Le indiscrezioni sul possibile lancio di un nuovo modello di iPhone economico sono ormai talmente frequenti da lasciare pensare che ci sia un fondo di verità in questa ridda di ipotesi.
Solitamente quando i rumors tendono a convergere in questo modo, con conferme incrociate dall’attendibilità variabile, qualcosa sta davvero bollendo in pentola.
Nel caso specifico, poi, il lancio di un nuovo iPhone di “fascia media” comincia ad avere decisamente senso. Ecco perché.
Old & New
Nel corso degli ultimi anni Apple ha applicato una strategia commerciale abbastanza semplice per occupare la fascia intermedia del mercato smartphone: al lancio di un nuovo iPhone i due modelli precedenti rimangono in commercio con un prezzo inferiore.
L’offerta attuale, ad esempio, è configurata in questo modo:
- iPhone 5: il top di gamma, con prezzi variabili da 729€ a 949€ – disponibile in tre tagli da 16, 32 e 64 GB [1]
- iPhone 4S: modello intermedio, costa 629€. Disponibile solo nella versione da 16GB
- iPhone 4: modello di fascia bassa, costa 429€. Disponibile solo nella versione da 8GB.
La strategia ha dimostrato di funzionare alla grande anche nell’ultimo quarter fiscale. Per ammissione dello stesso Tim Cook gli iPhone 4 e gli iPhone 4S sono andati a ruba e hanno contribuito in maniera determinante al successo di vendite del trimestre[2] .
Questione di margini
Con il lancio dell’iPhone 5 e il conseguente “declassamento” di iPhone 4S e iPhone 4, però, questa strategia ha cominciato a mostrare qualche piccolo problema di sostenibilità a lungo termine.
Il problema dell’obsolescenza dei dispositivi, che potrebbe apparire come preponderante lato utente, ha un valore relativo.
Ai più di 15 milioni di utenti che hanno acquistato un iPhone o un iPhone 4S nel corso dell’ultimo trimestre non interessava che quei dispositivi fossero vecchi di due o tre anni.
La qualità costruttiva dell’iPhone 4 e 4S, l’ecosistema Apple cui danno accesso e il potere del brand iPhone sono incentivi sufficienti perché questi modelli possano combattere ad armi pari con i più recenti smartphone Android, anche se le loro specifiche (quelle dell’iPhone 4, in particolare) impallidiscono di fronte ai giga di RAM e ai core quadrupli dei Galaxy, degli HTC One o dei Nexus.
Foto: PCmag
Il vero problema, caso mai, sta nei margini. Se i costi per la produzione e l’installazione dei componenti degli iPhone 4 e 4S si sono abbassati nel corso del tempo, è difficile pensare che lo stesso sia successo per i costi produttivi del dispositivo finito.
L’antenna esterna in acciaio, la scocca realizzata interamente in vetro, la difficoltà di assemblare un prodotto così complesso su larga scala: tutti elementi che, con ogni probabilità, oggi costano ad Apple quanto costavano nell’ottobre del 2011 o nel giugno del 2010.
Insomma, Apple oggi paga un iPhone 4 “finito” e un iPhone 4S “finito” un po’ meno di quanto li pagasse nel 2011 o nel 2010 grazie al deprezzamento dei componenti, ma non abbastanza perché l’abbassamento del prezzo al pubblico dei due dispositivi non finisca per intaccare sensibilmente l’ottimo margine che potevano garantire quando venivano prezzati come dispositivi di fascia alta [3].
Per quanto le stime dei costi di produzione di iSuppli lascino il tempo che trovano (non considerano spese di ricerca e sviluppo, marketing e molti altri costi indiretti) è interessante notare che secondo i report della firm di analisi l’iPhone 5 costa ad Apple 168$ in componenti. 20$ in meno rispetto ai 188$ stimati per iPhone 4 e 4S al momento del loro lancio.
All’attacco della fascia media
Se la strategia del “declassamento dei modelli precedenti” venisse applicata al lancio del prossimo iPhone, Apple dovrebbe continuare a vendere un iPhone 4S a 8GB a 429€ e un modello di iPhone 5 da 16GB a 629€.
Un ulteriore calo di prezzo dell’iPhone 4S, però, potrebbe erodere ulteriormente un margine già deteriorato (acciaio, vetro e assemblaggio complicato sono ancora gli stessi di due anni fa, dicevamo) ed anche nel caso dell’iPhone 5 si assisterebbe ad un abbassamento di prezzo probabilmente non proporzionale all’abbassamento del costo di produzione del dispositivo[4].
Allo stesso tempo il mercato ha parlato chiaro: c’è una fortissima domanda per i modelli di iPhone di fascia più bassa.
Per affrontare questa nuova situazione, l’unica strategia possibile è un cambio di strategia.
Non più modelli obsoleti per occupare la fascia bassa ma un nuovo modello di iPhone che si possa produrre con costi minori che giustifichino la vendita ad un prezzo inferiore a quello del dispositivo top di gamma.
E poiché i costi maggiori non sono più dati dai componenti (grazie soprattutto al vantaggio di poter utilizzare chip marchiati Apple) un simile dispositivo potrebbe mantenere praticamente tutte le caratteristiche dell’iPhone 5 tranne la più costosa, ovvero la scocca in metallo.
Ecco dunque perché l’iPhone 5C (se vogliamo prendere per buono questo nome) avrebbe perfettamente senso.
Un vero e proprio uovo di Colombo, insomma:
- Sarebbe un dispositivo totalmente nuovo (almeno nell’aspetto e nel nome, che poi è ciò che conta) che potrebbe quindi sfruttare tutto il potenziale di marketing che la strategia del “declassamento dei dispositivi più vecchi” ha sempre limitato
- Avrebbe le caratteristiche tecniche di un dispositivo vecchio di un solo anno anche nella versione più economica (adesso rappresentata dall’iPhone 4, che di anni ne ha più di tre)
- Potrebbe competere con dispositivi di fascia media con un prezzo lievemente superiore ad essi, grazie alle ottime prestazioni e ad un livello qualitativo che, nonostante la plastica al posto del binomio vetro-acciaio, potrebbe rimanere comunque a “livelli Apple”
Quanto conta l’effetto gioiello?
Un aspetto che ha contribuito non poco al successo dell’iPhone 4 e 4S è il livello qualitativo dei materiali impiegati. Il fatto che uno smartphone possa avere lo stesso grado di rifinitura e lo stesso “appeal” di un orologio di lusso.
Personalmente l’ho sempre chiamato effetto gioiello: prendendo in mano un iPhone 4 o un iPhone 4S si ha l’impressione di manipolare un oggetto di valore. Il peso, il vetro e l’acciaio, la forma. Tutti elementi che hanno sempre distinto i due telefoni dalla concorrenza plasticosa e un po’ “cheap” dei telefoni concorrenti.
Tutto molto bello, come diceva Bruno Pizzul, ma guardiamoci in faccia: quanti di voi hanno letto il paragrafo precedente e pensato che non fosse un’esagerazione da povero fissato?
La nuda e cruda verità è che ai milioni di utenti che hanno comprato un iPhone nel corso dell’ultimo trimestre non gliene frega niente di questa “poesia dei materiali”.
Certo, tutti ammetteranno che un iPhone 4 o 4S è costruito meglio di un Galaxy SII (o anche di un SIII o di un SIV, se è per quello). La maggior parte dei potenziali clienti, però, non utilizzerà questo metro per scegliere il dispositivo da comprare. Soprattuto su mercati come il nostro, dove il prezzo pieno conta più del prezzo in abbonamento e dove Samsung e gli altri produttori fanno il bello e cattivo tempo nei punti vendita degli operatori con campagne di marketing milionarie difficili da contrastare con la sola “poesia dei materiali”.
In conclusione: l’anno dei due iPhone
Ho spinto le mie ipotesi particolarmente lontano, lo ammetto. Ma già che siamo qui ne approfitto per fare un piccolo ulteriore passo e provo a scrivere quel che penso succederà nel corso dei prossimi due mesi.
Apple lancerà due nuovi iPhone.
Un iPhone 5S, o iPhone 6 (ma trovo più probabile il primo nome) simile all’iPhone 5 nell’estetica ma con interessanti novità sotto la scocca. Un processore nuovo e più potente, migliori prestazioni e una fotocamera di qualità superiore, magari anche una batteria di nuova generazione più performante. Forse, se i rumor hanno ragione, ci sarà anche un sensore per le impronte digitali e altre diavolerie che ci faranno dire WOW.
Avrà lo stesso prezzo dell’iPhone 5: 729€ per la versione da 16GB, 839€ per quella da 32GB e 949€ per quella da 64GB.
Il secondo iPhone sarà l’iPhone 5C, forse disponibile in più colori. Prenderà il posto dell’iPhone 5, di cui erediterà le caratteristiche, e sarà disponibile in due tagli: 16GB e 32GB.
Il primo costerà probabilmente 499€ o 529€, più dell’iPhone 4 attuale, molto meno dell’iPhone 4S da 16GB. Il secondo invece costerà 629€, proprio come l’iPhone 4S oggi[5].
Un simile annuncio potrebbe mandare in brodo di giuggiole gli analisti e Wall Street, ai quali pare interessino soltanto i numeri di vendita dell’iPhone, almeno a giudicare dalla reazione ai risultati dell’ultimo trimestre.
E a quelli che dovessero attaccare con la solita cantilena, “Steve non lo avrebbe mai fatto!”, mi sento di dire: fatevene una ragione. Apple non era Steve Jobs e di certo non lo è oggi. So it goes, direbbe Kurt Vonnegut.
E per di più nessuno può affermare con certezza che questa strategia non fosse già delineata e prevista fin dal 2010. Quindi, per favore, togliamo dal tavolo questo elemento di criticità una volta per tutte e ricordiamoci di Steve Jobs come l’iCEO che era, non come il CEO che sarebbe stato.
Il mio invito, in conclusione, è questo: godetevi le vacanze e preparate il popcorn in tempo per l’inizio dell’autunno.
Nella migliore delle ipotesi assisteremo ad uno dei più interessanti keynote degli ultimi due anni. Nella peggiore invece nulla di quanto ho scritto in questo articolo si verificherà, ma in quel caso potrete tornare qui ad offendere la mie scarsissime doti di veggente nei commenti. Win-win!
Note:
- Ho volutamente utilizzato il “prezzo pieno” italiano per il confronto perché più efficace nell’evidenziare le differenti fasce di prezzo rispetto al prezzo “subsidized” (con contratto annesso) americano. ↩
- 31 milioni di unità vendute, oltre le più rosee aspettative di Wall Street ↩
- Piccola digressione di carattere finanziario. Preferisco inserirla qui nelle note perché probabilmente non tutti avranno voglia di leggersela.
Non ho numeri precisi sui margini “per dispositivo”, nessuno al di fuori di Cupertino li ha. Tuttavia ho potuto attingere alle cifre pubbliche.
Nel corso dell’ultimo anno il margine lordo di Apple, che nel 2012 veleggiava attorno al 43% (percentuale spaventosamente alta per il settore dell’elettronica di consumo), è sceso sensibilmente e si assesta ora su un “più umano” 36/37%.
Gran parte di questo calo è legato al lancio dell’iPad mini. Ma nell’ultimo trimestre gli iPad venduti sono stati “solo” 14 milioni. Molti meno di quanti si aspettasse Wall Street. Gli iPhone venduti sono stati invece 31 milioni, oltre le aspettative. Ciò nonostante il margine lordo non ha mostrato sensibili miglioramenti rispetto ai trimestri precedenti durante i quali l’iPad mini poteva contribuire ad abbassarlo. E’ possibile quindi che la gran quantità di iPhone 4 e 4S venduti nel Q3 2013 abbiano contribuito pure loro a tenere basso un margine che sfigura di fronte alle percentuali del 2012, quando l’iPhone 4 e 4S già si smerciavano a milioni, ma ad un prezzo molto più alto.
Da qui l’ipotesi dell’articolo, ovvero che il costo di produzione dell’iPhone 4 e 4S non si sia abbassato proporzionalmente al prezzo al pubblico. ↩ - Apple ama utilizzare i tagli in GB come “differenziatori” per il prezzo finale, la realtà dei fatti è che il costo delle memorie flash, di cui Apple dispone in quantità esorbitanti, influisce ben poco sul costo di produzione del dispositivo. ↩
- Nel caso i tagli dovessero essere tre, con un modello da 64GB, un “bello” schema di prezzi potrebbe essere 499€ – 599€ – 679€ o 699€. Una versione da 64GB la vedo improbabile a meno di uno “scatto” a 128GB del modello 5S top di gamma. Soprattutto se saranno disponibili più opzioni colore, perché la frammentazione produttiva dei vari modelli sarebbe eccessiva. Non a caso anche l’iPod touch di 5a generazione prevede solo due tagli di memoria per il modello in più colori. ↩
Bonus TL;DR – se capite cosa significa questa sigla significa che siete dei Redditor. E se siete dei Redditor non vi offenderete se riassumo tutto così per chi non avesse voglia di leggersi tutta la pergamena:
Apple spende troppo per produrre l’iPhone 4, 4S e 5 perché possa permetterli di mantenerli in vita abbassando i prezzi dopo il lancio di un nuovo modello. Per questo motivo quest’anno finiranno tutti nello scarico, sostituiti da un iPhone 5S top di gamma super figo con un prezzo esorbitante e totalmente fuori scala (ma non abbastanza perché un buon numero di utenti se lo comprino comunque, spendendo cifre fuori da ogni logica) e un iPhone 5C con le stesse caratteristiche dell’iPhone 5 che venderà a milioni. I margini lordi del modello economico saranno migliori di quelli di iPhone 4 e 4S, che a causa di quel maledetto binomio acciaio-vetro continuano ad avere costi di produzione dannatamente alti nonostante siano ormai dei macinini.
bit4 01/08/2013 il 11:15
Il peso, il vetro e l’alluminio, la forma. Tutti elementi che hanno sempre distinto i due telefoni dalla concorrenza plasticosa e un po’
iPhone 4 e iPhone 4S non hanno nulla di alluminio (se non forse il carrellino della sim). La banda laterale è in acciaio :)
Camillo Miller 01/08/2013 il 11:24
@bit4:
Grande, sono una capra. Per 2000 parole ho pensato acciaio (bello, pesante, gioielloso) scrivendo alluminio. Poi ho riletto tutto, con lo stesso errore in testa.
Grazie, sostituito :)
mcguolo 01/08/2013 il 11:17
Era un punto di vista che non avevo considerato, quello dei margini di guadagno. Tuttavia penso che l’iphone 5c avrà più che altro l’hardware del 4s, prendendo il posto del 4, mentre il 5 prenderà il posto del 4s attuale.
jack 01/08/2013 il 12:06
Trovo la possibile critica “Steve non lo avrebbe mai fatto” un po’ miope: in fin dei conti -ad esempio-, iBook, o il macbook con la scocca in policarbonato cosa erano se non delle versione economiche del macbook pro…?
edu 01/08/2013 il 12:08
Interessante articolo come sempre.
Anche io ci credo nell’effetto gioiello che non penso sia secondario.
Steele 01/08/2013 il 12:45
Apple casserà il 4 e 4S per un motivo molto semplice: perché ha ancora il vecchio connettore.
Poi non pensare neanche un momento che oggi Apple non ci guadagni abbastanza con questi due modelli: tra Apple e la Croce Rossa il divario è abissale!
Carlo 01/08/2013 il 12:58
Analisi interessante che condivido.
Mentre la leggevo ho sviluppato una riflessione parallela – potrebbe essere che Apple decida di adottare un nuovo nome per l’iPhone 5S? Pensavo all’idea di chiamarlo “iPhone”. Un po’ com’è successo con l’iPad che, a partire dal terzo modello, è diventato “iPad”, perdendo la numerazione. D’altra parte, con l’introduzione di iOS 7 Apple ha esplicitamente affermato che questo è un nuovo inizio. Sarebbe quindi legittimo presentare un iPhone di fascia media e al contempo un nuovo iPhone.
Se da un lato è vero che Apple ha mantenuto negli anni la medesima nomenclatura per gli iPhone, è anche vero che ci sono molteplici variabili in gioco che potrebbero far pensare a nuovi e, forse, inaspettati colpi di scena. D’altra parte, continuo a chiedermi il senso della “C” nel presunto iPhone di fascia media. Se Apple mantenesse l’attuale ciclo di aggiornamenti, e se questo iPhone 5C dovesse effettivamente esistere, il prossimo anno si assisterebbe al lancio di un iPhone 5CS e di un iPhone 6? È vero che con la serie “3” c’è stato prima iPhone 3G e poi 3GS, ma è anche vero che seguiva il trend iniziato con iPhone 2G. E non credo che, commercialmente parlando, Apple presenterebbe un nuovo iPhone partendo dal numero 5 e aggiungendoci una lettera (potrebbe anche darsi, perché sarebbe come affermare che questo nuovo modello è realizzato a partire dall’iPhone 5, però in più varianti cromatiche). Ma Apple è sempre stata piuttosto “diretta” con il pubblico, non ha mai fatto ragionamenti assurdi preferendo una maggiore razionalità per la presentazione dei suoi prodotti.
Pur con grande beneficio del dubbio, quindi, io ritengo sia legittimo pensare a un iPhone di fascia media che sostituisca sia gli attuali 4 e 4S, proposto a un prezzo di 399 dollari, affiancato da un modello top gamma sempre a 649 dollari. Similmente, ritengo legittimo un nuovo design per l’iPhone più costoso, a meno che Apple non senta il forte desiderio di ripartire da capo associando a un nuovo OS un nuovo iPhone.
Questa teoria sarebbe sensata se si pensa che è notizia di oggi (WSJ) la volontà di Apple di inserire un display Retina nell’iPad Mini. Se si aggiunge ancora che, all’inizio dell’anno, erano trapelate foto della scocca dell’iPad di quinta generazione, che lo volevano con un design aggiornato ecco che, forse, un iPhone top gamma con design rivisto non sarebbe impossibile. Tutti i dispositivi portatili avrebbero così un display Retina e beneficerebbero tutti di un nuovo restyling estetico. Tutto questo con la volontà di presentarsi con una “nuova” immagine al pubblico.
Chiaramente si può speculare per giorni interi su cosa Apple può fare o meno, ma non mi stupirei né se presentasse solo prodotti “nuovi” né se rimanesse con il ciclo d’aggiornamenti che ha usato fino a ora.
Nello 01/08/2013 il 14:09
Analisi interessante.
Ciò che invece non è ancora stato considerato in giro sul web è l’importanza nel marketing del nuovo iPhone 5c. Apple, introducendo un nuovo iPhone economico quest’anno, prenderebbe due piccioni con una fava. Oltre ad avere un dispositivo di fascia media per competere con i vari android, eliminerebbe in parte l’effetto “S”. Quest’anno il “nuovo” 5c e l’aggiornamento 5s, l’anno prossimo il nuovo 6 e l’aggiornamento del 5c. Ogni anno un nuovo modello… facendo felici analisti e acquirenti
II stella a dx 01/08/2013 il 14:33
Interessante analisi della situazione attuale con un visione globale del futuro. Mi ha sorpreso il titolo e, soprattutto, l’inizio dell’articolo perché circa un anno fa scrivesti un altro post in cui dichiaravi quasi esattamente il pensiero opposto. Ovvero sull’impossibilità che Apple producesse un iPhone economico. Evidentemente dati alla mano, rumors e “chicaglierie” varie devono aver cambinato la situazione e devono anche averti fatto cambiare pensiero.
Come si suol dire: Solo i morti e gli stupidi non cambiano mai opinione :)
Davide 01/08/2013 il 15:23
Personalmente sono convinto che il successo di Apple (fino ad oggi) stia nel fatto che quest’ultima ha sempre proposto oggetti in cui “credeva” fortemente , belli, ben costruiti, forse anche in controtendenza e comunque senza l’assillo di dover sempre incrementare i numeri.
Basta guardare le presentazioni dei precedenti prodotti, con quale orgoglio venivano esposti dallo stesso Steve; sembrava che li facesse per sè ancora prima che per venderli e la cosa più importante fosse offrire un oggetto eccellente indipendentemente dalle turbe degli analisti.
A me piaceva così e penso anche a molti altri. Mia figlia ha sacrificato molti regali per potersi comperare un “gioiello” della Apple. L’effetto gioiello conta ancora molto; l’uomo è passionale, ma non stupido.
Ora ho l’impressione che il fine ultimo sia solo vendere vendere vendere…nulla di diverso da quello che fanno tutti gli altri.
Spero di non ritrovarmi a scegliere in un’unica cesta, quella del
Davide
Giuseppe 01/08/2013 il 16:07
Mi manca un pezzo: iPhone5 che fine fa?
Se rimane a prezzo tagliato fa(rebbe) concorrenza al 5C
Se lo levano completamente dal mercato i possessori penso che farebbero una sommossa come pure quelli che lo hanno a magazzino …
Quindi torno alla domanda iniziale: iPhone5 che fine fa?
Camillo Miller 01/08/2013 il 16:13
@Giuseppe:
Mi sfugge il motivo per cui i possessori dovrebbero fare una sommossa…
A parte qualche critica, non l’hanno fatta nemmeno i possessori dell’iPad 3 al lancio dell’iPad di 4a gen. 7 mesi dopo.
L’iPhone 5 ha quasi un anno, il suo ciclo lo ha fatto.
E a magazzino ce ne sono pochi, come è tipico per i prodotti Apple. Non abbastanza comunque perché i rivenditori non possano venderli in offerta senza troppe storie. Basta tagliare i rifornimenti un paio di settimane in anticipo ed evitare di continuare a spedirne fino all’ultimo giorno.
L’alternativa è che l’iPhone 5 rimanga la via di mezzo fra 5S e 5C, ma la vedrei come una frammentazione eccessiva davvero…
Menestrello 01/08/2013 il 16:42
@Camillo Miller:
I ho un iPhone5 ed un iPad 3 vendiamo se sono riuscito a beccare i prodotti meno longevi della storia di apple :D
Giuseppe 02/08/2013 il 12:42
@Camillo Miller:
Facile e banale: uccidi il valore residuo di iPhone5.
Apple ha sempre fatto si che i propri device mantenessero un elevato valore cosa che, nel caso iPhone5 venisse totalmente segato, sarebbe impossibile mantenere.
…e se questo a te fa piacere e ti sembra in linea con la politica che Apple ha sempre tenuto….
Al contrario se la politica cambia …posson cambiare anche i rapporti che la clientela ha con Apple
lordchaotic 02/08/2013 il 01:21
si parla di 399 dollari.. quindi al cambio 299 euro.. fosse cosi sarebbe boom e lo comprerei abbandonando android. se non fosse cosi vado di blackberry
LucaS 03/08/2013 il 08:26
@lordchaotic: Per quel prezzo però si parla di un 8gb.
matteo 02/08/2013 il 08:36
Steve Jobs ha sempre voluto fare di Apple una marca di lusso, che produce solo prodotti al top.
Chiaro che se cerchi di coprire tutta la gamma guadagni di più, ma cominci a diventare sempre di più una marca da poveri.
Come se la Mercedes facesse le utlitarie…..cioè fa le smart, ma si è ben guardata di metterci sopra la sua bella stella.
Camillo Miller 02/08/2013 il 09:12
@matteo:
Gli iPod shuffle e nano vorrebbero dissentire…
jack 02/08/2013 il 11:12
@matteo: E anche il macbook bianco, in policarbonato.
matteo 02/08/2013 il 09:26
Camillo Miller ha detto:
Camillo Miller ha detto:
Quelli hanno anche un problema di dimensioni, per chi corre ad esempio portarsi il touch diventa un pò ingombrante, e derivano da prima della nascita degli iphone.
Ma non è che non si può fare: potrebbe fare tutta una gamma di iphone parallela alla galaxy, da quello da 100 euro a quello da 900, ma perderebbe un pò il fascino di oggetto dei desideri per diventare oggetto del popolo.
Jobs non ha mai nemmeno mai voluto l’ipad mini, ad esempio, e teneva in produzione solo l’ultimo modello e quello prima, non tre indietro.
Camillo Miller 02/08/2013 il 09:32
@matteo:
Davvero credi che nel 2011 Jobs non sapesse che nell’ottobre del 2012 Apple avrebbe presentato un iPad mini?
matteo 02/08/2013 il 09:56
matteo ha detto:
Camillo Miller ha detto:
Camillo Miller ha detto:
C’era l’idea nell’aria ma lui ha sempre messo il veto al progetto per vari motivi: il primo dei quali era che le app di apple non sono poi così pensate per lavorare su device con risoluzione diverse, vedi ad esempio quello schifo del 2X delle app di iphone che girano su Ipad.
Altri ecosistemi hanno affrontato il problema, vedi ad esempio windows 8 che deve poter girare nello stesso modo dal telefonino al pc.
Appena è morto, gente che guarda solo dei numeri su un foglio di carta, ha preso un ipad2, ridotto lo schermo e buttato fuori un prodotto già vecchio; che io sappia non supporta completamente le ultime funzionalità di IOS6 e nemmeno del 7.
Camillo Miller 02/08/2013 il 10:03
matteo ha detto:
Le app 2X esistono fin dal primo iPad che ha presentato lui.
La risoluzione dell’iPad mini è la stessa dell’iPad 2, che differenza fa per le applicazioni?
(nessuna, infatti girano tutte normalmente su iPad mini…)
iPad mini supporta tutte le caratteristiche di entrambi i sistemi, non ho ben capito dove tu abbia preso questa informazione.
Le opzioni dei filtri della fotocamera non ci sono su nessun iPad, perché specifici per iPhone. A parte quello l’iPad mini è totalmente compatibile con iOS 7.
matteo 02/08/2013 il 10:47
Camillo Miller ha detto:
Camillo Miller ha detto:
vabeh in realtà io ho un ipad2, il quale da IOs6 non ha avuto quasi niente: le mappe (terribili) e facetime.
Siccome il mini è uguale al 2 e un mio amice ce l’ha, mi sono fidato di quello che diceva ma ora, verificando, ho visto che hai ragione tu.
Cosi però è peggio: torniamo alla solita abitudine della Apple di fare figli e figliastri, perchè uno ha tutte le funzioni e l’altro no, se sono uguali? Anche il mio Ipad 2 era “il migliore di sempre”, secondo loro, quando l’ho comprato….
La cosa delle App 2X l’ha fatta Job ma non penso gli sia piaciuta: la sua attenzione è sempre andata più all’esperienza degli utenti che non ad aumentare i profitti in tutti i modi.
Fabio 02/08/2013 il 14:45
@matteo:
Apple ha sempre fatto prodotti per un mercato di nicchia ma perché al tempo poteva permetterselo, dopo il lancio di iPhone e iPad le cose sono abbastanza cambiate.. Ha raggiunto un popolarità che prima non poteva neanche immaginare e per forza di cosa si è dovuta adattare al mercato ed è diventata un’azienda un po’ meno “magica ed innovativa” davanti a se a colossi come Samsung, Microsoft ecc.. Che lanciano tre mila miliardi di prodotti diversi che vanno a spalmarsi su tutte le fascia di mercato, iPhone 5C o come si chiamerà serve proprio a non perdere utenze fondamentali nella lotta alle altre compagnie.
Apple é oramai un’azienda non più per i professionisti o per utenti di nicchia e bisogna accettare la cosa con tutti i vantaggi e gli svantaggi che ne derivano.
Fabio 02/08/2013 il 14:46
@Fabio: ho scritto in modo pessimo scusate ero di fretta.
Marco 02/08/2013 il 20:59
E se 5C stesse per “Cheap”?…
LucaS 03/08/2013 il 08:31
Sbaglierò ma a quei prezzi credo poco.
Credo poco ad una differenze di prezzo di 230-250 euro tra 5c e 5s 16gb.
Ci credo poco perchè nella sostanza i due modelli si differenzierebbero di pochissimo a livello prestazionale (se il 5c adottasse l’hardware del 5) e onestamente le vendite attuali di 4 e 4s hanno ampiamente dimostrato che molti sono ben felici di pagare il 30% in meno, anche in policarbonato.
Soprattutto chi come me preferisce il vetro-acciaio del proprio 4 piuttosto che l’alluminio del 5.
Il rischio per Apple è di trovarsi un nemico in casa troppo forte per l’ultimo nato, soprattutto se questo 5s non dovesse avere nessuna novità degna di nota (se non il consueto update prestazionale).
Poi per carità sarei ben felice di queste scelte di Cupertino, sarei ben felice di sostituire il mio 4 32gb con un 5c 32gb ad un prezzo tuttosommato accettabile.
bLax 03/08/2013 il 18:26
tutto grasso che cola: questa nuova posizione di marketing aiuterà solo noi utenti ad abbassare i prezzi degli usati, che rimanevano “fittizziamente” alti in virtù dei “nuovi” iphone vecchio modello ancora in produzione
ora un modello vecchio diventerà solo un modello vecchio e introvabile in negozio, senza metri di paragone con il “nuovo”
inoltre un iphone di policarbonato è interessante: non tutti sono disposti a spendere cifre astronomiche per avere vetro e acciaio (io giro ancora con un 3gs…sopportabile con ios 6), avere una altrnativa ecomica per l’apple experience è solo di guadagnato
Camillo Miller 04/08/2013 il 09:37
@bLax:
Lo scorso anno, dopo l’uscita dell’iPhone 5, ho visto vendere dei 3GS a prezzi che voi umani…
Quindi non so se sarà tanto vero quanto scrivi. Certamente ci sarà un calo di valore, ma il solo fatto che tu possa vendere a 250€ un iPhone 4 32 GB, oggi, a più di tre anni di distanza dal lancio, francamente continuo a trovarlo abbastanza sorprendente! :)
bLax 09/08/2013 il 09:28
@Camillo Miller:
la questione dei prezzi penso che sia la semplice differenza marketing tra apple e le altre: apple 1 terminale/anno, altre 10/20/30 terminali anno.
Questo comporta l’uscita dai listini di alcuni modelli, le giacenze in magazzino vengono fortemente scontate (il cosiddetto street price no?) via via nel tempo.
Apple invece OGGI vende il iphone4 a 429€, e lo venderà a quel prezzo anche fosse l’ultimo pezzo che rimane a magazzino un secondo prima di mettere i bancali pieni del 5s.
La differenza sugli usati quindi è che se anche il prezzo da nuovo è ancora alto, anche l’usato sarà alto di conseguenza, se il prezzo nuovo del galaxy è miserrimo, non posso venderlo usato a 10€ in meno.
la questione 3gs posso solo commentare con un -tordi- a chi compra a cifre fuori di testa.
Io causa precoce morte del mio vecchio 3gs ne ho preso un altro a 80€.. direi cifra onesta per u terminale usato veramente pochissimo (non aveva neanche il famoso crepetto sulla scocca a metà del attacco dock)
matteo 05/08/2013 il 08:45
LucaS ha detto:
Non ti preoccupare che, in quel caso Apple, con la sua solita arroganza, comincerà a limitare le funzioni del 5C: questa funzione non sarà compatibile, questo update non sarà scaricabile ecc
Non è mai stato un problrma per loro danneggiare i propri utenti, se vedono un vantaggio economico per loro.
jack 05/08/2013 il 08:50
@matteo: Mi fai un esempio?
matteo 05/08/2013 il 09:10
jack ha detto:
Ad esempio Ipad 2 e Ipad Mini sono sostanzialmente identici ma il 2 “non supporta” molte feature (Siri ecc); penso che il divario si amplierà ulteriormente con IOS7.
Iphone4 ha un processore diverso, ma penso che si poteva regalare qualcosa di più anche a lui.
Per differenziare ulteriormente i prodotti, vedrai che cominceranno a dire che il piccolo non supporta questo, non supporta l’altro ecc.
jack 05/08/2013 il 09:19
@matteo: Siri non e’ supportato in questo caso a causa della mancanza di un microfono adatto, se non sbaglio, che non aveva senso implementare al momento della produzione dei suddetti modelli, ma ok, te la posso dare per buona. E questo e’ forse l’unico esempio che puoi trovare. Prova a pensare per quanto versioni dell’os in iPad, un iPhone e un iPod touch sono aggiornabili, e poi fai il confronto con qualsiasi altro dispositivo non apple.
Ma parliamo di computer, visto che apple cattiva danneggia i suoi clienti. Ti scrivo da un macbook pro 2009 aggiornato senza problemi all’ultima versione di Mac OS, tanto per dirne una.
A parte questo, il tema dell’obsolescenza in elettronica e’ gia’ stato ampiamente trattato, anche qui:
http://www.theapplelounge.com/commento/apple-e-lobsolescenza-programmata/
matteo 05/08/2013 il 09:35
jack ha detto:
Pc Apple non ne conosco, ma in quel caso devi fare il paragone con windows e android, e li installi quello che ti pare ovunque, anche senza pagare.
Ma non è che siano degli eroi: se compro un terminale devo poter godere delle ultime funzionalità ancora per qualche anno, sicuramente finchè è ancora in produzione.
Guarda ad esempio la figuraccia fatta da Nokia: gente che ha preso dei 910 da 600€ si è vista rifiutare l’aggiornamento a windows 8 dopo 6 mesi.
Non so cosa farà con il 5C, ti dico solo che pe loro il dire “non è supportato”, “non è disponibile” è una cosa normalissima, mentre tutti sappiamo che con il sw si può fare praticamente tutto.
jack 05/08/2013 il 09:43
@matteo: Io, invece, a differenza di te, conosco piuttosto bene Apple nel bene e nel male, e trovo la tua affermazione “Non è mai stato un problrma per loro danneggiare i propri utenti, ” piuttosto priva di consistenza, e per quanto riguarda Android no, non installi quello che ti pare perche’ sei limitato dall’hardware, e molto maggiormente rispetto ad un prodotto Apple (non a caso la cosiddetta “frammentazione” delle versioni Android). Visto che non sappiamo cosa/come sara’ (e a questo momento non siamo neanche certi ci sara’), evitiamo pure di parlarne che non ha senso.
Altrettanto priva di fondamento e’ la tua frase “pe loro il dire “non è supportato”, “non è disponibile” è una cosa normalissima, mentre tutti sappiamo che con il sw si può fare praticamente tutto.”. Primo perche’ questo e’ successo solo per prodotti relativamente vecchi, e secondo perche’ non e’ vero che via software si puo’ fare “praticamente tutto”, perlomeno non in modo efficiente. Se siri ha bisogno di un microfono particolare, la questione finisce li’.
matteo 05/08/2013 il 09:59
jack ha detto:
Su Android non sono ferratissimo ma so che è come windows: ti prendi i privilegi di root e ti diverti ad installare tutte le varie rom che trovi in giro, ovviamente a tuo rischio e pericolo.
Quanto al “non supportato” mi riferivo ad alcune cose accadute sul mio vecchio 3gs: ricevo un allegato zip e non va, ricevo un allegato wmv e non va, un 3gp e non va…..
Guardo sul manuale e mi trovo che quei formati “non sono supportati da IOS”…eravamo ai tempi di IOS4 ma mi sono veramente cadute le braccia!!!!
Poi non ditemi che si risolve con app a pagamento o piene di pubblicità, già fatto.
jack 05/08/2013 il 10:06
@matteo: quindi il tuo dire che apple non si preoccupa della sua clientela e’ basato su una tua singola, personale esperienza con files di qualche formato che non riesci ad aprire. Capirai che ci vuole un bel po’ prima di affermare che Apple non ha problemi a danneggiare i propri clienti (che, se fosse vero peraltro, fuggirebbero invece di decretarne la piattaforma con l’indice di soddisfazione maggiore..). E il tuo problema, peraltro, non mi sembra di retrocompatibilita’.
matteo 05/08/2013 il 10:40
matteo ha detto:
Non ho detto che non si preoccupa, ho detto che ho percepito una certa “arroganza” con cui, a volte, mette le proprie esigenze commerciali davanti alla soddisfazione dei suoi stessi clienti.
Non mi stupirei quindi se decidesse di autocastrare certi suoi prodotti per spingerne altri.
Per farlo, le basta dire “questo non è supportato”: se lo fa con un banalissimo file zip (IOS7 lo supporterà?) può dirlo per qualunque altra cosa.
Ovviamente, baso i miei giudizi sulla mia esperienza personale e su quella di colleghi e amici di chat (come tutti noi, a meno di non lavorare in un Apple store).
Sono comunque un utente avanzato (ingegnere programmatore visual basic) con un Ipod nano, un Ipad 2 IOS6 e un Iphone 3gs IOS6; quindi mi sembra di aver capito pregi, difetti, limiti reali e “autoimposti” della gamma.
Ho provato windows phone e l’ho trovato una scopiazzatura mal riuscita di Apple, adesso ho preso un Android e vi saprò dire: al momento vedo le stesse prestazioni ma con più onestà nella gestione, ma vi saprò dire, forse non è il thread adatto.
Un altro esempio di quella che chiamo onestà: ho comprato un album su Itunes e mi scarica degli AAC in una cartella un pò nascosta, quindi devo trafficare un pò per masterizzarmi il mio cd da ascoltare un macchina o aggiornare il lettore mop3 cinese della mia ragazza.
Io comunque pago il contenuto e devo essere libero di utilizzarlo su qualunque device, non per forza sugli apple.
Ne compro uno su play store? mi arriva il link per scaricare un più onesto file zip pineo di mp3.
jack 05/08/2013 il 13:49
@matteo: No, abbi pazienza. Hai scritto: “Non ti preoccupare che, in quel caso Apple, con la sua solita arroganza, comincerà a limitare le funzioni del 5C: questa funzione non sarà compatibile, questo update non sarà scaricabile ecc
Non è mai stato un problrma per loro danneggiare i propri utenti, se vedono un vantaggio economico per loro.” Dando per scontato come sara’ iPhone 5c (ammesso che ci sia), dando per scontato un comportamento che invece, Apple, in linea di massima non ha. Anzi, i prodotti apple sono generalmente noti per la longevita’. QUanto ai tuoi acquisti su iTunes store, molto strano. Ho appena selezionato -da iTunes- e copiato sul desktop 4 brani (in formato mp4) regolarmente acquistati.
matteo 05/08/2013 il 14:06
jack ha detto:
Adesso sono sul pc del lavoro e non ho itunes, vado a memoria.
Ho acquistato un album che mi ha scaricato nella libreria di Itunes in un suo formato (non ricordo quale, una roba comunque non standard).
Li ho dovuti selezionare e fare crea versione mp3, mostra in windows explorer, copiare in un’altra cartella, cancellare dalla libreria di itunes perchè senò avevo dei duplicati e finalmente me li sono masterizzati.
Se voglio mantenere entrambe le versioni devo memorizzarle comunque fuori dal percorso della libreria di Itunes, altrimenti rientrano come duplicati.
L’mp4 mi risulta essere un formato per film, non so se posso masterizzarlo direttamente o metterlo in un lettore….comunque il mp3 rimane lo standard per la musica.
jack 05/08/2013 il 14:12
@matteo: Beh, ti assicuro che puoi farlo, con un semplice trascina.
Poi apple vende le canzoni in formato mp4 (nomefile.m4a) perche’ di qualita’ migliore rispetto ai normali mp3, e perche’ era un formato che permetteva la protezione digitale.
Ci sono innumerevoli programmi per convertirli in mp3.