Dal feed RSS per gli sviluppatori di applicazioni per iPhone emerge che d’ora in poi, per poter diffondere video in streaming sul melafonino, sarà necessario utilizzare il protocollo HTTP Live Streaming.
La politica di Apple per lo sviluppo di applicazioni di terze parti è sempre stata chiara fin dall’inizio: tutti i developers devono sottostare alle condizioni dettate da Apple affinchè le loro applicazioni vengano approvate per poter essere vendute su App Store. Tra queste condizioni, una delle più importanti, vi è l’obbligo di utilizzare solo ed esclusivamente le funzioni di libreria fornite da Apple (e quindi certificate, con tanto di documentazione) al rilascio di ogni nuovo firmware e del relativo SDK (Software Development Kit).
Tuttavia, recentemente è stata fatta qualche eccezione (per motivi del tutto sconosciuti, forse per disattenzione da parte dell’organo che gestisce l’approvazione delle applicazioni) e su App Store sono finite alcune applicazioni nelle quali sono state usate delle API (Application Programming Interface) private, ovvero funzioni di libreria implementate da programmatori di terze parti e, pertanto, non documentate da Apple.
Probabilmente, Apple ha deciso di mettere le cose in chiaro per non creare dei precedenti. Come si può leggere dal feed RSS, “Un’innovativa funzionalità di iPhone OS 3.0 è il supporto alla tecnologia HTTP Live Streaming. Una delle maggiori possibilità offerte da tale tecnologia, è l’abilità di adattarsi alle variazioni di banda disponibile sulla rete. Essa permette di salvare sul server diversi video di qualità differente, e successivamente permette la riproduzione del video che rispecchia ciò che l’utente richiedente è capace di vedere in base alla rete a cui ha accesso. L’uso di tale tecnologia è ora richiesto per tutte le applicazioni che vogliono erogare video in streaming. Bisogna utilizzare sia un video di bassa qualità, non più di 64 Kbps, per le applicazioni nel caso in cui le condizioni di rete lo richiedano sia un video di qualità maggiore che possa essere trasmesso agli utenti qualora la rete fosse in grado di supportarlo.”
Per chi fosse interessato, è disponibile a tutti una panoramica dettagliata dell’HTTP Live Streaming.
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