iPad mini, prime indiscrezioni con una parvenza di senso?

I rumors su un’ipotetica versione “mini” dell’iPad sono ormai un… rumore di fondo irrinunciabile per il Mac Web, un po’ come lo furono quelli su un presunto iPhone nano nel 2009 e 2010 che poi si spensero per lasciare spazio, con un divertente cambio di prospettive, a quelli su un iPhone più grande.

Ora per la prima volta quelle indiscrezioni, in particolare quelle diffuse dal DigiTimes e relative a schermi prototipo da 7,85” testati da Apple, vengono riproposte in un’ottica che, volendo, un qualche senso potrebbe anche avercelo.

Non significa che Apple produrrà necessariamente un dispositivo del genere (e personalmente ritengo che non ci siano i margini né la reale necessità per farlo, ora), ma è interessante vedere che su un piano prettamente tecnico un iPad mini non è un’idea così peregrina come poteva sembrare.

163 is a magic number

A proporre un’analisi dettagliata della questione è App Advice in un articolo che prende le mosse da alcuni rumor su schermi da 7,85”. E’ quel numero che ha fatto accendere la lampadina all’autore, A.T. Faust III.
Perché proprio 7,85”, non di più e non di meno?

Beh, il motivo, conti alla mano, è abbastanza semplice: perché a quella dimensione uno schermo di 1024 * 768 pixel, come quello dell’iPad originale, avrebbe una densità di pixel pari a 163ppi. E 163 ppi, guarda caso, è proprio la densità originale dell’iPhone pre-Retina.

E c’è di più, perché uno schermo a 1024*768 consentirebbe agli sviluppatori di dormire sonni tranquilli e di non dover fare praticamente nulla per rendere compatibili le proprie applicazioni con l’eventuale iPad mini.

Anche le Human Interface Guidelines Apple, secondo cui un elemento “tappabile” a schermo non dovrebbe essere inferiore alle dimensioni di 44×44 punti (equivalenti a 44×44 pixel su schermi non Retina e a 88×88 pixel su schermi Retina) verrebbero rispettate su un dispositivo con un display che avrebbe per l’appunto la stessa densità di pixel dell’iPhone pre-Retina.

Un’ulteriore punto a favore viene dalla possibilità di re-impiegare per la produzione di questo tipo di schermi le linee produttive già utilizzate per realizzare proprio quei vecchi display a 163ppi, perché la medesima densità garantirebbe una notevole semplicità di riconversione della produzione.

iPad mini sì, iPad mini no

La conclusione di App Advice è che Apple lancerà entro quest’anno un iPad in versione mini, che costerà meno e aumenterà ancora di più il numero di tablet Apple venduti.

La mia, personale, è invece completamente opposta. Apple non lancerà alcun mini iPad per svariati motivi.

In primo luogo quelle linee produttive Apple avrebbe potuto riconvertirle già ai tempi del primo iPad e se non l’ha fatto è perché la scelta definitiva è ricaduta sui 10 pollici per validi motivi di “ergonomia” dell’interfaccia. Ci sono prototipi di iPad da 7,85” in giro per il campus di Cupertino? Certamente sì, magari pure di altre dimensioni. Del resto quei miliardi di dollari spesi ogni anno in ricerca e sviluppo vanno pur spesi.

In secondo luogo è tipico del DNA Apple lanciare un nuovo prodotto non sulla base di mere considerazioni di comodo o per ricavare il massimo profitto.

Lo scopo principale è creare il prodotto migliore, il prodotto giusto. E un iPad mini, che soddisferebbe una domanda che solo gli analisti si ostinano a voler vedere, sarebbe un sotto-prodotto, un iPad per chi si accontenta.
E infine vedo molto difficile una scelta che segnerebbe di fatto un passo indietro rispetto al nuovo standard Retina che Apple sta diffondendo con calma su tutto la propria linea di prodotti.

Poi magari mi sbaglierò e un iPad mini ci sarà per davvero. Però in quel caso vorrà dire che qualcosa a Cupertino è realmente cambiato, perché Apple in questo momento non ha affatto bisogno di un altro iPad e di indirizzare il proprio focus su un altro ulteriore segmento con una frammentazione francamente inutile.

E’ vero, se vogliamo, che gli sviluppatori non dovrebbero faticare a convertire le loro applicazioni per un iPad mini, ma teniamo sempre conto che ad Apple non gliene frega un bel niente di ciò che è meglio per gli sviluppatori: per primo viene l’utente. E l’utente, in questo caso, non ha alcuna necessità di un iPad più piccolo e di seconda categoria, nel momento in cui il “vero” iPad va via come il pane e l’iPad 2 ha ancora parecchio da dire a prezzi che la concorrenza si sogna.

8 commenti su “iPad mini, prime indiscrezioni con una parvenza di senso?”

  1. un altro semplicissimo motivo del perchè non ci sarà un iPad mini è che. “iPad is the iPad” non ci sono declinazioni, è un dispositivo nato per essere come tale.

    Rispondi
  2. Si ma se Apple facesse un ipad mini, si suppone che il prezzo sarebbe determinante, e un Retina del genere, con quella densità, di certo non costerebbe poco. E soprattutto in un tablet da 7.85″ non ci starebbe “abbastanza batteria” per gestirlo.

    Rispondi
  3. L’unico segmento di mercato che potrebbe aver senso è un ipod più grande rivolto principalmente all’uso ludico e visivo.
    Un ipod da 5-5,5″ con schermo 1024×768 (o anticipando/sperimentando un 1280×800 da usare in futuri iphone), magari con qualche tecnologia touch per usare i due spazi sopra e sotto lo schermo come controlli.

    Rispondi
  4. “In secondo luogo è tipico del DNA Apple lanciare un nuovo prodotto non sulla base di mere considerazioni di comodo o per ricavare il massimo profitto.”

    Io non ce la faccio proprio a non commentare.
    Non parlerei così bene neanche di me stesso, mai letto niente di più pagnottistico, bigotto, di parte in vita mia. Emilio Fede rimarrebbe scandalizzato…

    Non c’è niente da fare…il “Think different” ha completamente perso il suo significato.
    Questo è l’ultimo articolo che leggo in questo RIDICOLO blog!!!!!

    ps Apple si fa una grossa risata per ogni centesimo che strapagate per i suoi prodotti (e lo faceva anche e soprattutto il “””””Grande”””” SJ.

    ps 2 lo devo ripetere RIDICOLO!!!!!

    Rispondi
  5. Peppe non fare il furbetto, hai omesso il paragrafo successivo a quello da te citato per interpretare la frase a tuo (porco) comodo.

    “In secondo luogo è tipico del DNA Apple lanciare un nuovo prodotto non sulla base di mere considerazioni di comodo o per ricavare il massimo profitto.
    Lo scopo principale è creare il prodotto migliore, il prodotto giusto.”

    Vada sé che, creando prodotti migliori, giusti, crei i presupposti per ricavare profitti: questo è il concetto espresso dall’articolista ed è una delle leggi che regolano i mercati.

    Che poi uno sia o non sia d’accordo, niente da dire, ma estrapolare solo una parte del discorso per fare critica feroce gratuita, mi sembra davvero poco serio, non credibile… e ridicolo.

    Rispondi
  6. Mmm… Per me Apple sta pensando a un iTelecomando per la sua iTelevisione prevista x quest’anno… E a questo punto dimensione e risoluzione ci starebbero…

    Rispondi
  7. Un iPhone5 con 4″ di display è plausibile ed sensato per Apple a questo punto, trovando un design accattivante scegliendo fra i vari prototipi che hanno sviluppato, magari iniziando ad implementare alcuni dei brevetti di tecnologie avanzate che hanno (ologrammi, pico-proiettori, fotocamere 3D…)
    Un mini iPad sarebbe un grave errore di Cook ora come ora. Non c’è reale mercato per iPad di 7″. Qualche milione di Kindle Fire venduti da Amazon non contano un bel nulla, sono numeri comunque minuscoli se confrontati a quelli degli iPad. Per cui, tutta questa richiesta appunto non c’è.
    Piuttosto sarebbe molto interessante se Apple passasse a display OLED o nuovi ibridi eInk a colori con OLED o AMOLED aumentando così la durata della batteria da ore a giorni. Questo farebbe la differenza, e metterebbe in difficoltà Amazon anche sugli e-Reader Kindle monocromatici (si vocifera da tempo che Amazon sia in procinto di lanciare nuovi e-Reader Kindle a colori comunque). La fascia di prezzo e l’uso per la sola lettura degli e-Reader è ovviamente tutto un altro mercato che Apple copre in maniera limitata con iPad per l’ovvia limitata autonomia. Per cui un iPad Mini non avrebbe senso proprio.

    Rispondi

Lascia un commento