Apple ha annunciato oggi la disponibilità di iBooks Textbooks in Italia e in altri cinquanta Paesi del mondo. Assieme ai libri di testo di iBooks arriva anche iTunes U Course Manager, strumento interattivo integrato nell’applicazione educational iTunes U che permette di organizzare percorsi didattici fruibili da iPad e iPhone. Gli iBooks Textbooks erano stati lanciati per la prima volta negli U.S.A 2 anni fa, a gennaio 2012.
Il comunicato stampa con cui Apple ha diffuso la notizia riporta un commento di Eddy Cue, il Senior Vice President responsabile della divisione Internet Services:
“Grazie agli incredibili contenuti e strumenti disponibili per l’iPad, gli insegnanti possono personalizzare l’esperienza di apprendimento come mai prima d’ora. Non vediamo l’ora di vedere come gli insegnanti, in un numero ancora maggiore di Paesi, creeranno i loro nuovi programmi didattici con libri di testo interattivi, app e contenuti digitali ricchi e coinvolgenti.”
I libri di testo iBooks sono ebook compatibili con l’iPad che gli insegnanti possono creare in prima persona (utilizzando iBooks Author) o dagli editori. A differenza dei libri di testo tradizionali hanno il vantaggio dell’ubiquità digitale e soprattutto dell’interattività del contenuto che può essere sfruttata per facilitare l’apprendimento. Apple parla di 25000 libri di testo iBooks già disponibili ad oggi negli Stati Uniti e cita editori illustri che già hanno abbracciato il sistema di pubblicazione, quali Oxford University Press e Cambridge University Press.
La proposta didattica di Apple si completa con iTunes U Course Manager, da oggi disponibile anche in Italia. Lo strumento software permette agli insegnanti di creare i propri corsi e di distribuirli con semplicità sugli iDevice degli studenti, che potranno seguire il percorso formativo, compresi gli approfondimenti e le esercitazioni attraverso l’applicazione iTunes U.
Il sistema ideato da Apple ha riscosso un buon successo negli Stati Uniti – dove le scuole, magari private, prevedono piani di fornitura di dispositivi Apple agli studenti – ma potrebbe avere qualche difficoltà in più in paesi come il nostro, dove si tende a preferire sistemi che siano prima di tutto cross-platform che prevedono l’utilizzo di contenuti disponibili per un più ampio scibile di dispositivi.
Sarà interessante scoprire come reagiranno invece gli editori di libri di testo nostrani, dato che i libri di testo iBooks potranno essere interpretati come una notevole opportunità di ampliamento dell’offerta o, al contrario, come una minaccia alla relativa stabilità del lucroso mercato dei libri scolastici “ad aggiornamento annuale”.
Maggiori informazioni sui libri di testo per iBooks sono disponibili sul sito Apple.