Ad oggi solamente Mercedes, Volvo e Ferrari hanno annunciato i propri modelli di automobili compatibili con CarPlay, il sistema di infotainement integrato compatibile con iPhone 5 e iPhone 5s.
I tre produttori e quelli che seguiranno nei prossimi mesi sperano ovviamente che la feature sia funzionale alla promozione dell’acquisto di nuove vetture. Per questo non è un mistero che di sistemi CarPlay esterni, implementabili successivamente all’acquisto, non si sia ancora sentito parlare più di tanto, salvo qualche news da Mercedes e Pioneer.
Alpine è probabilmente il primo marchio a far trapelare qualcosa di più concreto e pare che già dal prossimo autunno potrebbero arrivare sul mercato i primi sistemi integrati del produttore giapponese con compatibilità CarPlay.
L’indiscrezione arriva dalla pubblicazione Nikkei, secondo cui i dispositivi di Alpine compatibili con CarPlay saranno disponibili in Europa e negli Stati Uniti a partire dall’autunno del 2014.
Il prezzo ipotizzato oscilla fra i 500$ e i 700$. Non sono pochi, ma il prezzo sarebbe comunque inferiore a quello di altri dispositivi analoghi già presenti sul mercato. Non è difficile capire perché, dato che gli aspetti di “computazione” vera e propria sono in carico all’iPhone, più che al sistema, che invece si limita a riprodurre lo schermo del dispositivo con un’interfaccia specifica in una sorta di connessione AirPlay via cavo.
Nei prossimi mesi il mercato dei cosiddetti sistemi IVI (In Vehicle Infotainement) promette interessanti sviluppi. Oltre ai produttori che riveleranno nuovi modelli compatibili con CarPlay, sono attese anche altre soluzioni basate su sistemi compatibili con Android. A gennaio Google ha annunciato la Open Automotive Alliance, di cui fanno parte GM, Honda, Audi, Hyundai e il chipmaker Nvidia. Lo scopo è promuovere i primi sistemi di IVI compatibili in toto con i dispositivi Android per offrire, come nel caso di Carplay, il sistema più integrato possibile a tutti gli utenti.
In altre parole, lo scontro fra iOS e il robottino verde è già arrivato sul cruscotto. Ne vedremo delle belle, probabilmente, ma difficilmente assisteremo a vere e proprie guerre di religione.
I partner coinvolti sono molti di più rispetto al mercato dei dispositivi mobili e nella maggior parte dei casi l’interesse è quello di una compatibilità totale che permetta di offrire al cliente una soluzione adatta senza dover discriminare sulla base dello smartphone che porta in tasca.
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