure si può utilizzare un protocollo di interpretazione del segnale che permette di operare comandi più complessi. Tale protocollo necessita di un chip che interpreti i segnali e li spedisca giù per quei soliti quattro cavi di cui parlavamo poco sopra.
Apple potrebbe dunque aver utilizzato un protocollo licenziato da qualche altro produttore o, molto probabilmente, potrebbe aver creato il proprio. Si tratta di un protocollo che esiste già da tempo, in ogni caso, visto che le cuffie con microfono per i nuovi iPod presentate a settembre risultano compatibili con il nuovo iPod shuffle.
Anche se si tratta di un sistema chiuso, anche se Apple chiede una “tassa” di concessione agli altri produttori, si può essere d’accordo o meno con questa pratica, ma comunque non si può parlare di DRM. I sistemi DRM cosa altra rispetto alla semplice implementazione di una tecnologia proprietaria e alla successiva concessione di una licenza.
Da tempo a Cupertino hanno creato i marchi “Made for iPod” e “Made for iPhone” che indicano prodotti realizzati da aziende che versano ad Apple un “fee” per la concessione della licenza sulle tecnologie degli accessori. Diversi produttori confermano che anche il chip in questione fa parte di questi schemi di concessione ed Apple ha confermato a BBG che il chip non processa segnali crittati. Dei cloni sono dunque possibili, solo che non potranno semplicemente aspirare alla “investitura” ufficiale da parte di Apple.
Riassumendo: Apple implementa la tecnologia delle cuffie passando per un chip proprietario, in modo che chi vorrà proporre un prodotto compatibile e usare la dicitura “Made For iPod” dovrà ottenere una licenza su quel componente. E’ sempre andata così con qualsiasi prodotto che aspirasse alla certificazione Apple, anche se per la prima volta tale programma viene esteso anche alle cuffie (comprensibile, dato che sono un componente fondamentale per il funzionamento di iPod shuffle).
La si può considerare una pratica discutibile, certamente, ma non siamo di fronte a un vero problema di DRM.
La questione è quindi (relativamente) chiusa. Contrariamente a quanto sembrano testimoniare gli atteggiamenti di alcuni portatori di certezze assolute, leggi EFF, sarebbe sempre buona abitudine concedere a chiunque il beneficio del dubbio. Apple compresa.
Ci piacerebbe che ci diceste la vostra nei commenti.
P.s. Astenersi Stallmaniani di ferro ed evitare commenti del tipo “questa è la prova che la Apple è come la Microsoft”, grazie. Chiarisco: le critiche sono più che benvenute, basta che siano costruttive e non si limitino a frasette da luogo comune. Riguardo agli Stallmaniani, è una denominazione ironica che vuole indicare certi portatori di verità rivelate, molto propensi a limitarsi ai luoghi comuni di cui sopra. Massimo rispetto per lo Stallman 1.0. Le sue versioni successive sono un po’ meno simpatiche.
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Ci piacerebbe che ci diceste la vostra nei commenti.
P.s. Astenersi Stallmaniani di ferro ed evitare commenti del tipo “questa è la prova che la Apple è come la Microsoft”, grazie.
Questa parte non mi sembra tanto chiara
prima volete il nostro parere...
ma se è quel parere non và bene
allora vi accontento
La apple è perfetta sotto ogni punto di Vista quel cip serve per convincere gli utenti windows a passare alla buona e generosa apple
Si, in effetti l'ultima frase lascia perplesso anche me... soprattutto perchè di solito Camillo è piuttosto "aperto" a critiche e obiettivo nei giudizi.
In ogni caso è evidente che si tratta di una scelta che va a solo ed esclusivo vantaggio di Apple a scapito però degli utenti. Così, dopo averci costretto a spendere 29 (VENTINOVE) EURO per un adattatore da MiniDisplay Port a DVI o a VGA (prezzo assurdo) ora vuole costringerci a spenderne altri 50 per poter usare delle cuffie decenti con con lo Shuffle. Perchè, diciamocelo, le cuffie in dotazione sono penose, non tanto per la qualità (visto l'uso tipico dello Shuffle la qualità conta relativamente) quanto per la scomodità delle stesse (sono semplicemente inutilizzabili durante l'attività sportiva).
Ragazzi non fraintendetemi, forse mi sono espresso male ;) non intendevo ovviamente che non andassero espresse critiche, anzi! (ora correggo)
Con quella frase intendevo di evitare commenti che si limitano a dire cose del tipo "Apple è come la Microsoft" senza ulteriori commenti. Ovvero: certo che l'idea la potete esprimere e siate critici al massimo, ma preferirei che si evitassero commenti che si limitano alla frasetta di cui sopra senza ulteriore valore aggiunto ;)
Peccato, anche questa volta abbiamo perso l'occasione di una serena discussione su di un tema che mi sembra estremamente importante e su cui varrebbe veramente la pena di discutere francamente...
...ma date le premesse la cosa diventa impossibile!
@ Charlie Parker:
Beh, il problema dell'utilizzo delle cuffie in dotazione mi sembra riguardi tutti i player mp3 (ma, andando indietro nel tempo, anche i cd portatili ed i walkman); semplicemente quelle in dotazione non vanno mai bene per l'utilizzo sportivo. Non mi sembra un problema esclusivo di quelle Apple...
Credo di avere accumulato in casa auricolari inutilizzati di Sony, Aiwa, Panasonic, ecc...
Peraltro sono sicuro di aver visto in commercio degli archetti in gomma realizzati appositamente per consentire l'impiego degli auricolari originali Apple durante il jogging; costo € 9,90 e passa la paura! :)
Riguardo la valutazione "filosofica" della questione chip: io personalmente sono sempre per la tutela di chi impegna risorse per sviluppare tecnologie, ed in seguito ritiene giusto ottenere un fee dall'utilizzo da parte di terzi delle tecnologie stesse. E' una sua scelta, il mercato sarà giudice supremo.
Sulla chiusura di Camillo: probabilmente é messa giù un po' troppo cruda e può non piacere, ma credo volesse riferirsi ad episodi di trolling avvenuti di recente e, per definizione, risultati piuttosto sgradevoli...
@ Paolino Paperino:
Nessuno ha chiuso la discussione, è aperitissima, come sempre ;)
@ Marcello:
Esattamente, il riferimento era a quegli avvenimenti.
Spero che l'aggiornamento al post chiarisca la situazione.
@ Marcello:
Verissimo, il problema delle cuffie in dotazione di scarsa qualità riguarda indistintamente tutti i produttori e di certo non è difficile pretendere di più da un lettore entry level. Il punto però è un altro: se per realizzare un adattatore o una cuffia compatibile un costruttore deve pagare, oltre ai propri costi di sviluppo, assemblaggio, distribuzione etc., anche un "obolo" ad Apple, inevitabilmente questo costo va a svantaggio del consumatore. Se si trattasse di pochi euro la cosa potrei considerarla legittima ma, visti certi precedenti, temo che non sarà così.
La mia impressione è che Apple in questo modo voglia evitare che sul mercato arrivino cuffie dalle caratteristiche uguali o superiori alle proprie ad un costo inferiore. Introducendo questo "fee" rende di fatto impossibile agli altri proporre cuffie ad un prezzo molto più basso delle proprie. E, in sostanza, difende con una pratica quantomeno discutilbile i margini decisamente superiori alla media che applica sui propri prodotti. Non sarebbe "eticamente" più corretto combattere la concorrenza in termini di qualità?
CharlieParker
Non generalizzare grazie.
A me le cuffie in dotazionevanno benissimo anche mentre faccio running. E come qualità mentre cirri o per l'uso che ne fai dello shuffle la differenza tra le cuffie fornite e quelle da 200 euro non è udibile. Quelle sono fisime. Per la portabilità è soggettivo: a me vanno da dio quindi non generalizziamo.
Marcello dice:
Beh in effetti ci sono spesso commenti inutili che generano flame altrettanto inutili e sterili. Camillo si riferiva ovviamente a questo: chi ha voglia di dire la sua con intelligenza ben venga.
30 euro per l'adattatore mini display,50 euro per le cuffie,un sacco di euro per le apps di app store da iphone e ipod touch,1500euro per un notebook mediocre,2500euro per un pc (torre) mediocre........ragazzi,diciamolo.....apple e una fregatura immensa....dai.......