iPhone 3G e Nike+: che la corsa sia con noi

Qualche tempo fa Apple e Nike avevano siglato un accordo per produrre un sistema rivoluzionario per la corsa amatoriale: il risultato lo potete vedere indossato da moltissime persone che corrono senza sosta tutti i giorni. Ora, un sito francese porta alla luce degli screenshoot di quello che sarà il nuovo sistema per la corsa studiato da queste due grandi aziende: un programma per iPhone 3G, probabilmente scaricabile da App Store, farà felici tutti i possessori del melafonino che amano la corsa e potrebbe rendere amara la vita di coloro che ora, essendo pigri, non avranno più scuse.

Il sistema attuale, studiato da Apple e Nike, prevede l’utilizzo di iPod Nano al quale è collegato un ricevitore bluethooth che comunica con uno speciale sensore di Nike+ collocato tra la suola e la soletta. Questo “sensore” funge da contapassi e comunica tutti i dati, via bluethooth, all’iPod Nano: il device di Apple li elabora e così siamo in grado di sapere la distanza percorsa, le calorie, etc. Il sito Nike presenta una sezione dedicata al “lifestyle” Nike+, permettendo addirittura all’utente di caricare i dati della corsa appena finita e tante altre piccole chicche.

In questo sistema, ormai consolidato, entra prepotentemente il presente rumor, portato alla luce dal sito francese iPhone.fr: per ora si tratta solo di un’indiscrezione e proprio per questo motivo crediamo sia il caso di andare con i piedi di piombo nella trattazione fino ad un annuncio ufficiale.

Dalle immagini presenti nella rete, da utilizzatore del corrente sistema di corsa Nike+, sono rimasto colpito da due “possibili novità”: la presenza delle mappe di Google per tracciare il nostro percorso “in diretta” e i grafici che evidenziano le nostre “performances”. Per quanto riguarda le mappe di Google, riteniamo sia utile la possibilità di  poter vedere sempre, grazie al GPS di iPhone 3G, dove siamo esattamente (sempre che il nostro percorso non si perda in mezzo ai boschi mettendo in difficoltà Google Maps), così da correre anche in vacanza in località sconosciute. Interessante anche la potenzialità di questo nuovo sistema per fare direttamente i calcoli senza farli fare al computer fisso come una sorta di “compiti a casa”.

Innovazioni molto interessanti dunque, ma che ci lasciano dubbiosi su almeno un paio di aspetti. Il primo, e scrivo per esperienza diretta, è che non sarà semplice correre con iPhone in mano per vedere il percorso tramite Google Maps o addirittura, se possibile, vedere direttamente i grafici delle nostre performances. Il secondo è il problema batteria: immaginatevi iPhone 3G connesso alla rete per scaricare le mappe di Google mentre riproduce musica e fa i calcoli per non farli fare al computer a casa.

Resta da capire inoltre se sarà ancora necessario il sensore nella scarpa o se iPhone farà tutto da solo tramite qualche ingegnoso meccanismo studiato dai tecnici di Cupertino. Da profano ritengo che il sensore nella scarpa possa essere necessario per capire realmente l’andatura: è doveroso sottolineare che i dati che ricava il sensore sono spesso fantasiosi e non adatti a un’utenza professionale. Nel Mac web c’è chi sostiene la sua presenza e chi invece ritiene che iPhone 3G sia in grado di fare tutto da solo tramite precisi calcoli collegati alle mappe di Google: staremo a vedere.

Per ora, a quanto si legge, il sistema è ultimato ed è in fase di rifinitura per eliminare qualche fastidioso bug. Non ci resta dunque che attendere i futuri sviluppi e nel frattempo consigliamo di iniziare a “lucidare” le scarpe da corsa.

Tutte le immagini sono di proprietà di iPhon.fr.

7 commenti su “iPhone 3G e Nike+: che la corsa sia con noi”

  1. Non so io corro con ipod nano + kit nike e secondo me ha senso perchè è leggero.
    Un iphone al braccio è tutta un altra cosa.

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  2. io nn vado a correre ne con l’ipod touch ne con l’iphone: sono traoppo ingombranti poi ho paura che si rompano o peggio… io ho conprato l’ipod shuffle + un cronomentro da polso da decathlon per correre… nn vi potete immaginare la comodità.

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  3. Speriamo davvero non serva più il sensore nella scarpa; a quel punto potrà usufruirne anche chi si intende di calzature running e compra Mizuno o Asics, lasciando Nike sugli scaffali… ;-)

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