A quanto pare l’iPhone costerà agli europei 399 euro, confermando il brutto vizio di Apple di fingere che euro e dollaro abbiano lo stesso valore.
Potrebbe essere un fattore determinante per l’insuccesso di iPhone e vi spiego il perché…
Apple ci ha da sempre abituati a questa strana non-conversione tra le due valute, adducendo scuse come i costi di importazione (notare che i prodotti Apple vengono importati anche negli USA) e le diverse spese di gestione della distribuzione europea.
I mac-user hanno sempre fatto finta di nulla, visto che l’alternativa era privarsi di Mac OSX e passare a Windows. Tuttavia, come si può vedere nel grafico sottostante che riporta il cambio Euro-Dollaro negli ultimi 6 mesi, questo significa che un utente europeo spende per lo stesso oggetto quasi il 40% in più, tralasciando, nell’analisi, il maggior potere d’acquisto degli utenti americani.
Facendo due rapidi conti 399 euro corrispondono a 556 dollari. Più o meno quello che gli americani pagavano prima del famoso taglio del 33% sul prezzo del telefono.
Apple non fa però i conti col fatto che in Europa le alternative ad iPhone ci sono, al contrario di quanto succede per i computer.
HTC Touch, LG Prada, Nokia N95, solo per citarne alcuni, possono diventare degli ossi duri da battere se Apple non rivede la propria politica sui prezzi.
Certo non avranno l’appeal dell’iPhone, ma svolgono le stesse funzioni e sono quasi sempre UMTS.
Rimane da vedere se in un mercato maturo come quello della telefonia europea Apple possa riuscire a creare una moda simile a quella che ha decretato il successo dell’iPod.
In altre parole si tratta di capire se il pubblico preferirà un Nokia N70 regalato, un BlackBerry Pearl a 250 euro o se vorrà spendere 400 euro per un telefono che oltreoceano costa il 40% in meno.
Personalmente le mie certezze sull’acquisto di un iPhone cominciano a vacillare.
Che bella sola…!
Non capisco questa strategia di marketing…!?!
Eppure il mercato europeo dovrebbe avere un certo interesse.
Grazie dell’info.
bel mi’ nokia 3330…
:-)
Ah, quanto mi trovo bene con il mio HTC S620… :)
i Cretini siamo noi che glielo lasciamo fare….
e be’ vogliamo mettere il fascino di apple? certamente i costi non saranno il cavallo di battaglia di questo “mobile” ma certamente prevarra’tutto il peso dei servizi apple vedi itunes, itunestore, iphoto, appletv, e quant’altro della mela che va ad integrarsi con quello che riduttivamente e’ definito un telefonino….
Concordo con Stefano sul fascino di Apple, ma non posso che ammiccare a Gianmix proprio oggi che l’euro tocca quota 1.40 sul dollaro.
Rimane il fatto che paghiamo il 40% in più degli americani per tutto quello che è marchiato con una mela e, obiettivamente, riceviamo un trattamento peggiore. Basti pensare al fatto che iTunes Music Store in Italia ancora non vende le serie televisive o vedere come l’Europa sia stata trattata a pesci in faccia per il lancio dell’iPhone. Qui non c’è la FCC che diffonde le foto dei telefoni: il giorno dell’annuncio americano iPhone poteva essere già presente in tutta Europa, e invece aspettiamo 6 mesi: un’enormità nel mercato della telefonia!
Poi Apple deve decidere a che gioco giocare, perché il mercato dei telefoni non è quello dei computer. Mi pare che si sia deciso di abbandonare la politica dei prezzi stabili a cui siamo ancora abituati per i Mac e di abbracciare quella dei continui cali di prezzo (fatta in America e promessa in Germania dallo stesso Jobs). Però ci teniamo l’equivalenza euro-dollaro e questo rende Apple la meno competitiva tra i fornitori di smartphones.
Noi Apple users siamo bestie fedeli e finiremo tutti per far spallucce e gireremo con il nostro bell’iPhone (anche se in Italia trovare un hotspot wi-fi è un miracolo).
Ma se Jobs vuole prendersi l’1% del mercato della telefonia forse è il caso che il reparto marketing si dia una svegliata.
Il prezzo di acquisto è in realtà un problema marginale. La verità è che non ci sono termini di paragone, nessun telefono può essere paragonato all’iPhone semplicemente come nessun computer può essere paragonato ad un iMac. Fanno le stesse cose ma non sono la stessa cosa. Non saranno 100 euro in più a impedire che l’iPhone venda.
Il problema di Apple in alcuni paesi europei come l’Italia è un’altro. A noi non piacciono gli abbonamenti, davvero non piacciono e molti, pur desiderando comprare l’iPhone, si rifiuteranno di sganciare una cinquantina di euro al mese (come minimo).
Staremo a vedere che tipo di offerta saranno in grado di tirare fuori i signori di Apple in Italia. Se fossi io a decidere mi inventerei un accordo basato su prepagate a contratto obbligato (con iPhone comunque bloccato). Penso che alla fine si spenda lo stesso facendo traffico, ma l’impatto di chi compra è minore. Un conto è fare una ricarica da 50 euro al mese, un altro è comprare un telefono facendo un contratto che ti impegna a cacciare 1800 euro in tre anni; ti fai i conti e scappi, mentre con la ricarica in pratica li spendi lo stesso ma non ne ha la percezione precisa…
Estaremo a vedere.
Come tutte le cose in Italia si va a moda, basta che un Vip mostri in pubblico un qualsiasi oggetto e noi come pecore corriamo a comprarlo, già successo con Ipod succederà anche con questi nuovi telefonini,
In Italia siamo un popolo di Cloni
Beh, Fabio. Checchè se ne dica, l’Apple non è una moda. Credo che qualsiasi affezionato a questa piattaforma non possa dire il contrario. Gli utenti Mac sono affezionati soprattutto alla solidità delle prestazioni che sono spesso confezionate in un involucro accattivante. Semmai è il contrario, sono I VIP a scimmiottare i MAC USER per fare “gli alternativi”. Ma quando la moda passa, noi restiamo.
Ragazzi, ragioniamo un attimo:
un iPhone costa negli usa 399 dollari, che al cambio odierno sono circa 284 euro.
Aggiungiamo l’IVA (che, lo ricordo a tutti, esiste anche negli USA ma varia da stato a stato, per cui non viene mai calcolata nei prezzi online ma solo al momento del pagamento) ed arriviamo a 340 Euro. Aggiungiamo i dazi doganali, che ammontano a circa il 4%, ed arriviamo a 354 euro.
Quindi Apple si intasca, per ogni iPhone venduto in Europa, circa 45 Euro in più rispetto al mercato americano. Non mi pare un ricarico vergognoso.
O vi aspettavate di trovare la pasta Barilla a Los Angeles allo stesso prezzo del supermarket sotto casa?
Oh, Kappa, che piacere: è un pezzo che leggo le tue strip!
I dazi doganali non penso che non vengano pagati anche negli USA, visto che l’iPhone è prodotto in Asia. E già così il ricarico di 45 euro aumenta e va quasi al 20% del prezzo finale. Poi l’iva in America è sensibilmente più bassa (mi pare che lo stato con le tasse più alte sia la California con l’8%, ma potrei sbagliarmi).
A conti fatti i tuoi 45 euro diventa almeno una sessantina, che non sarebbero nulla se ti prendessi un MacPro, ma siccome stai sborsando “solo” 400 euro è un po’ seccante.
Ovviamente son conti spannometrici, magari qualcuno più esperto in economia internazionale potrebbe aiutarci a capire il ricarico effettivo.
Notare che la Apple il premium per la qualità lo fa pagare eccome: fai conto che il nuovo iPod nano costa 83 dollari alla produzione. Metti che per ogni iPod venduto Apple spenda 13 dollari in pubblicità (e sto ampiamente esagerando) e vedi quanto rende a Cupertino.
Personalmente sono sempre stato lieto, quando ho potuto, di spendere quel premium per avere un prodotto di ottima fattura e superiore a quello della concorrenza. Ma, ripeto, Apple non vuole vendere l’iPhone solo agli affezionati della mela…
Che carino vedere Kappa tra le pagine di questo BLOG…
Vedo che non sono il solo a pensarla così ;)
aiuto il mio htc s-620 si è bloccato cioè all’avvio del cell si blocca alla prima videata quella in verde e non va più avanti aiutatemi vi prego
non lo sapevo di questa differenza euro – dollaro!
poi ho controllato verificando sul sito apple it e com
per un mac book pro da 15 costa 1999 $ e da noi 1799e
praticamente sono 387 euro in + . non é poco.
In pratica ti paghi quasi il volo in bassa stagione
La strategia marketing di Apple non punta al valore assoluto dei prodotti ma ai numeri psicologici – “Sono delle belle cifre/numeri” e suonano bene. Fino a poco tempo fa (prima dell’aumento dell’IVA) erano identici 499$ = 499€ ecc.
Probabilmente anche questo aspetto fa parte del “design complessivo” dei prodotti.