Apple è pronta ad affrontare un significativo passo avanti in campo tecnologico con l’introduzione del suo primo chip a 2 nanometri, l’attesissimo A20 che alimenterà l’iPhone 18.
Questo processore all’avanguardia è al centro di un acceso dibattito, focalizzato in particolare sul suo potenziale impatto sul prezzo finale dei futuri melafonini.
Apple alzerà di molto il prezzo dell’iPhone 18?
Le voci più recenti, propagate dall’affidabile leaker Digital Chat Station attraverso la piattaforma cinese Weibo, suggeriscono che il passaggio alla tecnologia di produzione a 2 nm di TSMC (Taiwan Semiconductor Manufacturing Company), il principale fornitore di chip per Apple, comporterà un aumento considerevole dei costi di fabbricazione del System-on-a-Chip (SoC) A20. Questa crescita dei costi di produzione potrebbe tradursi, secondo le indiscrezioni, in un incremento del prezzo di listino degli iPhone del 2026, con Apple che potrebbe decidere di trasferire interamente o parzialmente questo onere finanziario sui consumatori finali.
È plausibile che l’azienda di Cupertino avesse già messo in conto questa eventualità nei mesi scorsi, consapevole delle implicazioni economiche legate all’adozione di processi produttivi di nuova generazione. Tuttavia, il quadro globale si è recentemente complicato a causa dell’imposizione di nuovi dazi commerciali da parte degli Stati Uniti. Queste misure protezionistiche potrebbero esercitare una pressione al rialzo sui prezzi degli iPhone ben prima dell’introduzione del chip A20 e del conseguente aumento dei costi di produzione.
Attualmente, infatti, permane una certa incertezza riguardo al prezzo di listino degli iPhone 17, la cui uscita è prevista per il 2025. In questo scenario di ambiguità, risulta prematuro e azzardato formulare previsioni definitive su un potenziale incremento dei prezzi dei modelli della serie 18, basato esclusivamente sul passaggio al processo produttivo a 2 nm di TSMC.
L’incertezza sui costi dei futuri iPhone
È importante considerare che un eventuale aumento dei prezzi già nel 2025, dovuto ai fattori geopolitici e commerciali, potrebbe spingere il costo degli iPhone verso livelli considerati particolarmente elevati e difficilmente sostenibili per un ulteriore rincaro nel 2026, anche a fronte di un chip più avanzato ma più costoso da produrre.
In definitiva, lo scenario che si prospetta per i prezzi futuri degli iPhone appare nebuloso e incerto, soprattutto in questa fase iniziale in cui non è ancora chiaro come Apple intenderà affrontare le molteplici sfide che si profilano all’orizzonte. L’iPhone 18 potrebbe profilarsi come l’iPhone più costoso di sempre, ma chiaramente al momento attuale è ancora troppo presto per capire se effettivamente sarà così. Bisogna capire non solo come Apple riuscirà a gestire costi di produzione elevati, ma anche la questione dazi. Il mercato e gli appassionati di tecnologia attendono con interesse gli sviluppi futuri per comprendere appieno le strategie di Apple e le ripercussioni sui prezzi dei suoi iconici smartphone.