Se siete iscritti ad un qualsiasi social network, è molto probabile che vi sia capitato di imbattervi in questo video. Phonebloks è il nome di un concept ideato dal designer Dave Hakkens che cerca di reinventare lo smartphone attraverso moduli sostituibili dall’utente in pochi istanti. Ma quello di Hakkens è un sogno irrealizzabile. Ecco perché.
L’idea di Hakkens è spiegata semplicemente nel video che vedete qui sopra. Se però avete problemi con l’inglese, permettetemi di farvi un breve riassunto. Il designer sostiene che ogni anno vengono generate tonnellata di immondizia tecnologica a causa di dispositivi vecchi o semplicemente obsoleti che vengono gettati per comprarne di nuovi. La soluzione? Creare uno smartphone come si crea un modellino con i mattoncini Lego. Costruirlo attorno ad un’unica scheda a cui si collegano varie componenti. Serve cambiare il processore? Detto fatto fatto, basta rimuovere il tassello corrispondente e sostituirlo. Volete fare foto migliori? Cambiate fotocamera, è questione di qualche istante.
L’idea di Hakken, bisogna ammetterlo, è interessante (anche se non innovativa, considerato che progetti di questo tipo esistono già da qualche tempo in ambito informatico). Ma si scontra con una serie di problemi non indifferenti che stanno a cuore non solo alle multinazionali che un prodotto come questo dovrebbero produrlo, ma anche agli utenti, che dovrebbero acquistare queste componenti.
Quello che bisogna tenere in conto, oltre l’idea di Hakken, è che le componenti di uno smartphone non sono disposte al suo interno in maniera causale. I dati circolano tra i circuiti a una velocità sorprendente, e ogni piccola modifica peggiora le performance del dispositivo. Non è un caso se la maggior parte dei produttori cerca di integrare tutte le funzioni possibili nello stesso chip.
Prendete A7, ad esempio, l’ultimo system-on-a-chip per iDevice di Apple. CPU, GPU e RAM sono tutte racchiuse nello stesso spazio. Questo permette di ottimizzare le performance e diminuire il consumo energetico del device.
Ora, se immaginassimo di separare queste componenti, per infilarle in blocchi comodamente sostituibili, non solo produrremmo un incredibile dispendio energetico peggiorando le performance del nostro telefono (gli impulsi devono percorrere distanze maggiori), ma probabilmente danneggeremmo l’ambiente più di quanto non facciamo oggi. Sono tre chip (e tre scocche) al prezzo di un solo componente.
A questo si aggiunge un altro problema: le dimensioni. Per creare tre elementi sganciabili si comincia ad occupare un volume sensibilmente maggiore rispetto a quello occupato da un solo chip. Insomma, solo spezzando il processore ci stiamo ritrovando con un dispositivo più grande, più lento e meno verde di quelli attualmente disponibili sul mercato.
Phonebloks è il sogno di un designer. Ma l’incubo di ogni ingegnere.
E immaginatevi adesso di essere nei panni di una compagnia che deve produrre Phoneblok. Immaginate di essere costretti a dover disegnare un dispositivo di questo tipo e costruirne le componenti. È possibile? Forse sì. Ma deve anche essere conveniente.
Produrre Phonebloks richiederebbe di rivedere il metodo in cui i dispositivi portatili sono disegnati e prodotti. Questo significa costi maggiori (design, produzione e test incrociati per ogni singolo elemento intercambiabile non sono gratis), su un dispositivo che ha una durata della batteria inferiore alla concorrenza, un design meno appagante e un prezzo maggiore. Per quale ragione una azienda dovrebbe barcamenarsi il compito di concorrere con dispositivi come quelli di Apple, Samsung, LG e HTC tramite un device la cui unica caratteristica interessante è che può essere smontato e rimontato?
Certo, mi direte che il mercato risponde alle domande dell’acquirente. Se domattina tutti si dovessero svegliare e richiedere la possibilità di sostituire la batteria del proprio smartphone, non ho dubbi che molte compagnie ascolterebbero la richiesta e comincerebbero a produrre dispositivi su cui fosse possibile farlo. Ma basta guardarsi attorno per capire che il trend è ben diverso. La compattezza nelle dimensioni l’ha di gran lunga vinta su una batteria sostituibile. E lo stesso discorso, anzi, amplificato, vale anche per i blocchi di Phonebloks.
Phonebloks può essere prodotto. Anche oggi, forse. Ma non con questo design accattivante e non ad un prezzo accettabile per le tasche dell’utente e per la salute dell’ambiente. Gettare via uno smartphone dopo due anni dall’acquisto è un male per la Terra e un bene per l’economia. Non credo che Phonebloks (prodotto come dispositivo, non immaginato come concept) possa essere un bene per entrambi.
Il primo ad ammetterlo è proprio Hakken: “Rendere Phonebloks una realtà è probabilmente impossibile con le attuali tecnologie”.
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Ma secondo me è un invenzione molto valida, certo ora come ora anche secondo me sarebbe uno smarthphone molto lento sotto tutti i punti di vista, per via dei circuiti troppo stressati e quindi consumo di batteria. Ma per quanto riguarda il prezzo non credo proprio che arriverà mai a superare quello di un iphone di ultima generazione...
Sei stato lobotomizzato dalla apple?
1)E' un designer olandese e non tedesco, quindi per scrivere questo articolo vedo che sei ben informato!
2) cit. "Se domattina tutti si dovessero svegliare e richiedere la possibilità di sostituire la batteria del proprio smartphone, non ho dubbi che molte compagnie ascolterebbero la richiesta e comincerebbero a produrre dispositivi su cui fosse possibile farlo."
Nel 90% degli smartphone puoi tranquillamente cambiare batteria....
3)Il designer in questione non è un ingegnere, quindi la sua è un'idea che verrebbe modellata da tecnici competenti.
4)L'idea è quella di un apparecchio modulare progettato in maniera tale da permettere il cambio dei vari pezzi... quindi il processore, la ram ecc ecc non devono per forza essere separati, compromettendo le prestazioni ed alzando i costi di produzione, ma possono essere integrati in un singolo componente.
E saranno i progettisti a determinare come integrare e/o speparare i vari componenti.
5)Parli di spese e costi a vanvera ed usi gli aggettivi... Mai sentito parlare di numeri?
In conclusione prima di scrivere un articolo informati sulle cose anche se per un applefan con la mente ottenebrata dal suo dio/brand può risultare difficile!
@Porcospino: Certo che sono stato lobotomizzato da Apple. Mica scriverei qui, altrimenti.
@Porcospino: ma informati te prima di parlare. L'idea è stupida e non realizzabile, non a prezzi concorrenziali, e non con queste dimensioni.
Te la faccio breve: una scheda in grado di far funzionare i più svariati componenti disposti a caso su di essa è assolutamente irrealizzabile. Esempio stupido: il cavo dell'iphone 5, 7 pin e un chip solo per permetterti di inserirlo in tutti e 2 i versi. Pensa una scheda che deve far comunicare una decina di moduli almeno.
Si passa dunque a una scheda con posti prestabiliti, ovvero uno smartphone assemblabile come un pc, ma senza lo spazio di un pc. Quindi vanno standardizzati gli attacchi, perchè sennó come fanno aziende di terze parti a produrre i loro moduli. Ma a questo punto le aziende sono costrette a pagare una licenza per poter vendere i proprio componenti ma sopratutto per sapere come vanno fisicamente costruiti quindi si avranno costi elevati.
Phoneblocks è una strada completamente sbagliata anche e sopratutto per i motivi espressi nell'articolo.
Fonti: esame di calcolatori elettronici corso di laurea ingegneria informatica
Infatti si vede... L'abc della comunicazione come tesi motivate e antitesi non ci sono.@Lorenzo Paletti:
@Edoardo:
Fissare degli standard nella produzione/progettazione di una tecnologia ne abbassa il prezzo nel lungo periodo. (questa perla di saggezza la trovi in qualsiasi testo di economia)
cit. Ma a questo punto le aziende sono costrette a pagare una licenza per poter vendere i proprio componenti ma sopratutto per sapere come vanno fisicamente costruiti quindi si avranno costi elevati.
Da come il designer propone lo sviluppo della sua idea, ovvero puntando all'ecosostenibilità del prodotto, presuppongo che si tratti di un progetto open-source, senza licenze, senza segreti e condiviso dagli sviluppatori.
In un ottica simile i produttori di terze parti punterebbero alla qualità del componente standard
@Edoardo: mi fate schifo stupidi fan della mela. Ok la "qualità e il design", ma vi hanno proprio fottuto il cervello se pagare la qualità vuol dire comprare un prodotto fatto in CINA (o magari in repubblica ceca) da un'azienda TAIWANESE su un progetto americano e pagarlo quasi il quadruplo del suo effettivo valore.
E una volta che qualcuno ha un progetto interessante, e anche se non sarà mai realizzato, subito a criticarlo.
Forse tu admin ti stai già cagando in mano, ma tranqua che mamma Apple sopravviverebbe presso voi snob del cazzo
Meno android
benchè dei dubbi li faccia sorgere anche a me, questo articolo difende una tesi contraria con delle boiate:
[Non è un caso se la maggior parte dei produttori cerca di integrare tutte le funzioni possibili nello stesso chip. Prendete (XYZ, i SOAC non li ha inventati apple). CPU, GPU e RAM sono tutte racchiuse nello stesso spazio. Questo permette di ottimizzare le performance e diminuire il consumo energetico del device.]
non mi pare che in quel progetto la ram, gpu e cpu siano tre blocchetti distinti, anzi sono tutti in un unico package intercambiabile.
i blocchetti si riferiscono esattamente a componenti fisicamente non inglobabili in un singolo pezzo, gia oggi non puoi certo fondere insieme uno speaker audio e l'alloggiamento sim...o, guardacaso come piace chiamarlo oggi, un MODULO fotocamera e il modulo wifi....sono pezzi che gia oggi sono moduli separati (e separabili facilmente, se non saldati al pcb) in ogni device e che quindi hanno ciascuno un attacco proprio (mai smontato un iphone? ecco http://d3nevzfk7ii3be.cloudfront.net/igi/RGZaPEyWiMHqfPO4.large qua si riconoscono chiaramente i pezzi distinti, non serve molta immaginazione per separare e accorpare diversamente)
ciò non vieta in produzione di "equalizzare" i pezzi in maniera diversa dal progetto del tedesco: oggi spesso il modulo speaker è "integrato"in un modulo unico col microfono (certo, si posso fare due moduli distinti, ma essendo un telefono....)
[Immaginate di essere costretti a dover disegnare un dispositivo di questo tipo e costruirne le componenti. È possibile? Forse sì. Ma deve anche essere conveniente.]
Ovvio che non è conveniente per una azienda, sarà ben piu conveniente vendere un intero smartphone nuovo se si brucia X componente che produrre moduli sostituivi.....avoja! ed è per questo che pure il creatore dice che è impossibile....
[Produrre Phonebloks richiederebbe di rivedere il metodo in cui i dispositivi portatili sono disegnati e prodotti.]
capitan ovvio è stato qui...
[Questo significa costi maggiori (design, produzione e test incrociati per ogni singolo elemento intercambiabile non sono gratis)]
ma saranno come per qualunque altro telefono no? basta guardare il listino samsung di n-mila soluzioni diverse, non sono mica tutti come apple che progetta solo un telefono all'anno -__-*
(percarità a me questa politica piace, ma se gli altri lo fanno vuol dire che conviene, d'altronde non tutti sono in grado di piazzare un terminale tipo 5C a 600€)
[su un dispositivo che ha una durata della batteria inferiore alla concorrenza]
perchè?
[un design meno appagante]
punti di vista...
1) io vado matto per i lego
2) modularità lascia spazio a diversi design alla fine
[e un prezzo maggiore]
opinabile, poi detto su un blog dedito alle mele....
[Per quale ragione una azienda dovrebbe barcamenarsi il compito di concorrere con dispositivi come quelli di Apple, Samsung, LG e HTC tramite un device la cui unica caratteristica interessante è che può essere smontato e rimontato?]
perché non è l'unica caratteristica interessante forse?
- puo essere adattato ad usi diversi (come mostrato, la nonnina del gps che se ne fà?....oppure come suppongo io ci piazzi un monitor e-ink e la batteria dura 5 giorni invece che 1 scarso...magari sono in viaggio nei boschi per un weekend, non è che mi servono per forza i seicettanta fantamilioni di colori)
- è vero che al lungo andare produce meno spazzatura
[Il primo ad ammetterlo è proprio Hakken: “Rendere Phonebloks una realtà è probabilmente impossibile con le attuali tecnologie”.]
credo che oltre la esplicita non volontà per mere questioni economiche, intenda dire che se un iphone è spesso 8mm oggi, e ci sta in quello spazio, tenendo conto che dentro non c'è spazio sprecato, è impossibile farci stare gli stessi elementi divisi in pacchettini diversi nello stesso volume: ogni volume/modulo occuperebbe uno spazio uguale+ due strati di plastica, il che renderebbe il tutto grosso almeno 3 volte i volume dei cellulari attuali.
bisogna aspettare un po di miniaturizzazione ulteriore cioè quando l'insieme dei componenti sarà così piccolo da occupare meno spazio del monitor (che all'incirca sempre quello è da 3 a 5" alla fine, sempre quella è la mano)
Io ricordo benissimo il caro e ormai defunto Nokia 3210. Poteva essere smontato con i giusti cacciaviti senza rovinare scocca e altri componenti. Dopodiché se volevi andavi a sostituire i suoi componenti interni, dal tastierino alfa-numerico al modulo della vibrazione. Sicuramente i devices di oggi sono soggetti a maggiore ingegnerizzazione, per poter avere maggiori prestazioni e per più tempo.
Cmq credo nel progetto e spero che un giorno possa essere realizzato nel concreto.
quoto bLax e Porcospino.. dire che un concetto è irrealizzabile in modo assoluto è molto superficiale, questo progetto ha come fine ultimo la creazione di un dispositivo riciclabile, e a mio avviso sono queste le idee che realmente dovrebbero essere ritenute importanti.. no avere lo smartphone più fino o più cool ecc.. viviamo in un mondo che lentamente si sta degradando in tanti suoi spetti dal sociale, economico e cosa molto più importante ecologico.. finanziare queste idee e soprattutto credere in queste idee può far solo che bene.. 10 anni fa avere un dispositivo portatile, con la potenza e le caratteristiche di un odierno smathphone, nel palmo della mano era ritenuto impossibile, ora si può.. abbiate un po' di elasticità mentale, O QUELLA LA USATE SOLO PER I PRODOTTI DELLA MELA?
E' evidente che l'ideatore non ha la più pallida idea di quello che sta dentro il suo telefono.
Bella l'idea sull'onda sustainable, ma decisamente irrealizzabile visti i mille problemi di efficienza e qualità che ci sarebbero.
Andrea ha detto:
a ingegnè! tu si?
ma qualcuno qui è in grado di spiegare scientificamente perchè irrealizzabile?
ammetto che la pcb è difficile da realizzare (in quanto i pezzi si dovrebbero poter spostare sull'area, quindi ci saranno piste prima dedicate alla fotocamera poi, zac sposto e diventano dedicate al bluetooth...si non è semplice), ma coi multistrato di oggi non è impossibile...
i problemi di efficenza a cosa sarebbero dovuti? non so se avete notato ma anche oggi "il modulo fotocamera" ha dei cavetti di qualche cm... e così via per tutto il resto (si escluso il soc, che pure qui è tutto uno)
i problemi di qualità?... mah
@bLax: l'ho spiegato io qualche post più sopra. Semplicemente non basta un filo che collega due componenti per farli comunicare.
Per quanto riguarda le prestazioni il problema principale sarebbe il bus skew. Per farti capire, il pentium 3 fu una rivoluzione perché aveva la cache presaldata sulla scheda su cui era presaldato il processore. Distanze brevi (ma molto molto brevi, infatti ora la cache è interna alla cpu) uguale prestazioni elevate.
Per me potrebbe essere benissimo realizzato con un progetto kickstarter.
A parte sta storia del design, che ci hanno fatto una testa così come se fosse la cosa più importante, il,resto sarebbe più che realizzabile.
Avrebbe prestazioni peggiori ma ad esempio cambio solo la cpu/RAM se voglio fare l'upgrade, la macchina fotografica non l uso mai è non serve da 20 mpx......
Basterebbe fissare gli standard, produrre già una serie di componenti e configurazioni, chiaramente ci piazzi android...poi vedi che altri ti vengono dietro e propongono i loro pezzi.
Probabilmente non interessa alle grandi compagnie pero
guardi, io credo che oggigiorno, quando qualcuno come Lei dice che è impossibile, mi fa pensare che non solo sia possibile, ma anche urgente! "ommioddio" bisogna disegnarlo! "ommioddio" bisogna pagare qualcuno! "ommioddio" facciamo qualcosa che convenga anche ai fruitori e non solo ai produttori! a me non sembra affatto che la tecnologia che utilizzano gli smartphone o gli i-phone sia veloce e/o che si preoccupino più di tanto dell'ambiente... la verità è che un dispositivo del genere, personalizzabile, e con dei componenti facilmente intercambiabili/sostituibili sia un'idea geniale! soprattutto nella nostra epoca caratterizzata dagli sprechi dovuti alle "ere informatiche"= niente si ripara/tutto si ricompra! la verità è che se a qualcuno importasse (cioè se gli convenisse) produrre un "telefono" (perché una cosa simile - come gli smartphone ecc. - non è più solo un telefono) del genere, l'avrebbe già fatto! è che guadagna di più vendendo i-phone a 700 € a dei poveri decerebrati che lo comprano, senza sapere che a loro costa poco più di 100 € e che tra qualche anno dovranno comprarne uno nuovo perché non funzionerà più come all'inizio, o perché, banalmente, ne avranno "inventato" uno migliore! invece di smontare un'idea come quella del phonebloks, bisognerebbe promuoverla, studiarla, investirci dei soldi e tentare di salvare il salvabile! Lei per chi lavora, Sig. Paletti, per la Samsung???!!
Stra quoto!!!!!!
Porcospino ha detto: