iPad mini: la recensione di The Apple Lounge

HARDWARE

iPad mini monta un processore A5. Si tratta dello stesso chip presente in iPhone 4S, e sostanzialmente di quello montato sulla terza generazione di iPad (A5X) che aggiungeva solamente la potenza di calcolo necessaria a muovere il quadruplo di pixel del Retina Display. Apple ha reso obsoleto il chip proprio pochi istanti prima di mostrare al mondo iPad mini con la quarta generazione di iPad, che funziona grazie ad A6X.

Le applicazioni si aprono rapidamente, il sistema è molto reattivo e anche giochi come Infinity Blade funzionano senza intoppi. Solo le mappe, quando utilizzate in FlyOver, perdono qualche frame. Si tratta comunque di una operazione molto dispensiosa in termini di hardware che non è fluida nemmeno su iPhone 4S.

Il timore è che A5 diventi troppo vecchio troppo rapidamente. Tra un anno potrebbero cominciare a comparire su App Store applicazioni non compatibili con questo hardware. Genericamente Apple supporta i propri prodotti per lungo tempo, (lo dimostra iPhone 3GS) ma il sospetto sorge spontaneo vista la vita della terza generazione di iPad, rimpiazzata in soli 6 mesi.

Nonostante le dimensioni e il peso ridotto, la batteria di iPad mini sorprende tanto quanto quella dei suoi predecessori. Apple promette 10 ore di utilizzo, e la promessa è ampiamente mantenuta. Se avete caricato il dispositivo durante la notte, difficilmente vi ritroverete a cercare una presa della corrente a metà giornata.

Menzione d’onore anche per le fotocamere. Il sensore montato sul retro promette scatti e video di buona qualità (ma dovreste farvi un lungo esame di coscienza se usate un tablet per fare fotografie e registrare filmati), mentre la fotocamera FaceTime HD sul fronte assicura la qualità di una buona videochiamata, superando certamente gli scarsi standard di iPad 2.

SOFTWARE

L’ampia offerta di software è il punto vincente di questo iPad. iOS e il suo ecosistema permettono ad Apple di offrire sul piccolo tablet la stessa esperienza dei suoi parenti di maggiori dimensioni. Su iPad funziona infatti tutto il software di App Store, e soprattutto le oltre 200 000 applicazioni sviluppate con in mente proprio la risoluzione di iPad 2.

Contrariamente al software di terze parti per Android, i programmi per iPad non sono semplicemente app per smartphne allargate (generalmente con tanto, troppo spazio bianco), ma da veri e propri gioielli.

A lasciare l’amaro in bocca sono le applicazioni fornite con il dispositivo, soprattutto se paragonate con quanto è possibile trovare su Nexus 7 e Android 4.1 (e 4.2). Le mappe di Apple, lo sappiamo, non sono il meglio sulla piazza, mentre Android può vantare Google Maps in una versione aggiornata e reattiva. Benché iPad mini supporti Siri, l’assistente vocale introdotto con iPhone 4S un anno fa, Google Voice Search si è dimostrato più preciso e rapido, anche se meno umano. Google Currents sembra sempre essere meno rapido su iPad, mentre Google Now è l’assaggio di un futuro dove i dispositivi elettronici sono in grado di prevedere quello che vorremo fare, e di aiutarci nella nostra vita quotidiana. L’assaggio, però, è una esclusiva di Google.

Mountain View potrà non offrire iCloud, e un servizio di Sync ampio come quello che la piattaforma “chiusa” di Apple permette di regalare agli utenti della mela, ma le app di Google sono eccezionali e Android è un sistema operativo moderno e versatile (widget in primis). Lo stesso non si può dire di iOS, che con i suoi update incrementali non è riuscito a staccarsi dai paradigmi imposti ormai nel lontano 2007 sul primo iPhone. Forse l’addio di Scott Forstall metterà il sistema operativo di Apple su un nuovo binario, ma la rivoluzione deve arrivare a breve.

CONCLUSIONE

iPad mini costa 330€ nella versione WiFi 16GB. Il prezzo sale rapidamente aumentando la capienza del dispositivo e aggiungendo l’opzione LTE, al momento ancora non disponibile. Si tratta di un prezzo che si discosta notevolmente dai due tablet di punta della concorrenza: Nexus 7 di Asus (prodotto su direttive di Google) e Kindle Fire HD. Ma la differenza si sente, in tutti i sensi. Un display con una risoluzione minore è l’unico compromesso da accettare per avere in cambio App Store e una qualità costruttiva che fa sbiancare la plastica della concorrenza.

iPad mini, c’è da ripeterlo, non è un iPad rimpicciolito, è un altro tablet. Più intimo, più comodo da trasportare, più piacevole da impugnare e sì, anche più economico del nuovo (nuovo) iPad. Se avete 330€ in tasca e siete interessati ad un tablet non dovreste avere il minimo dubbio. iPad mini è la prima grande sorpresa in ambito iPad dalla prima generazione del tablet di Apple.

27 commenti su “iPad mini: la recensione di The Apple Lounge”

  1. “Quella di un display 1024 x 768 era l’unica opzione valida per Apple. Su iPad mini funzionano infatti esattamente le stesse app che funzionano su iPad 2, solo su uno schermo più piccolo. Rimanendo invariato il numero di pixel e la proporzione del display, gli sviluppatori non devono lavorare per sviluppare una differente versione del loro software per un terzo tipo di schermo.”

    Concordo in pieno. tra l’altro era l’unico modo per non incrementare la frammentazione tra i vari dispositivi in cui deve girare un’app:
    se inizialmente c’era solo iphone (e ipod touch), poi si è aggiunto l’ipad, poi l’iphone retina, poi l’ipad retina e infine l’iphone 5… alla fine ci sono 5 diversi display. alla fine gli sviluppatori devono tenere in considerazione questi 5 formati diversi…
    aggiungere un ipad mini retina significava inevitabilmente introdurre un nuovo formato che avrebbe creato non pochi problemi.

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    • @Exen: Mea culpa. Ero talmente poco interessato dalle fotocamere che ho scordato di scriverne. Ho aggiunto un paragrafo nella sezione hardware. Grazie della segnalazione.

    • @Tiberio Gracco: Siamo sui livelli dei predecessori. Sono stereo, ma talmente vicini che non ho ancora avuto modo di apprezzare l’effetto.

    • Grazie della risposta, quindi quelli che dicoo che sono migliorati dicono delle baggianate?

      Theverge da 9 ad esempio agli speaker

    • @Tiberio Gracco:

      tra stereo e mono solitamente c’è una gran bella differenza quindi immagino sia migliorato di molto.

    • @bit4: Gli altoparlanti suonano bene, per carità, ma hanno due problemi: 1) sono diretti lontano dall’utente 2) sono stereo, ma la distanza tra le due casse è talmente piccola che difficilmente si apprezza l’effetto del suono differente proveniente dai due altoparlanti.

  2. Se avesse avuto una CPU A6 avrebbe avuto senso al prezzo attuale. Ma così com’è assolutamente no.
    E’ un prodotto che nasce vecchio.
    iPad 4 ha un SoC A6X … solo per averlo più piccolo di dimensioni uno risparmia 100-150euro per prendere un iPad Mini con A5 che è come un iPad 2 con fotocamere, LTE e WiFi aggiornati?
    Che senso ha ?

    iPad 4 è il vero tablet da comprare. Tutto meno che scomodo con le sue dimensioni.
    Un 2 pollici in meno non rendono iPad Mini più comodo. Rendono solo più scomodo l’uso delle app che è la cosa essenziale.

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    • @matteo561: personalmente non ho ancora avuto alcun problema per le app rimpicciolite. Minor peso e dimensioni rendono iPad mini molto appetibile per chi, come me, non sopporta l’ingombrante iPad da 10 pollici.

    • @matteo561:

      beh iPad mini è il 40% più trasportabile e volendo entra nella tasca interna del giaccone, ora che è inverno. Mentre iPad lo devi portare dietro come se avessi un portatile. Poi iPad è stupendo ma ovviamente non è portatile come un mini.

  3. Quando un po’ di tempo fa dissi che potevano fare un iPad meno largo togliendo la cornice ai lati mi fu risposto, giustamente, che sarebbe stata poco funzionale per l’utilizzo.
    Forse potrebbero utilizzare il design dell’ iPad mini per la prossima generazione di iPad.
    Magari potevano già farlo evitando il lancio di un dispositivo che per ora non stà premiando il titolo in borsa.

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    • @Alessio: la borsa ripagherà a medio-lungo termine. Una società con i conti cosi in attivo che perde….

    • @Alessio: Un iPad “big” pesa molto più di un mini. La presa che è necessario applicare con il pollice è di conseguenza maggiore. Se iPad venisse costruito con una cornice così stretta probabilmente si rischierebbe di coprire troppo display tenendo il dispositivo con una sola mano.

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