La settimana scorsa le dichiarazioni del CEO di Foxconn Terry Gou, che aveva definito l’iPhone 5 come “troppo difficile da costruire” e aveva aggiunto che la sua azienda non riesce a soddisfare la domanda, hanno contribuito alla discesa libera del titolo AAPL.
Nella giornata di ieri, invece dall’Apple Store Online è arrivato un segno esattamente opposto: le stime di spedizione dell’iPhone 5 sono scese per la prima volta dal giorno di lancio.
Tutti gli ordini piazzati fino alla fine della scorsa settimana indicavano “3-4 settimane” come tempo necessario per la spedizione di un iPhone 5, indipendentemente dal colore e dalla dimensione in GB del dispositivo. Da ieri invece siamo scesi a 2-3 settimane. Non poche, ancora, ma sufficienti per indicare un primo miglioramento del rapporto fra domanda e produzione.
Aumentano dunque le “speranze” di chi è intenzionato ad ordinare un iPhone 5 e ci terrebbe a riceverlo con un buon anticipo rispetto al Natale.
Come fa notare MacRumors, lo scorso anno l’iPhone 4S ci ha messo ben 3 mesi perché i tempi stimati per la spedizione si normalizzassero, passando dalle 1-2 settimane a 3-4 giorni. Difficile dire invece come possa evolvere la situazione per l’iPhone 5 vista la più ampia disponibilità globale e l’intenzione, da parte di Apple, di arrivare con il dispositivo in almeno 100 paesi entro la fine dell’anno.
Non è dato sapere come questa notizia possa influenzare AAPL oggi e se soprattutto possa essere letta positivamente o meno in una situazione di forte sfiducia come quella attuale. Di sicuro non ha avuto alcun effetto positivo nella seduta di ieri, visto che il titolo ha chiuso in lieve calo a 542,83 dollari (-0,77%).
Paolino Paperino 13/11/2012 il 09:25
Non penso sia aumentata la produzione…
Probabilmente e’ diminuita la domanda.
Salvatore 13/11/2012 il 12:38
Però gli ordini già effettuati non verranno evasi in anticipo, ma restano comunque 3-4 settimane! Sul mio ordine risulta ancora così.
Emanuele 13/11/2012 il 14:53
@Salvatore:
io ho aspettato 1 mese ed un giorno che mi arrivasse
Ma ne è valsa la pena