iOS 9 introduce interessanti novità per i dispositivi Apple: tra queste spicca certamente la feature che permette di attivare un risparmio energetico studiato appositamente per limitare il consumo di batteria del proprio iPhone. Una soluzione che si era già vista ad esempio sui terminali Android e che si rivela certamente utile in quelle situazioni in cui si ha il bisogno di risparmiare assolutamente un po’ di autonomia, pagando il prezzo di prestazioni del sistema ovviamente inferiori rispetto a una situazione normale. Vediamo quindi come funziona la caratteristica ideata da Apple, come attivarla e cosa effettivamente garantisce.
Tuttavia, prima è bene parlare di un’altra funzione inedita introdotta proprio con iOS 9 che permette di visionare in tempo reale il consumo singolo di ogni applicazione con una specifica percentuale che indica l’effettiva incidenza sull’autonomia dello smartphone. Dal nostro screenshot è possibile notare ad esempio come Facebook sia nettamente quello dal maggior consumo, seguito da Instagram, cosa che potrebbe portare a ridurre l’utilizzo delle due applicazioni per risparmiare batteria nei casi di necessità. Sono statistiche senza dubbio utili, che peraltro permettono di visionare anche il consumo sul lungo termine, così da avere un’idea ancora più chiara delle app che più fra tutte incidono sul consumo di batteria.
Ma se questo non dovesse bastare, arriva in aiuto la funzione tanto attesa: il “Risparmio energetico”. Si tratta di un’opzione semplice da attivare che riduce momentaneamente le prestazioni del proprio iPhone al fine unico di preservarne l’autonomia, una soluzione che può rivelarsi utile nel caso il telefono stesse per esaurire la carica e non fosse ancora possibile trovare il modo di ricaricarlo. Bastano pochi passi per attivare la funzione:
Come si legge nella descrizione ufficiale della funzione, la “modalità “Risparmio energetico” riduce temporaneamente il consumo di batteria fino a quando non sei in grado di ricaricare completamente iPhone. Quando l’opzione è attiva, l’invio e la ricezione di messaggi e-mail, l’aggiornamento delle app in background e alcuni effetti dinamici vengono disattivati o limitati“.
I benchmark confermano come lo sfruttamento della CPU sia fortemente limitato nel momento in cui viene attivato il risparmio, un piccolo prezzo da pagare per avere comunque un’autonomia prolungata rispetto al normale utilizzo comune.
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