L’antefatto: la settimana scorsa il noto “Apple blogger” John Gruber aveva annunciato che a settembre Apple avrebbe svelato il suo “gadget da polso”, salvo poi declassare a semplice battuta quella che sembrava una mega indiscrezione. Nel confermare i piani Apple per il 9 settembre, che includono la presentazione di suddetto dispositivo, John Paczkowski aveva fatto esplicito riferimento a quello “scherzo”. Gruber, senza scomporsi, ci rifila oggi un’altra “battuta”: l’iPhone 6 avrà NFC, così come l’iWatch, ed entrambi sfrutteranno una nuova piattaforma per il pagamento elettronico.
Sembra tutto un bel gioco autoreferenziale fra giornalisti, e in effetti lo è. A noi poveri mortali d’oltreoceano non resta che prendere per buona anche questa indiscrezione che assomiglia più ad una conferma indiretta, con il metodo che tanto piace al segretissimo ufficio PR di Cupertino. Katie Cotton, ex-mega-capo-siderale delle pubbliche relazioni di Cupertino, sarà pure andata in pensione a inizio estate, ma a quanto pare le strategie di comunicazione non sono cambiate troppo.
“Ho lavorato ad una nuova battuta – riguardo NFC ed una enclave sicura dove si possono registrare le proprie carte di credito, in modo da poter pagare gli acquisti in negozio semplicemente tirando fuori l’iPhone, ma solo se è uno dei nuovi iPhone – però a quanto pare nessuno capisce il mio senso dell’umorismo.
Battuta aggiuntiva: sarebbe figo, e avrebbe parecchio senso, se anche la nuova cosa indossabile implementasse lo stesso magico apparato di pagamento.”
Tradotto in parole povere: Apple svelerà una piattaforma per conservare le proprie carte di credito in maniera sicura, come una specie un Passbook criptato per le CC, grazie alla quale l’iPhone diventerà anche un dispositivo di pagamento.
Ora, prima che qualcuno inizi a blaterare di quanto questa roba non sia innovativa, o profondamente insicura, e di come sistemi di pagamento NFC siano presenti su Android da anni, e di quanto Apple ancora pretenda di rendere innovativa l’aria fritta, e di come probabilmente è colpa di Apple se esistono le zanzare, fatemi dire questo: it’s the ecosystem, stupid.
Apple ha a disposizione una base d’utenza enorme: centinaia di milioni di utenti gli hanno già affidato i dati della propria carta di credito per fare acquisti su iTunes tramite Apple ID. E’ un elemento fondamentale.
Di più: l’iPhone è l’unico smartphone ad implementare un sistema di sicurezza basato sulle impronte digitali che funzioni davvero e che milioni di persone (incluso il sottoscritto) ormai utilizzano senza nemmeno più farci caso. Non era una questione di se, ma di quando, e pare che quel quando sia il 9 settembre.
Ce n’è abbastanza, insomma, perché ancora una volta Cupertino possa riuscire laddove altri hanno fallito.
Possibili lati negativi da mettere in preventivo: il sistema dovrà essere adottato dai negozi (ma sicuramente ci saranno già dei mega partner di lancio); il sistema potrebbe essere inizialmente U.S. only e metterci un po’ ad arrivare anche da noi (nonostante soluzioni di pagamento contact-less esistano già anche in Italia).
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Serve a contenere un mega iWatch!
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@JLPicard: Seriamente: mi sembra una delle considerazioni più intelligenti lette fino ad ora tra i vari rumors che ormai hanno rotto un po' gli zebedei.