Limitando le vendite solo al proprio negozio on line, nessun ente potrà più accusare Apple di scarsa informazione sulle normative che regolano la garanzia sui prodotti. Un qualcosa del tipo “se te la vieni a cercare e a comprare sul mio negozio on line, vuol dire che sai bene cosa stai comprando e perché la vuoi comprare”.
AppleCare Protection Plan, come è fatta
L’immagine di apertura è quella di un’AppleCare Protection Plan per iPhone. Del tutto simile nell’aspetto a quella degli altri prodotti Apple, è anch’essa attivabile entro un anno dalla data di acquisto. Questo significa una cosa ben precisa che in molti spesso sbagliano. Acquistando, ad esempio, oggi 17 dicembre 2012 un prodotto eleggibile di estensione, quest’ultima potrà essere attivata entro e non oltre il prossimo 16 dicembre 2013 e non entro il prossimo 17 dicembre 2013. Tenetelo sempre bene a mente.
Le scatolette per l’estensione di garanzia offerte da Apple sono esteticamente tutte uguali. Per verificare il corretto acquisto basta controllare le indicazioni riportate sul retro. Nel nostro caso, ad esempio, è indicato che si tratta di una APP IPHONE (leggere il nome del melafonino scritto in quel modo e da Apple per giunta è una pugnalata al cuore, nda) dove APP non sta per application, ma è l’acronimo usato dalla Mela proprio per AppleCare Protection Plan.
Il contenuto è quello classico di tutte le APP. Le condizioni che regolano il contratto di AppleCare Protection Plan (nelle varie lingue) e le istruzioni per l’attivazione sulle quali è riportato il codice di attivazione.
Ovviamente i contenuti del pacchetto sono disponibili anche in lingua italiana e, se seguiti, permettono di attivare l’estensione di garanzia davvero in pochi passi che richiedono circa una manciata di minuti.
L’attivazione dell’AppleCare Protection Plan è subito verificabile tramite le pagine del supporto Apple e, come di mostra l’immagine, porta la garanzia offerta da Apple per iPhone a 2 anni dalla data di acquisto (3 anni per per altri prodotti come i Mac siano essi portatili o no). La garanzia offerta da Apple al momento dell’acquisto per i propri prodotti infatti è limitata a un anno. Il secondo è demandato al venditore. E se il venditore è Apple… tra poco vi diremo cosa succede. Prima vediamo come si conclude il processo di attivazione dell’AppleCare Protection Plan per iPhone.
Il processo di attivazione si conclude con l’e-mail che Apple invia per certificare che un dato prodotto, nel nostro caso un iPhone 5, è coperto da AppleCare Protection Plan. Nella stessa e-mail sono indicati il tipo di prodotto, il relativo numero di serie e la data di scadenza della garanzia estesa. Sebbene Apple memorizzi nei suoi sistemi questi dati, è sempre bene stampare e conservare questa e-mail perché, insieme con la ricevuta di acquisto del dispositivo Apple e quella dell’AppleCare Protection Plan, tutta la documentazione fin qui indicata potrebbe essere richiesta in caso ci si rivolga all’azienda di Cupertino per avere assistenza (tutte le volte che abbiamo portato in assistenza prodotti coperti da AppleCare Protection Plan non ci hanno mai chiesto nulla di tutto ciò verificando on line lo stato della copertura, nda).
15 dicembre 2013 e non entro il prossimo 16 dicembre 2012
errore? 16 dicembre 2013…
@Andrea BS:
Corretto. Thanx! ;-)
E se il venditore è apple? Come si comporta allo scadere della garanzia di un anno, Visto il supporto biennale per legge ?
Scusatemi non avevo visto la seconda pagina dell articolo :P
@Andrea:
:-S
Mi sa che non hai letto la pagina 2 dell’articolo. Lo trovi scritto lì come si comporta Apple. ;-)
Io sono uno di quei consulenti (periti tecnici, in genere ingegneri) di cui parlate nel vostro articolo, e faccio di tanto in tanto perizie di questo tipo per associazioni o studi legali. Non posso parlare per altri casi simili, ma, per quella che è la mia esperienza mi sento di dover precisare due cose non banali:
1) non sempre è necessario rivolgersi ad un perito tecnico e/o legale; faccio l’esempio di un caso che ho seguito rigonfiamento della batteria (se non ricordo male al 19° mese) di un portatile e danneggiamento del computer stesso in alcune sue parti, cui non è stato concesso il riconoscimento in garanzia: è stata sufficiente un breve intervento del legale. La controparte (negoziante) che aveva attribuito la causa all’utente ora dovrà affrontare un processo per calunnia.
2) nella maggioranza (circa il 93% facendo un conto al volo) dei casi che ho seguito, nel caso in giudizio (da un giudice di pace in genere per questi casi) si sia evidenziato il torto del venditore, lo stesso è stato condannato a pagare danni e spese sostenute dall’utente.
Riassumendo: occhio (venditori, ma anche utenti), perché quando è evidente la causa di un malfunzionamento (o al contrario, di imperizia dell’utente), fare i furbetti significa con molta probabilità vedersi sanzionare con una condanna a pagare spese (legali e non) e danni (in alcuni casi, più rari, si rischia anche il codice penale).
@Andrea:
Grazie di aver riportato la tua esperienza. Purtroppo negli Apple Store (almeno in quello visitato più volte da noi) viene detto che vogliono una certificazione di un perito o non se ne fa nulla per quel che riguarda la riaprazione/sostituzione del prodotto dopo il primo anno di vita.
Per quanto riguarda legali, giudici e quant’altro… meglio spendere qualche cosa in più (poche decine di € nel caso di iPhone) che dover pagare un legale o aspettare tempi lunghi per la riparqazione di un prodotto. IMHO, ovviamente. ;-)
@Giuseppe Benevento: Già. Credo che l’unica certa sia il fatto che la normativa sul 2° anno è lacunosa e di certo non proprio creata per tutelare completamente il cliente.
Sarebbe bastato dire che il 2° anno è coperto dagli stessi IDENTICI termini del primo per evitare qualsiasiasi problema.
Evidentemente in fase di stipula delle norme la lobby dei produttori/venditori ha ottenuto di infercirla di “differenze” rispetto al 1° anno che generano queste situazioni.
Comunque l’apple care continuo a pensare sia una buona cosa, addirittura ottima per aziende e partite iva che il 2° anno non lo possono proprio avere.
Anzi non capisco perchè apple non dia la possibilità di estendere anche ad un 3° anno, ovviamente acquistando una 2a apple care.
Immagino che sia per via dei costi eccessivi mano a mano che il prodotto invecchia, segno che anche per il venditore l’assistenza ha un costo non trascurabile.