Quit It App (link App Store) è un nuova applicazione tutta italiana che serve a “smettere di…”. Con un curioso sistema basato sulla “gamification” Qit aiuta l’utente ad abbandonare le cattive abitudini, come una specie di grillo parlante virtuale che ci spinge un po’ oltre i limiti della nostra, spesso insufficiente, forza di volontà. Una sorta di “anti-compulsivo” sempre presente, insomma. Abbiamo parlato dell’app e di quel che c’è “dietro” con uno degli sviluppatori, Francesco D’Amico.
The Apple Lounge: Francesco, prima di tutto descrivici brevemente l’applicazione.
Che tu ci abbia provato o meno, “Smettere di” è difficile. Per questo è nata Quit It App. Quit It App è pensata per aiutarti ad eliminare le tue cattive abitudini, qualunque esse siano.
Basta solo creare un obiettivo, come “Smettere di mangiarmi le unghie 5 volte al giorno entro i prossimi due mesi”, e confessare ogni volta che ti mangi le unghie. Al resto pensa Quit It App.
L’applicazione utilizza uno speciale algoritmo di gamification da noi creato, che rende divertente e coinvolgente il percorso per l’eliminazione delle cattive abitudini. Attraverso l’assegnazione di punti, livelli e badges, l’app renderà avvincente e divertente al tempo stesso questo percorso.
Smettere di mangiarti le unghie diventerà una sfida con te stesso. E grazie alla possibilità di condividere i propri risultati su Facebook e Twitter ad i nostri amici, la sfida si farà ancora più interessante.
Paradossalmente si arriverà ad eliminare o almeno a ridurre le nostre cattive abitudini anche solo per poter salire di livello, accumulare punti e collezionare tutti i badges di Quit It App!
TAL: Da chi è formato il team di sviluppo e a chi è venuta l’idea?
FDA : Il team di Quit It App è composto da tre amici, Roberto, Francesco e Marco. La nostra esperienza insieme è nata da circa due anni con lo sviluppo di una app di guida programmi per una piattaforma satellitare gratuita italiana.
Quell’app fu solo una demo, ma ci diede la possibilità di entrare in questo entusiasmante mondo delle app mobile.
L’idea di Quit It App è nata dalla necessità di Roberto di smettere di mangiarsi le unghie. In quel periodo eravamo alla ricerca di una idea per continuare a lavorare su piattaforma iOS e quando Roberto presentò l’idea di Quit It App abbozzandola con i primi skteches, anche io e Marco trovammo subito qualche cattiva abitudine che avremmo voluto ridurre o eliminare del tutto. Da quel momento l’idea è stata sviluppata da tutti e tre e Quit It App ne è il risultato.
TAL: In quanto tempo è stata sviliuppata e quali sono stati i passaggi principali?
FDA : La prima email del progetto (la sono andato a ripescare ora…) risale al 20 settembre 2011 ed iniziava così:
“Ciao a entrambi, da giorni ho una nuova idea per una nuova applicazione iPhone che vi vado sommariamente a descrivere:
Quit It.
E’ una applicazione che ti aiuta a smettere di …”
Da allora è passato parecchio tempo, circa 9 mesi, durante i quali, con pause e momenti di stop è nata Quit it App. 9 mesi sono tanti e sicuramente avremmo potuto impiegarci molto meno tempo, ma la vita privata, il lavoro quotidiano (ovvero quello che ci fa pagare le bollette) e tanti imprevisti hanno allungato i tempi di sviluppo.
Il progetto è partito dunque dalla definizione dell’idea a tavolino; con carta, matita e gomma abbiamo riempito pagine e pagine di sketches per poter valutare fattibilità e design della UI.
Prima di poter inziare veramente a sviluppare l’app è stato necessario fare alcune ricerche di mercato per capire cosa fosse già presente di simile sullo Store. Da quello che abbiamo potuto verificare lo Store era, ed è, pieno zeppo di app che di aiutano a smettere di fumare, ma chi l’ha detto che l’unica cattiva abitudine di un utente iPhone sia fumare sigarette?
Una volta definita UI, ciclo di vita e flusso dell’app abbiamo iniziato le prime iterazioni di sviluppo. In quei mesi stava maturando in Roberto la passione per SCRUM e per le tecniche agili, per questo il team si è da subito organizzato per lavorare nel modo più “agile” possibile.
La vera spinta a chiudere il backlog di feature è arrivata con la partecipazione al contest SMAU Mob App Awards in cui siamo arrivati finalisti. Questo contest ci ha permesso di presentare la nostra idea ad un pubblico più vasto e di ricevere svariati apprezzamenti e, oltre ad una targa di finalista, anche l’interessamento di alcune società.
Dopo aver completato il core dell’applicazione abbiamo aperto i test anche ad un ristretto numero di beta tester selezionati sul nostro sito web. Da qui alla pubblicazione su App Store il passo è stato breve.
TAL: Pensi che il meccanismo di “gamification” possa davvero aiutare nel raggiungimento degli obiettivi preposti?
FDA “Gamification is the use of game design techniques, game thinking and game mechanics to enhance non-game contexts.
Typically gamification applies to non-game applications and processes, in order to encourage people to adopt them, or to influence how they are used. Gamification works by making technology more engaging, by encouraging users to engage in desired behaviors” cit. Wikipedia
La sola pagina di Wikipedia relativa alla gamification dovrebbe rendere bene l’idea di quello che stiamo facendo. L’idea alla base di Quit It App infatti è che un obiettivo che si suppone sia faticoso possa diventare più semplice e coinvolgente se trasformato in gioco o sfida.
Basti pensare a quando da piccoli ci facevano mangiare cucchiai e cucchiai di passati di indigeste verdure con il gioco dell’aeroplanino. Niente di più simile in questo caso. Nessuno riesce a liberarsi facilmente delle proprie cattive abitudini. Per questo, trasformare questo impegno in un gioco può aiutare.
Nel caso di Quit It App questo gioco significa accumulare punti, premi, badges, record, e un pizzico di quel “quantified self” di cui tanto si parla quest’anno. Sono in molti infatti a trovare divertente la possibilità di poter misurare ogni aspetto della propria vita. Perché, quindi, non misurare anche i nostri progressi nell’eliminare quelle fastidiose cattive abitudini?
TAL: Suppongo quindi che abbiate testato l’app anche su voi stessi. C’è qualche “caso di successo” di cui ci vuoi parlare?
FDA: Ovviamente i primi test case siamo stati proprio noi. Come detto l’applicazione è nata da un bisogno di uno di noi e in breve è diventata l’occasione per ognuno di provare ad eliminare finalmente qualcuna delle proprie cattive abitudini.
Roberto oggi ha delle unghie normali e non più smangiucchiate come erano prima. Dopo i primi test e abbiamo allargato il panel per capire quali potessero essere i vizi più comuni e testare quanto effettivamente Quit It App riuscisse ad aiutare i tester nell’eliminarli.
I risultati ovviamente variano e non hanno una rilevanza scientifica ma siamo convinti della bontà del metodo e della validità del nostro algoritmo. Smettere di mettersi le dita del naso è possibile. :)
TAL: Quale è stata la risposta dell’App Store nei primi giorni di disponibilità dell’app?
FDA: In questi giorni stiamo ovviamente monitorando attentamente i primi risultati su iTunes Connect e contemporaneamente stiamo cercando di dare più ampia diffusione alla nostra applicazione. I primi riscontri sono incoraggianti, anche grazie al fatto che Quit It App è disponibile su tutti gli Store e non solo su quello italiano.
TAL: Ci sono altri progetti nel cassetto di cui ci vuoi parlare?
FDA: Proprio stasera abbiamo la prima riunione per il kickoff del nostro nuovo progetto. Possiamo solo dirvi che sarà un gioco!
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