iPhone in Italia: la fine delle tariffe ricaricabili?

iphonitaliano

Ieri O2 ha annunciato ufficialmente che il 14 marzo prossimo iPhone sbarcherà anche in Irlanda ed ha di conseguenza presentato nuovi piani tariffari sottoscrivibili dagli utenti che acquisteranno lo smartphone di Cupertino. Agli italiani l’idea di un piano tariffario che preveda un costo fisso mensile appare strana e probabilmente in molti la vivrebbero addirittura come una pratica vessatoria. Siamo il paese delle ricaricabili e a quanto pare siamo stolidamente fieri di esserlo. Perchè la maggior parte dell’utenza mobile, e quindi per estensione, vista la diffusione dei cellulari, la maggior parte degli italiani continua a ritenere più convenienti le prepagate? Ma soprattutto, quanto può aver influito questa anomala situazione sul fatto che iPhone ancora non sia arrivato nel Bel Paese?

Naturalmente anche in Italia gli operatori offrono diversi tipi di soluzioni flat, ma l’abitudine consolidata impedisce alla maggior parte degli utenti privati di optare per questa soluzione. Sono soprattutto le utenze aziendali a sottoscrivere contratti business che prevedono costi fissi mensili. Ma facciamo un confronto fra la tariffa base introdotta da O2 in Irlanda e due soluzioni simili di TIM e Vodafone.

Il piano meno costoso fra quelli di O2 prevede un contributo di 45 euro al mese per 175 minuti di traffico voce, 100 SMS, e 1GB di traffico dati. Vodafone offre una simile soluzione, Facile Medium, a 49 euro al mese: i minuti di traffico voce disponibile sono però 400, così come gli SMS. La tariffa comprende anche la navigazione su internet gratuita con il servizio Vodafone Live. Dalle specifiche del contratto non si riescono tuttavia ad evincere con chiarezza le eventuali limitazioni della navigazione. La soglia mensile per l’accesso alla propria casella di posta Vodafone è invece di 500MB al mese.

L’offerta di TIM, Tutto Compreso 30, costa meno e offre meno dell’offerta Vodafone. Tuttavia pur costando 15 euro in meno dell’offerta O2, le caratteristiche sono più o meno le stesse: 30 euro al mese per 200 minuti di chiamate, 100 SM, 1GB di traffico dati e 10 ore di navigazione per l’accesso alla propria casella di posta.

Aggiungiamo che le due offerte prevedono anche un telefono 3G in omaggio, mentre il piano di O2 va sottoscritto dopo aver sborsato almeno 399 euro per l’acquisto di iPhone. Facciamo ancora un altro confronto: quanto costano con un normale piano tariffario ricaricabile 200 minuti di telefonate verso tutti i numeri italiani e 100 sms al mese? Con un costo medio di 15 cent al minuto e di 12 cent a messaggio (entrambi arrotondati per difetto) siamo già a 42 euro al mese, ai quali vanno aggiunti eventuali scatti alla risposta. Il risultato è ancora più lampante per l’offerta Vodafone: solamente i 400 minuti di chiamate con una tariffa ricaricabile particolarmente conveniente, puta caso di 12 cent al minuto, verrebbero a costare 48 euro.

Da questo quadro volutamente sintetico e senza troppe pretese si riesce comunque ad evincere che gli operatori presenti in Italia sono più che pronti all’arrivo di iPhone. Gli italiani invece sono ancora fortemente legati all’abitudine della ricaricabile, soluzione ormai davvero poco conveniente per l’utente medio. Gli operatori di telefonia naturalmente non fanno nulla per eradicare tale redditizia (per loro) abitudine e sguazzano in questo eldorado. Proprio per questo motivo gli operatori appaiono piuttosto reticenti a pubblicizzare seriamente i piani tariffari in abbonamento. Del resto è ancora vivido il ricordo delle pubbliche lamentazioni del trust della telefonia quando finalmente l’italico malcostume delle tasse di ricarica fu abolito.

Se Tim (o qualsiasi altro operatore) riuscirà a portare iPhone in Italia dovrà impegnarsi seriamente in questa direzione e i piani tariffari offerti agli acquirenti dovranno essere sufficientemente allettanti per strappare gli utenti alla schiavitù della ricaricabile. Il flop è dietro l’angolo: il viscerale amore degli italiani verso i cellulari potrebbe non bastare per convincerli a cambiare il proprio costume di ricaricatori e certamente Tim non potrà sperare in un aiuto da parte degli altri operatori. Forse proprio la necessità di avviare un processo di cambiamento cultural-telefonico da parte di un singolo operatore nel paese in cui l’antitrust è un organismo praticamente ininfluente, è il motivo per cui iPhone non ha ancora fatto il suo debutto nel paese più cellularizzato del mondo?

31 commenti su “iPhone in Italia: la fine delle tariffe ricaricabili?”

  1. Non è vero che gli operatori non fanno nulla per spostare i clienti dalle ricaricabili agli abbonamenti. Avendo lavorato con tutti e 4 i gestori di telefonia mobile posso garantire che per un operatore di telefonia mobile è molto più conveniente un utente in abbonamento perchè l’ARPU medio (il valore del traffico generato) e mediamente (dato statistico) più alto di 10 (DIECI) volte. Inoltre un cliente abbonato è un cliente fidelizzato, che difficilmente cambia operatore, raramente richiede l’MNP out etc.
    La dimostrazione è che le tariffe dei gestori per i piani in abbonamento sono più convenienti di quelle ricaricabili, le offerte sono migliori, i telefoni vengono regalati a fronte di un impegno per un certo numero di mesi etc.
    Il problema è tutto nella testa dei consumatori italiani, da sempre spaventati da uso di carte di credito (abbiamo il tasso di penetrazione più basso tra i paesi a noi assimilabili), appoggi su conti correnti etc.
    I gestori sarebbero ben contenti che da domani in Italia non ci fosse nemmeno una sim ricaricabile!

    C.

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  2. Furbone ti è mai venuto in mente che in Italia non si sottoscrivono abbonamenti perché nella nostra Repubblica delle banane si paga una tassa di concessione governativa (su che???) di più di 10 € bimestrali??? Nooo? Beh aggiungila ai tuoi calcoli e vedi se è ancora più conveniente un abbonamento o la scheda ricaricabile.
    Ragioniamo prima di scrivere per favore.

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  3. @Charlie: non lo metto in dubbio , però non mi pare che a livello pubblicitario ci sia davvero una grossa spinta in questa direzione. Per il resto confermi quello che scritto anche io.

    @Enrico. Io non so nulla di questa tassa governativa, ma se aggiungessi anche cinque euro al mese al conto che ho fatto nell’articolo continua di gran lunga a convenire l’abbonamento. 30euro dell’offerta tim + 5 euro di tassa=35 euro al mese. Costo equivalente per minutaggio ed SMS inviati con un piano ricaricabile: 42 Euro, senza scatti alla risposta. Ti ricordo anche che i miei calcoli sono decisamente arrotondati per difetto. Trovami una tariffa ricaricabile a 15cent al minuto verso tutti i numeri e SMS a 12cent senza scatti alla risposta e te la sottoscrivo seduta stante. Ragioniamo prima di commentare per favore.

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  4. Beh, evidentemente l’unico furbo sei tu visto che ti senti anche di poter offendere gli altri. Immagino che 7 anni a lavorare nel settore non contino un gran che rispetto alla tua superiorità ontologica!
    Comunque, visto che è meglio ragionare, mi dici chi paga la tassa di concessione governativa visto che da anni tutti i gestori te la rimborsano pur di farti fare gli abbonamenti! Vediamo:

    Vodafone: rimborsa la tassa governativa;
    Tim: rimborsa la tassa governativa su quasi tutti i profili, tranne quelli epslicitamente business, dove cmq, visto il traffico generato, c’è cmq risparmio;
    H3G: rimborsa la tassa governativa nei 2/3 dei piani abbonamento.

    Vorrai mica dirmi che te sei l’unico sfigato a cui invece la tassa governativa la farebbero pagare vero?
    E poi scusa, una tassa GOVERNATIVA cosa ha a che fare con la politica dei gestori? Mica se li intasca il gestore quei soldi, anzi!

    Per la cronaca il mercato della telefonia (MOBILE) italiana è il mercato con le migliori condizioni in europa, per tariffe e condizioni. Da noi non esistono molti vincoli che esistono in altri paesi. E per finire l’Italia ha un tasso di penetrazione degli abbonamenti del 10%, contro la media del 50% del resto d’Europa. Se per gli operatori fosse conveniente la ricaricabile non credi che le cose starebbero diversamente, specie per un operatore Multinazionale come Vodafone?

    Ragioniamo prima di scrivere, ma prima ancora cerchiamo di sapere le cose!

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  5. Quoto Charlie Parker … Avendo lavorato in Vodafone e avendo le tariffe sotto mano ogni giorno, la convenienza è lampante … Gli ABBONAMENTI sono TUTTI più CONVENIENTI di qualsiasi ricaricabile … A fronte ovviamente che l’utente spenda al mese la stessa cifra se non di più con una ricaricabile … Il MEDIUM di Vodafone ad esempio è ottimo per un cliente che spende almeno 50 € ti telefonate, in quanto nei 49 € c’è i 400 minuti e i 400 sms (che solo quelli se li mandassi con una ricaricabile sarebbero 60 €) … Purtroppo come detto l’utente italiano pur spendendo ben oltre i 49 € al mese non si convince che l’abbonamento è più conveniente e nemmeno di poco … ed è molto difficile da farla capire sta cosa … certe sudate con i clienti X_____X … bye bye …

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  6. Beh, sul piano pubblicitario la spinta in realtà c’è, basta guardare quasi tutte le ultime campagne Vodafone (Vodafone 6 libero è un abbonamento, come lo erano Tempo libero e Stile libero, che ci hanno bombardato a colpi di Totti, Ilary e Gattuso).
    Inoltre le varie formule Tutto compreso, Relax, No Problem, Plus, Zero5 etc, che sono state pubblicizzate parecchio, pur non essendo sempre dei veri e propri abbonamenti (magari sono vincolate ad un minimo di ricarica mensile) lo sono nella sostanza, in quanto “fidelizzanti”.

    La realtà è che comunicare in televisione un abbonamento è difficile, le informazioni sono tante e il tempo poco (30 sec!). I gestori devono spesso affidare la responsabilità della promozione degli abbonamenti ai negozianti, sperando che siano professionali e preparati. Un buon venditore dovrebbe sempre spiegarti i vantaggi dell’abbonamento, anche se di solito per la fretta, la poca voglia o l’inesperienza questo non accade.

    Di certo si potrebbe fare di più, ma avendo lavorato per diversi anni come supervisore per una catena di negozi ti posso assicurare che l’ostacolo più grande è la diffidenza della gente, che ha sempre paura di restare fregata e quindi, piuttosto che informarsi preferisce continuare a spendere di più!
    Il nostro amico Enrico che ha commentato prima ne è un esempio lampante!

    C.

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  7. @Niccostar: aspettavo giusto un tuo commento sulla questione :-) Ho voluto scrivere questo articolo perché quando solitamente si parla di iPhone ti senti rispondere, spesso da persone a cui la nonna sgancia ancora la centomila* mensile per la ricarica, che è uno scandalo che gli operatori vogliano costringerci ad un contratto fisso mensile. Se il cinquantone venisse girato su un offerta a costo fisso che cambiaerebbe? Anzi tutto di guadagnato! Rob de matt!

    *50 euro circa del nuovo conio, ma la nonna non si rassegna, per lei sarà sempre la centomila, anche se la banconota ha cambiato colore :-)

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  8. Non si fanno contratti a costo fisso perchè sono ancora pochi i privati (non le aziende) che consumano 30 euro al mese di telefonino, se ora spendo 10 euro per quello che mi serve, perchè dovrei spenderne 30 per quello che non mi serve.

    Inoltre la navigazione, l’unica cosa utile e che ha senso in flat, in questi contratti non lo è, c’è un limite di GB, se mi tocca anche contare i mega che navigo divento un matematico. Se 100 SMS al mese sono un limite irraggiungibile, se 3 o più ore di telefonate sono un limite alto ragionevolmente non raggiungibili e queindi queste cose le posso considerare flat, 1 GB di dati sono pochissimi per chi voglia navigare.

    L’iPhone Jobs lo ha voluto in america con una flat dati, questo fa la differenza, se in Italia non sarà così lo compreranno molti ma lo useranno pochi per navigare, quelli che ora ce l’hanno sbloccato non lo usano per navigare ma solo per telefonare.

    I conti sono sbagliati perchè si da per scontato che una persona usi tutti i minuti e tutti gli SMS disponibili e non uno di più ma questo non succede alla maggior parte degli italiani.

    Poi c’è il fatto che se si sfora, il di più è salatissimo. Se dai ad un ragazzo un abbonamento così ti vuota il conto corrente in due mesi. se invece gli dai una ricaricabile da 10 euro o se la deve comprare lui è tutta un’altra cosa.

    Saluto tutti con questo primo post :-)

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  9. @Pio Alt : ciao e benvenuto. Sono in parte d’accordo. Nell’articolo forse non ho precisato a dovere proprio quello che dici tu. Naturalmente chi telefona meno e usa meno SMS non ha convenienza a sottoscrivere un contratto. Non auspico infatti la fine assoluta delle ricaricabili, solo una presa di coscienza da parte di chi critica le sottoscrizioni mensili per poi spendere il triplo in ricaricabili.

    La navigazione con tim è limitata ad un GB ed effettivamente è poco. Per iPhone il discorso può essere diverso perchè potendo navigare anche tramite wireless si ha il vantaggio di poter sfruttare gli eventuali ( rari in italia , lo so) hotspot wifi.

    Vodafone offre la navigazione illimitata ma non ho ben capito quale sia il reale limite. Chiedo all’esperto ufficiale Vodafone, ovvero Niccolò, lumi sulla questione. Credo che si debba passare sempre attraverso il wap di Vodafone, ma non ho ben chiaro il meccanismo…. Se si possono visitare tutti i siti in flat, 49 euro al mese sono un prezzo ragionevole.

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  10. Non ho letto tutti i commenti, ma i minuti di tim con la tutto compreso sono 250 minuti, e non è affatto vero che c’è la tassa governativa su questo tipo di abbonamento.

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  11. AVVISO RIVOLTO A TUTTI GLI UTENTI [RETTIFICATO]
    @ Charlie Parker
    @ Enrico:
    Gentili Charlie ed Enrico, tutti gli utenti di theAppleLounge sono invitati a mantenere un tono civile e consono al rispetto reciproco anche all’interno dei commenti.
    Non sono accettati insulti, nè toni al di sopra delle righe. Alcuni vostri commenti all’interno di questo articolo sono al limite del consentito.
    Vi prego di porre più attenzione in futuro e vi ringrazio per la collaborazione.

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  12. dico la mia:
    ho una wind da un milione di anni
    -l’ho pure fatta cambiare perchè tropop vecchia-
    ovviamente ricaricabile
    uso 2sole offerte: noi2 e noi2sms in totale spendo se non erro 6€ al mese
    per avere 400min verso la mia fidanzata, 4000sms verso tutti i wind
    e sinceramente come molta gente, più di tanto non spendo!
    per il resto uso skype in wireless
    consiglio?
    phone.it + meno cellulare, che male non fa
    e se siete professionisti ed avete proprio bisogno di telefonare…beh, ci stanno le tariffe aziendali che sono iper vantaggiose!! e anche li se non erro regalano i cell…
    che poi, liberi professionisti o meno…gli impiegati pubblici hanno tutti o quasi la possibilità di avere i telefoni aziendali…e molti danno anche 3sim da distribuire fra la famiglia =.=
    buh, fate voi….

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  13. @Piscart: posizione sensatissima. Anche io ho una soluzione simile, ma non escludo a priori la possibilità dell’abbonamento qualora si facesse veder iPhone…

    @Charlie: ma nel commento 4 ce l’avevi con me o con enrico?

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  14. @Paolo Petrone: Chiedo scusa, visto che il mio intervento è stato giudicato poco rispettoso, anche se non capisco come mai quello di Enrico a me rivolto sia invece stato accettatto tranquillamente.
    @Pio Alt: Comunque sottolineo (e poi chiudo, sto monopolizzando lo spazio!) che i piani abbonamento non prevedono necessariamente costi fissi elevati, anzi in alcuni casi non prevedono alcun costo fisso e tariffe in ogni caso minori dei ricaricabili, anche se spendi 10 euro al mese!
    E se il ragazzino con abbonamento ti svuota il conto corrente in due mesi, beh forse è il caso di spiegargli il valore dei soldi! In ogni caso se così fosse i ragazzini avrebbero le ricaricabili, gli adulti gli abbonamenti. La realtà invece è come ho detto prima: tasso di penetrazione medio degli abbonamenti in Europa: 50%. In Italia: 10%

    In ogni caso va benissimo che ognuno faccia le proprie valutazioni in base alle proprie abitudini telefoniche, ci mancherebbe. L’importante è conoscere tutte le possibilità disponibili.

    Ciao a tutti.
    C.

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  15. @ Charlie: Avviso rettificato e scuse accettate. Ma cercate di fare più attenzione in futuro. Io tiro fuori il machete solo nelle finali di Champions’! :D

    Rispondi
  16. Oops, scusatemi, l’ultima risposta da dare:

    @Camillo Miller: ce l’avevo con Enrico, visto il tono che ha usato per rispondere al mio primo messaggio. Assolutamente niente contro i tuoi interventi. Sorry se non sono stato chiaro.
    C.

    Rispondi
  17. @parker
    la tassa di concessione governativa (10,32€) viene rimborsata per il soli primi due anni!! Sono un utente Vodafone e questo è molto ben specificato nel contratto!
    Vorrei inoltre aggiungere (parlo di Vodafone, ma penso che i contratti dei gestori siano del tutto allineati) che il flat “all’italiana” ha in realtà un sacco di costi occulti. Superato il plafond sul traffico voce o dati arrivano delle mazzate allucinanti, molto spesso infatti il costo per singola chiamata triplica (vedi sempre vodafone!!).
    Il fatto di pensare che in italia siamo più fessi mi sembra un errore. Gli adeguamenti che la domanda fa al mercato (questo lo dicono fior di economisti!!!) batte sempre i migliori benchmark di qualsiasi analista di marketing.
    Evidentemente analizzando un campione di possibili consumatori non si può pensare (e sarebbe presunzione farlo!!) che siano tutti di un basso grado di istruzione e di preparazione economico-finanziaria. E’ altresi certo che (tramite comportamenti adattativi) chi non ha gli strumenti per analizzare correttamente le offerte copia (in un periodo di analisi sufficentemente lungo) chi sceglie in maniera consapevole (Nash – analisi dei giochi).
    Un’analisi del mercato delle tariffe telefoniche basata sul fatto che in italia siamo “più fessi” (@admin – si tratta di un’abbreviazione concettuale e non di un’offesa!!) mi sembra limitativa e non considera altre possibili cause.
    Saluti a tutti

    Rispondi
  18. @parker
    a proposito il furbone era rivolto all’autore del pezzo. Tnat’è vero che tu di calcoli (rivedi il mio commento) non ne hai fatti!!!
    @Miller (autore dell’Articolo)
    hai un bonus di insulti per me
    mentre il lo ho per Parker!!!
    ;))
    Arisaluti

    Rispondi
  19. @Parker
    la gente ha paura di rimanere fregata perché la fregano in continuazione.
    Perché dico questo??? Andate a fare un giro sul sito Garante per le Telecomunicazioni o sui vari siti delle associazioni di cosumatori.
    AriAri saluti
    P.s. – cavolo è la prima e l’ultima volta che scrivo 3 comm. So’ proprio logorroico!!

    Rispondi
  20. @enrico
    boh, mi hai fatto una lucidissima analisi, dimostrando evidentemente competenza su marketing, socio-economia etc. ma…
    … mi sembra che volutamente ignori alcuni dettagli:

    – SOLO 2 anni di rimborso della tassa governativa? Quindi visto che ho la possibilità di risparmiare solo per 2 anni invece che in eterno scelgo di spendere di più per tutto il tempo?
    – se fra 2 anni non hanno ancora abolita la tassa mi faccio una bella mnp verso altro operatore e, se ha un’offerta migliore rimango di là, altrimenti dopo un mese rientro nell’operatore iniziale e mi prendo altri 2 anni di bonus!
    – non tutti i piani abbonamento hanno costi fissi e limiti di traffico. Se sei utente Vodafone conoscerai il già citato piano Stile Libero vero?
    – nei pacchetti “flat” a costi fissi mensili normalmente hai una forte agevolazione economica sull’acquisto di un telefono cellulare nuovo. I soldi che risparmi in quel caso li contiamo o no?
    – il flat “all’italiana” è uguale al flat “all’inglese”, “alla francese” e “alla chi vuoi tu”;
    – non ho detto fessi, ho detto diffidenti nei confronti dei mezzi di pagamento “nuovi”. vista la tua evidente preparazione saprai anche che questo è statisticamente dimostrato da decine di indagini, è legato ad un paese demograficamente sempre più vecchio, tecnologicamente poco preparato etc etc.

    Ciao ciao.

    Rispondi
  21. @parket
    conosco sitle libero infatti sono abbonato con questa tariffa. La differenza tra l’italia ed altri paesi è che in altri paesi non ti attivano servizi a pagamento senza autorizzazione, non ti arrivano chiamate con numeri strani a cui se rispondi ti “fregano” 2 euro. Oltre al fatto che la differenza tra costi voce-dati abbonamento e costi voce-dati nei flat al di fuori del palfond non hanno tutta questa differenza.
    Non stiamo considerando poi un’altra cosa che mi sembra degna di attenzione. L’importo acquistato tramite ricarica non ha iva, o meglio, l’iva viene pagata dal fornitore in base all’art 74 del dpr 633/72. Quindi tutto l’importo pagato è sfruttabile per telefonare. Nell’abbonamento invece viene addebitata l’iva (+ 20%). Il consumatore finale subisce quest’imposta che incrementa il costo finale dell’abbonamento.
    @Miller
    Il flat conviene solo se eguagli o superi l’importo da te indicato. Se io spendo meno del flat (come già detto da altri) perché dovrei incrementare il mio costo medio mensile senza alcun beneficio?
    Saluti

    Rispondi
  22. @charlie
    per “tecnologicamente poco preparato” cosa intendi?
    insufficienza di infrastrutture…di dispositivi…
    perchè se intendi a livello culturale, devo screditarti apertamente
    sono uno studente di ingegneria e posso assicurarti che in quanto a tecnologia, siamo fra i più preparati =)
    anche se non abbiamo tante chicche tecnologiche!
    ad esempio per la robotica siamo conosciuti in tutto il mondo
    -tanto per sdrammatizzare e non prendetelo come spam-
    avete mai giocato con un aybo? :P sono così duci!!

    Rispondi
  23. Resta il fatto che la ricaricabile e nettamente più comoda per chi usa il cellulare non così frequentemente, come un uomo d’affari…
    Inoltre c’è da fare il discorso verso l’operatore stesso o verso tutti gli operatori:in italia si tende a fare i furbi facendo un tot di minuti per un certo tot di euro ma solo verso lo stesso operatore e non verso tutti operatori, questo in un paese come l’italia con 4 operatori e la portatilità del numero è un pò pesante se andiamo a fare i conti.

    Comunque io vorrei un iphone ricaricabile, ci spererei ma so che non sarà così.Domanda: se acquisto un iphone dall’apple store americano non chiedono più che abbonamento voglio sottoscrivere con AT&T quindi è possibile acquistare in USA un iphone senza scheda?qualcuno può chiarirmi questa cosa?

    Rispondi
  24. E’ vero sì che i conti qualche volta convengono ma c’è anche un fattore umano (i psicolichi direbbero psicologico :-) che spesso è più importante: cambiare tariffa spesso risulta scomodo per molti, così può essere più comodo tenersi una tariffa un po’ più alta ma non avere la scocciatura di doverci pensare per cambiarla; i ragazzi sono anche imprevedibili, quello che non fanno in un anno lo fanno in un giorno, sforare il tetto anche solo in una occasione ma abbondantemente può essere costoso; far pagare loro quando comprano le tesserine può essere “educativo” di per sé (anche quando c’era il costo di ricarica che era davvero penalizzante per chi si ritrovava in tasca al massimo 10 euro alla volta); avere tariffe semplici con costi facilmente calcolabili da sicurezza, magari si sa che si paga un po’ di più ma si sa anche quanto e la tranquillità ha un valore; mi è capitato qualche volta di vedere offerte delle tariffe migliori della mia salvo poi verificare le cose scritte in piccolo che erano peggiorative, quindi il vantaggio molto più piccolo di quello sbandierato quindi ora penso che “tanto ci sarà sotto qualcosa” e quindi meglio non pensarci neppure (anche se magari logicamente lo so che potrei risparmiare qualcosina), in certi casi c’è anche la questione fattura a casa che vedono anche gli altri (omissis :-) poi c’è l’importante per me “fattore valore assoluto”: risparmiare il 10% o un decimo al minuto può essere molto per chi vende e incassa milioni in più o in meno ma per chi non spende molto può concretizzarsi in un valore piccolo, se risparmio 4 euro in un mese mese sono pochi soldi, sono due cappuccini e due brioche (?) all’interno della vita intera, quindi la fatica di informarsi delle condizioni, valutare i parametri, fare il conto, cambiare tariffa o gestore o contratto non vale la quantità di soldi risparmiata, anche se fosse un 20% in meno sarebbero sempre 4 euro.
    Alla fine umanamente è comprensibile l’inerzia delle persone, tenersi la ricaricabile è comodo perché non devo fare nulla. Non dico che sia migliore o più giusto, cerco solo di capire il meccanismo…

    Rispondi
  25. @Petrone
    per conoscenza a tutti.
    Segnalo che alcuni miei commenti non sono stati pubblicati. stravolgendo così i miei interventi. Se anche a qualcun altro è capitato lo stesso vi prego di segnalarlo.
    Caro Petrone i commenti o su pubblicano tutti o se si ritiene che l’autore non debba più pubblicarne si riespingono tutti.
    Se c’è un filtro automatico allora questo è settato in maniera non corretta.
    Prego quindi Paolo Petrone di specificare il perché di questa situazione affinché io e forse anche altri possiamo avere la certezza di leggere i commenti in una sequenza logica e corretta.
    Saluti

    Rispondi
  26. @ Piscart
    Mi riferisco ad esempio al livello di informatizzazione rispetto agli altri paesi, alla bassa penetrazione della banda larga (in aumento esponenziale però), allo scarso utilizzo dei metodi di pagamento ad alta rotazione (bancomat e carte di credito), al raro ricorso ai servizi online anzichè andare allo sportello etc. Sia chiaro che non ne voglio fare una colpa, ma un paese con una situazione demografica come quella italiana (crescita zero se non per gli immigrati) la diffusione del progresso ne risulta inevitabilmente rallentata.
    I motivi poi sono molteplici e vanno off topic (come si fa a fare figli se non si riesce a pagare l’affitto?).
    Per quanto riguarda il livello culturale sono d’accordo che riusciamo a sfornare dei veri geni, ma è altrettando vero che non riusciamo a tenerceli in casa (fuga di cervelli).
    Tutto con le dovute eccezioni, ci mancherebbe.

    @ PioALt
    Un commento impeccabile, non c’è una virgola su cui non ti possa dar ragione, credo tu abbia sintetizzato al meglio la questione.

    C.

    Rispondi
  27. @ enrico: Vi ho già pregato di contenere i toni del dibattito. Il motivo per cui l’ho fatto, caro Enrico, non è per mero desiderio di censura, quanto piuttosto per permettervi di continuare a “scannarvi”.
    Il filtro anti-spam di theAppleLounge è stato settato in modo da filtrare ogni giorno decine e decine di messaggi dubbi di utenti finti che con la scusa di lasciare un commento inseriscono link e messaggi di spam.
    Alcune tue espressioni “dubbie” sono purtroppo finite nel “limbo” assieme al “viagra”. Ovviamente me ne dispiace, le ho trovate (non è facile farlo quando i messaggi da spulciare sono centinaia), le ho approvate, ma non dirmi che non vi avevo avvisati. :D
    Spero di essere stato il più chiaro possibile. Nessuno vuole fare, nè farà censura finchè rimanete nei limiti dell’educazione. Ma sappiate che i filtri sono necessari e agiscono per il bene di tutti.

    Rispondi
  28. @Petrone
    veramente quà non si scanna nessuno. Al massimo si discute animatamente (al massimo!!!).
    Sul tenore dei messaggi lascio giudicare gli altri. I messaggi tagliati sono 18,21,25.
    Quali sarebbero queste dubbie espressioni? Almeno uno si regola.
    Se hai inserito nel filtro alti spam le parole iva o tasse hai fatto bene!! ;)
    Mi pare di capire che a prescindere dai toni ci siano parole tabù. Potresti fare qualche esempio?
    Tutto questo per chiarezza e sempre con toni più che civili.
    Saluti

    Rispondi
  29. Beh, che dire, in diverse forme ti sei beccato un monte di frasi del tipo “ragioniamo prima di scrivere!”…chi minkia te l’ha fatto fare? ghgh

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