Di strada ne hanno fatta parecchia i due developers di English From Fear: dobbiamo addirittura fare un salto nell’ormai lontano 2008 per leggere la prima recensione apparsa su TAL. Bene, ora l’inglese da paura dei due simpatici Federico Frezza e Andrea Isidori (qui l’intervista di TAL), partito da un blog e passato attraverso App Store, è addirittura arrivato in libreria.
I Like You A Sack per iPhone e iPod touch [link iTunes] è, cito testualmente dagli autori, “‘l’App del libro dell’App del blog!“. I Like You A Sack è dunque una applicazione gratuita che funge da vetrina per l’omonimo libro, edito da TEA, disponibile da pochi giorni in tutte le librerie: in totale contiene una cinquantina di frasi che troverete pure nella versione cartacea ma anche alcuni esilaranti inediti.
Per definire il concetto alla base di I Like You A Sack riprendo quanto scritto per English From Fear: “è una raccolta di frasi italiane (non solamente modi di dire) tradotte in inglese: una comicità che parte da basi davvero semplici, ma, al tempo stesso di una potenza figurativa incredibile. È proprio il gioco di parole e significati che si crea tra la frase italiana e quella inglese a suscitare un umorismo immediato e spontaneo“.
Con questa App i due sviluppatori sono, per così dire, tornati alle origini dopo un percorso ricco di soddisfazioni in App Store grazie alla serie iLex con cui è possibile avere nelle proprie tasche i Codici delle legge italiana. L’arrivo in libreria di del libro “I Like You A Sack” dimostra come App Store, oltre ad essere una fucina di idee ed un negozio virtuale, sia anche un’importante vetrina su cui poter investire.
(la seconda foto è stata scattata sabato 13 febbraio 2010 presso il Mondadori Multicenter di Piazza Duomo a Milano)
Ogni anno Apple decide di classificare come obsoleti prodotti più vecchiotti ed in questo ultimo…
Apple, nel 2021, ha presentato il suo primo tracker, denominato AirTag, che negli anni ha…
Se state pensando di regalarvi oppure di regalare un iPhone 16 anche in vista del…
Novità da quest’oggi per quanto riguarda il mondo Apple Watch, infatti l’azienda di Cupertino ha…
Spuntano nuovi indizi che non lasciano poi tanti più dubbi sull’arrivo imminente sul mercato dell’iPhone…
Buona notizia per coloro che hanno intenzione di provare la nuova generazione di Apple AirPods…
View Comments
Ho riletto due volte l'articolo ma non ho capito di che si tratta...
cito:
"è una raccolta di frasi italiane (non solamente modi di dire) tradotte in inglese: una comicità che parte da basi davvero semplici, ma, al tempo stesso di una potenza figurativa incredibile. È proprio il gioco di parole e significati che si crea tra la frase italiana e quella inglese a suscitare un umorismo immediato e spontaneo“.
Fino al penultimo capoverso, ero convinto che si stesse parlando di una applicazione dell'App Store, poi a fine articolo ho capito che si parla di un libro, forse.
Comunque, è abbastanza evidente che l'autore non ha riletto l'articolo perchè ci sono dei refusi sparsi qua e la.
@ Cesare di Transo:
cito anche per te:
"I Like You A Sack per iPhone e iPod touch [link iTunes] è, cito testualmente dagli autori, “‘l’App del libro dell’App del blog!“. I Like You A Sack è dunque una applicazione gratuita che funge da vetrina per l’omonimo libro, edito da TEA, disponibile da pochi giorni in tutte le librerie: in totale contiene una cinquantina di frasi che troverete pure nella versione cartacea ma anche alcuni esilaranti inediti. "
Grazie per la citazione, ma non è chiaro se la raccolta di frasi è in forma di applicazione per App Store o di libro.
per essere chiari,
I Like You A Sack è:
- libro
http://www.tealibri.it/scheda.asp?idlibro=4602
- applicazione
http://itunes.apple.com/it/app/i-like-you-a-sack-english/id354743490?mt=8
In effetti non si capisce chi è il soggetto (o l'oggetto) dell'articolo.
E' lampante che l'oggetto dell'articolo sono sia l'applicazione che il libro.
Un "articolo" scritto veramente con i piedi.
techapple scrive:
"E’ lampante che l’oggetto dell’articolo sono sia l’applicazione che il libro".
Azz, io ero convinto che il soggetto dell'articolo fosse il libro!