No tranquilli, iPhone 3G avrà diverse nuove features ma fra queste non sarà prevista la possibilità di mangiarselo arrosto. Quelle del titolo non sono patate al forno, infatti, ma patate da imballaggio, almeno secondo quanto riportato dal sito della rivista olandese Bright. Apple avrebbe scelto di commissionare alla Paperfoam, un’azienda olandese che realizza imballaggi alternativi alla plastica con un derivato della fecola di patate, il packaging della nuova versione di iPhone.
Il responsabile della Paperfoam, Hans Arentsen, con il quale ha parlato Bright, non è stato prodigo di dettagli ma si è lasciato sfuggire che Apple avrebbe già ordinato “milioni” di unità realizzate con il materiale ecologico. Non si tratterebbe dunque di una scelta promozionale, magari destinata ad impreziosire un numero limitato di modelli, ma di una decisione sistematica volta ad eliminare completamente la plastica dal processo di imballaggio di iPhone. Apple del resto aveva già fatto un primo passo in questa direzione commissionando all’azienda olandese la produzione dei contenitori per alcuni modelli di iPod (foto sotto, dal sito della Paperfoam).
Qualora l’indiscrezione di Bright si rivelasse esatta le nuove scatole del melafonino sarebbero composte solo da cartone e fecola e dunque diverrebbero completamente biodegradabili. Il materiale ideato dalla Paperfoam è utilizzato principalmente per la realizzazione delle custodie di CD, DVD e dischi BluRay. L’utilizzo di questo tipo di imballaggi riduce drasticamente la produzione di CO2 derivante dalla lavorazione delle materie plastiche.
Gli imballaggi della ditta olandese possono essere inoltre riciclati al 100% con la carta e pesando meno incidono meno sui costi di trasporto e sul consumo di carburante per il trasporto stesso (anche se quest’ultimo è un vantaggio difficilmente quantificabile).
Apple sembra dunque aver dato ascolto alle lamentele di GreenPeace e sta facendo di tutto per trasformarsi in un’azienda più verde. Ma c’è un ma. La scelta di utilizzare imballaggi eco-sostenibili, pur essendo un passo importante, è in parte vanificata, ad esempio, dalla volontà di abbandonare l’alluminio in favore della plastica nella realizzazione del pannello posteriore di iPhone 3G. Non sarebbe male, poi, se l’ufficio legale di Cupertino evitasse di scagliarsi contro le iniziative ecologiste indette da un’altra mela un po’ più grande: la città di New York.
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mh?
che diavolo centra NY con l'articolo?
comunque la scelta della plastica per la scocca di iphone 2.0 è stata una soluzione forzata dall'introduzione del chip 3g non è che si sono svegliati una mattina e han voluto cambiare cazzi e mazzi...
speriamo per il packaging,
le soluzioni alternative al solito cartone plastificato + plastica sono sempre ben accette, sia ecologicamente che esteticamente
Andrea, il link spiega il riferimento ;-)
ah ora tutto è molto più chiaro, non avevo visto il link, tnx..
questa si che è una bella notizia!
finalmente qualcuno si decide a darsi una sbrigata!