Qik per iPhone 3GS e la censura di Apple. Petizione

Ci sono applicazioni che da sempre non hanno trovato spazio in App Store e sono confinate nel regno che fu di Installer e ora di Cydia, ovvero quello delle “Jailbroken Apps“. La motivazione non è da ricercare in contenuti offensivi o pornografici (Cydia non è infatti invaso da applicazioni per pruriti adolescenziali) ma piuttosto nella stretta gabbia in cui AT&T tiene Apple e di conseguenza anche iPhone. Applicazioni come Qik, disponibile addirittura per il recente Android, difficilmente troverà spazio in App Store anche ora che iPhone 3GS permette la realizzazione di filmati. Il motivo, purtroppo, è sempre il solito: Qik, come le altre App di questo tipo, aumenterebbe in modo spropositato il traffico dati nella rete AT&T (o almeno è questo che il gigante delle telecomunicazioni americane sostiene).

A dare speranza alla causa, però, è una versione “ufficiale” di Qik per iPhone (video a seguire) e una petizione lanciata su Twitter: gli interessati sono invitati a partecipare.

In situazioni di questo genere sono sicuro che anche coloro che sono “più che contrari” ad applicare il Jailbreak al proprio iPhone possano comprendere la motivazione alla base. Possibile che Qik sia disponibile per i vari sistemi operativi e non per iPhone OS?

Gli stessi telefoni che AT&T propone con piani tariffari simili a quelli per iPhone possono avere Qik a bordo: non credo che gli iPhone users siano quella razza di gente che, a differenza di coloro che hanno scelto Android, passerebbe giornate a registrare filmati live.

L’arrivo di una versione ufficiale di Qik per iPhone mostrata nel video qui sotto (per “ufficiale” intendo una App che risponde a tutte le caratteristiche della iPhone SDK) esemplifica la volontà degli sviluppatori di approdare in App Store. Quella che è mostrata è una versione “ad hoc“, ovvero funzionante solo su un determinato iPhone grazie al codice UDID (identificatore unico per iPhone).

Ciò significa che Qik per iPhone è pronto e soltanto una ferma presa di posizione da parte di Apple potrebbe far approdare tale applicazione in App Store. Ecco il perché della petizione che, a dire la verità, non sembra aver attirato l’interesse di molti.

Al di la dell’applicazione in questione, credo che tale petizione possa far capire ad Apple che ci sono molte persone che non vorrebbero applicare il Jailbreak al proprio iPhone, volendo ricevere in cambio solo un po’ più di possibilità di scelta.

5 commenti su “Qik per iPhone 3GS e la censura di Apple. Petizione”

  1. A me pare una cosa insensata.
    Se lo vietano non è al 100% dovuto a scelte di mercato, ma anche al fatto che l’infrastruttura non è pronta.
    Non crediate che solo perchè il vostro iPhone si connette a internet ad una buona velocità ciò basti a rendere “sostenibile” uno streaming prolungato.
    Le reti 3G sono diverse da quelle fisse, e sono quindi diversi i metodi e i tempi con cui queste verranno utilizzate.

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  2. Nick dice:

    Non crediate che solo perchè il vostro iPhone si connette a internet ad una buona velocità ciò basti a rendere “sostenibile” uno streaming prolungato.

    Perché “prolungato”? Non credo che qualcuno si metta lì con l’iPhone a far streaming video 24h su 24, anche visto e considerato i limiti di traffico max messi da tutti i gestori.

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  3. prolungato non è solo 24h su 24… bastano anche una manciata di utenti nella stessa cella che mandano streaming contemporaneamente per un oretta..
    nota bene che i 7 mega sbandierati dagli operatori sono cumulativi per cella.
    Il backhaul è a 7 mega, se sulla stessa cella 4 5 persone inviano dati saturando quei 7 mega nessun’altro può navigare efficientemente collegato alla stesa cella.
    Mi dirai che non troverò mai 4 5 iphone collegati nella stessa cella che usano Qik, ma devi considerare l’effetto viral di questi programmi..è (in parte) lo stesso discorso del tethering..

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  4. Nick dice:

    Mi dirai che non troverò mai 4 5 iphone collegati nella stessa cella che usano Qik, ma devi considerare l’effetto viral di questi programmi..è (in parte) lo stesso discorso del tethering..

    E infatti adesso il tethering è consentito dagli operatori, non credo così si saturi la banda, almeno fin quando ci sarà un limite massimo di traffico mensile espresso in Gb od ore.

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