Corning prova a rispondere allo zaffiro con il suo Project Phire

Il forte interesse di Apple verso soluzioni in grado di conferire resistenza ai graffi per gli schermi dei suoi dispositivi, l’hanno spinta in passato ad interessarsi al vetro zaffiro, fino a stringere una partnership con GT Advanced, poi conclusasi col fallimento di quest’ultima e l’acquisizione da parte di Apple, a causa di problemi nel processo produttivo.

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Le problematiche riscontrate dall’azienda nel processo produttivo sono dovute alle proprietà stesse del materiale: lo zaffiro è estremamente resistente (è secondo solo al diamante nella scala di durezza), ma altrettanto fragile, aspetto che ne condizionava le performance nei test di caduta, dove quasi sempre si aveva la sua rottura.

Mentre Apple cerca dunque di porre rimedio ai limiti del materiale, Corning si affaccia prepotentemente sulla scena col suo progetto Phire. Phire è un nuovo tipo di vetro, annunciato dal CEO James Clappin durante una conferenza degli azionisti, capace di garantire resistenza ai graffi simile a quella dello zaffiro, pur mantendo peso ridotto, sufficiente elasticità e spessori contenuti.

Sarebbero bastati soltanto due dei precedenti attributi per rendere tale soluzione fortemente appetibile per Cupertino. Ad esse tuttavia si aggiunge un altro elemento da non sottovalutare: la relativa economicità della soluzione, derivata dalla maggior semplicità del processo produttivo.

Conoscendo Apple e la sua logica di mercato, Project Phire andrà quasi certamente a sostituire il Gorilla Glass 4 – anch’esso prodotto da Corning – sui prossimi iPhone 6s e iPad Air 3.

via | MacRumors

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