Senza iPhone che Natale è?

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Natale, secondo una famosa pubblicità, quando arriva arriva.

E c’è poco da sorridere: in centro cominciano a mettere le luminarie e l’aria si fa frizzante di freddo. Se vi distrarrete un’attimo sarete già tardi per i regali di Natale

Il grande assente del cenone sarà il tanto agognato telefono della Apple.

Quell’iPhone di cui si parla tanto e che arriverà, al limite, con un vergognoso ridardo. Sperando che almeno porti il vino.

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Forse qualcuno di voi spera ancora che l’iPhone possa arrivare in tempo per le strenne, ma penso faccia male i conti.

Basta guardare a cosa è successo in Francia: mesi di trattative, più o meno segrete, poco tempo fa l’annuncio.
L’uscita? Il 29 novembre: tra quasi un mese e mezzo!

In Gran Bretagna hanno avuto un evento speciale, ma i tempi son comunque stati lunghi.

Se anche domani dovessero uscire dei rumors seri sull’iPhone in Italia (intanto Tim sembra tirarsi indietro) comunque non riusciremo a vederlo nelle vetrine prima di dicembre inoltrato.

In tempo per i regali, direte voi.

E invece no, perché per essere un bestseller a Natale ci vogliono ben più di 15 giorni di vendita. E poi vi immaginate come potrebbero essere i negozi Apple in quei giorni, con la produzione che non basta ed i commessi che mandano via la gente con i getti d’acqua fredda? Ormai è tardi per il marketing di Apple: molto rumore per nulla, direbbe Shakespeare. Oramai più di qualcuno ha già le idee chiare su cosa comperare e non sarà certo un telefonino difficile da reperire che gli farà cambiare idea.
Certo, chi aspetta l’iPhone da una vita si troverà a far la coda di mattina presto, ma gli altri? Voi fareste un’ora di fila per comperare un telefono che potrebbe essere esaurito quando arrivate alla cassa e che non è neppure per voi?

E pensare che in Italia i cellulari sono tra i regali più ambiti (a me potete pure regalare un libro) e che proprio sotto le feste si spendono milioni di euro in regali legati alla telefonia.

Con le vendite natalizie seriamente compromesse Apple potrebbe anche decidere di rimandare l’uscita all’anno prossimo (tout-court, come direbbero i fortunati francesi) e forse, perché no? negarci del tutto il primo modello di iPhone e cominciare daccapo con un iPhone 2.0, magari UMTS.

Con chi non ci è dato saperlo: se TIM non concretizza le opzioni non sono poi molte. Tre ha basato la sua fortuna su un portale personalizzato e tutto UMTS e quindi è fuori dai giochi.
Un’altro operatore che non può che stare a guardare è Wind, che storicamente è il gestore telefonico low-cost italiano. Molto improbabile che si getti nell’impresa di commercializzare un telefono di fascia alta come l’iPhone con tutto quello che ci va dietro.

Rimane Vodafone che a sua volta non è mai sembrata troppo interessata a fare affari con Apple.

Tempi cupi, a quanto pare, per gli amanti della mela; a meno che non ricorriate al mercato grigio.

O che vi trasferiate a Parigi, parbleu!

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