Tutti noi ormai conosciamo la pratica censoria di Apple nei confronti di App Store: le applicazioni devono avere dei contenuti tali da essere fruibili da qualsiasi fascia di età. Nonostante questo dictat (e nonostante gli “omini” che quotidianamente controllano una ad una le migliaia di applicazioni che vengono sottoposte all’insindacabile giudizio) la censura di App Store è stata aggirata, permettendo così di includere nell’applicazione stessa delle immagini pornografiche, delle parolacce, delle ingiurie contro Steve Jobs o addirittura del codice malevolo. Il tutto senza hacking. Come è possibile?
Basta inserire ciò che la censura di Apple non deve vedere come un “easter egg“, parola che nel gergo da programmatore significa una funzionalità nascosta che l’utente può attivare in genere con una combinazione di comandi.
Apple, ha inizialmente respinto Lyrics, applicazione per iPhone e iPod touch in grado di visualizzare il testo delle canzoni della propria libreria musicale, tra cui anche le parolacce contenute in alcuni testi. La censura di Apple, appellandosi proprio a questo fatto, ha colpito ancora. Lo sviluppatore, però, non si è demoralizzato e ha visto approvata la sua App dopo aver incluso un “filtro a prova di parolacce“.
Ma egli ha anche segretamente incluso nell’applicazione un “easter egg” così che gli utenti possono fermare il filtro e visualizzare le parolacce. Tutti coloro che vogliono visualizzare le parolacce non devono fare altro che andare nel pannello “About“, far scorrere la pagina tre volte verso il basso e selezionare l’opzione che apparirà così da disattivare il filtro.
“È quasi impossibile per Apple vedere se è presente un easter egg perché non può vedere il codice sorgente” ha detto lo sviluppatore di Lyrics. “In teoria, uno sviluppatore potrebbe fare qualsiasi easter egg nella propria applicazione così da fornire agli utenti qualsiasi contenuto desiderato.”
Il solito Zdziarski, interpellato sulla vicenda, ha dichiarato che in questo modo potrebbe essere inserito anche del codice malevolo: ad esempio, una App con funzionalità audio potrebbe consentire ad uno sviluppatore di registrare le conversazioni di un utente senza che lui o lei ne siano a conoscenza. Mi permetto di avere qualche dubbio a riguardo: l’App potrebbe anche registrare ciò che dico quando la utilizzo ma difficilmente potrebbe registrare le mie conversazioni telefoniche. Ciò non toglie che un margine di pericolosità ci sia.
È incredibile come i controlli di Apple riescano ad essere aggirati senza il minimo problema mentre i controllori sono attenti a vedere se sono presenti parolacce o donne nude. Urge davvero un cambiamento. Apple, contiamo su di te.
[via|Ars]
Con l’iPhone 3.0 OS spero si muovano in tutto :S
vedrete che tra un po vorranno anche i codici sorgenti…:D
@ Nick:
quoto, soprattutto dopo che uno ti fa una dichiarazione del genere. cmq sia apple stava già facendo la cosa giusta in quanto si deve dare la possibilità all’utente di censurare a priori così da togliere ad apple la responsabilità e il pesante fardello di un compito del genere
I codici sorgenti non penso che li chiedano…però mi sa che ora controlleranno di + le app…da cima a fondo…e secondo me non sarà un bene per i gli sviluppatori…
alla fine il problema si pone solo per le app “in buona fede”: che male potrà fare vedere qualche parolaccia in qualche testo?? mi pare logico che provvedano a introdurre un controllo parentale.
Rimane il fatto che :
a) questa mania di aggirare la censura apple mi pare piu dettata da un desiderio di mettersi in mostra e sfornare “proof of concept” che da una necessità impellente di pubblicare app che potrebbero non essere approvate.Basterebbe aspettare l’os 3.0 …
b) spero non si arrivi mai al controllo del codice perchè darebbe ad apple un vantaggio nn da poco e, se ci si attiene alle linee guida, non ce ne dovrebbe essere bisogno.
Per tutto il resto c’è cydia in fondo…;)