L’annuncio dell’evento Apple dedicato all’istruzione (si suppone ci siano di mezzo i libri di testo per iPad), riporta l’attenzione sulle possibilità modalità di utilizzo di iPad come strumento di apprendimento e più in generale come strumento per prendere e organizzare appunti, non solo durante una lezione.
L’anno scorso la Wacom ha presentato un prodotto innovativo ed interessante che risponde al nome di Inkling. E’ una penna a sfera speciale, dotata di apposito ricevitore che grazie ad un sistema ad infrarossi riesce a registrare il segno tracciato su qualsiasi superficie. E’ ancora difficile trovarla nei negozi (la domanda ha superato ampiamente l’offerta) ma chi come il sottoscritto ha potuto provarla ne è rimasto totalmente affascinato.
Al CES 2012 la Targus ha presentato un concept analogo che tuttavia sembra superare uno dei limiti operativi della Inkling. La penna di Wacom si connette per adesso solamente ad un Mac mentre il prodotto il Targus iNotebook (che tuttavia, va specificato, è ancora ad uno stadio “alfa”) è pensato espressamente per interfacciarsi con un iPad.
Il modello che Targus ha presentato in questi giorni al CES è ancora ben lontano dal prime time, ma come sempre accade in questo settore l’azienda ha voluto anticipare i tempi per far capire che “è presente” in un campo che si prospetta competitivo.
L’annuncio di Apple relativo all’istruzione, che in molti ritengono possa avere a che fare con l’introduzione di nuovi formati di iBooks orientati all’utilizzo scolastico, pone infatti una nuova sfida ai produttori di supporti e accessori.
Nel caso specifico, per quanto la proposta di Apple potrà essere innovativa e densa di soluzioni nuove, ad oggi è ancora impossibile pensare alla sostituzione immediata della carta e della penna in favore di un tablet e dell’apprendimento digital only. Ci saranno dunque ottime possibilità di successo per soluzioni ibride come quelle di Wacom e Targus, che sposano la carta al digitale con un meccanismo di transizione accattivante e, per certi versi, quasi magico.
Il sistema di Targus non necessita di carta speciale per funzionare (proprio come Inkling) ma ha bisogno soltanto di uno speciale ricevitore e penna annessa grazie al quale registra tratti vettoriali e li trasferisce tramite Bluetooth ad apposita applicazione presente su iPad.
Il problema fondamentale di questa soluzione (e di quella di Wacom), l’ultimo grande e vero scoglio da superare per questa tipologia di prodotti, è l’assenza di un sistema di riconoscimento della scrittura che possa trasferire quanto scritto in un formato digitalizzato pronto per essere modificato direttamente sul dispositivo.
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Un prodotto simile, per scrivere direttamente su iPad, è prodotto da Byzero: http://www.by-zero.com
Al momento funziona solo con l'app Byzero Studio Basic, ma altri sviluppatori hanno promesso di integrarne il supporto (NotesPlus, Procreate, ...). L'ho provato, non è male, ma al momento inutile proprio perché manca il supporto delle applicazioni.
Ad ogni modo, la svolta (utopistica?) si avrebbe qualora Apple intregrasse un "active digitalizer" nativamente nell'iPad. Magari!!!
Ciao a tutti!