L’immagine pubblicitaria è comparsa sull’ultimo numero statunitense di Rolling Stones, pubblicato lo scorso lunedì. “I could use a latte”, stampato nella parte alta della pagina, è la richiesta fatta a Siri, mentre sullo schermo di un iPhone vengono mostrati i risultati della ricerca. In basso, sopra al logo di Apple e quello di iPhone, una descrizione minimale, in stile Apple: “Tu parli. Siri ti aiuta. Dà il benvenuto al più fantastico iPhone di sempre”.
Benché Siri sia ufficialmente ancora in fase Beta, Apple ha utilizzato la funzione come principale elemento caratterizzante del suo nuovo smartphone. Nemmeno il nuovo iPad integra l’assistente vocale di iPhone 4S, che secondo un recente studio sarebbe utilizzato almeno una volta al mese dall’87 percento degli acquirenti del telefono.
Siri, che di recente ha cominciato a parlare anche il Giapponese, è al centro di due class action, entrambe legate al modo in cui l’assistente vocale viene pubblicizzato. La prima, depositata a New York a marzo, sostiene che il servizio non funziona come viene mostrato negli spot pubblicitari, la seconda, più recente, sostiene che le pubblicità di Apple siano ingannevoli.
Nel frattempo, in Italia, si attende che Siri cominci a parlare la lingua nazionale. L’italiano dovrebbe arrivare entro la fine del 2012, ma non è chiaro il periodo esatto in cui potremo aspettarci l’aggiornamento, anche considerato che ci sono mercati (e quindi lingue) ben più interessanti per Apple, come il cinese mandarino e il russo.
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