Settimane complicate in casa Apple dove, al di là del buon successo di pubblico di Apple Watch Series 4, bisogna fare i conti con un paio di questioni spinose: le vendite di iPhone XR e l’arrivo del primo iPhone con supporto al 5G. Ma andiamo con ordine.
I primi giorni successivi al keynote di inizio settembre, caratterizzati da un numero decisamente alto di pre-ordini, sono un pallido ricordo: dagli entusiasmi iniziali si è passati ad una realtà che forse nessuno in casa Apple si aspettava. iPhone XR avrebbe dovuto trascinare nelle vendite la nuova generazione di melafonini durante i prossimi mesi: il più economico della gamma (definirlo “entry-level” è forse troppo) aveva in effetti illuso la stessa azienda californiana, spinta ad allertare i suoi fornitori per un possibile aumento di produzione.
Niente di tutto ciò: Foxconn ha utilizzato 45 delle 60 linee produttive previste originariamente, Pegatron non ha mai raggiunto il limite in quanto a capacità di produzione. Così, mentre fior di analisti (per una volta ha sbagliato anche Ming-Chi Kuo) prevedevano il “boom”, pian piano Apple si è trovata a fare i conti con numeri lontani da quelli immaginati. In termini pratici, tra Q4 2018 e Q1 2019 l’obiettivo era raggiungere i 100 milioni di iPhone XR spediti: previsione tagliata del 30%, raggiungendo così quota 70 milioni di unità.
Sul 5G la questione, se vogliamo, è ancor più complessa. Apple non vuole accelerare i tempi e punta al 2020, strategia da un lato condivisibile. Ma è davvero difficile pensare ad un iPhone con supporto al nuovo standard di rete in ritardo di oltre un anno (un anno e mezzo…) rispetto ad un top di gamma Samsung (a marzo 2019 sarà presentata una variante del futuro Galaxy S10). Senza contare altri produttori, tra tutti OnePlus e Xiaomi, che scalpitano per prendersi il primato e presentare il primo smartphone 5G in assoluto.
I vantaggi, d’altronde, saranno enormi anche per gli utenti. Le velocità di connessione aumenteranno a dismisura e ciò si rifletterà sull’efficacia dei tanti servizi online che, presumibilmente, aumenteranno anche i loro prezzi. E sarà quindi indispensabile, ad esempio, per alcune tipologie di utenti avere a disposizione il 5G sui propri smartphone. Basti pensare ai tanti appassionati di gaming che usano piattaforme mobile per giocare in multiplayer, o coloro che sono appassionati di e-games, giochi con realtà aumentata, betting e simili: sarà possibile ad esempio trovare tutte le recensioni dei casino online in un batter d’occhio e riuscire così a sfruttare tutti i vantaggi della rete 5G.
Il problema principale sarà risolvere i problemi che ad oggi stanno riscontrando i modem 5G che Intel fornirà ad Apple. Ad oggi sembra che siano le temperature il motivo di maggior preoccupazione, problematiche che riguardano sia il modello 8161 (quello che dovrebbe alla fine essere utilizzato) che quello 8060. Scartata l’ipotesi Qualcomm, resta viva la pista che porterebbe ad una fornitura di MediaTek: particolari che confermano una situazione in divenire e che di certo non aiuterà Apple a prendere le giuste decisioni nei prossimi mesi.
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