Che fosse solo una questione di tempo lo si sospettava, ma finalmente anche in Italia si capiscono le potenzialità di uno strumento come iPad. Potenzialità che vanno ben al di là del semplice invio di email o la navigazione internet.
All’Ospedale Niguarda di Milano infatti, si sta avviando la sperimentazione di iClinic, un software che consente la consultazione delle cartelle cliniche elettroniche su iPad e su iPhone.
iClinic nasce da un progetto avviato in collaborazione con Telecom Italia e Connexxa e consente l’accesso in tempo reale ai dati delle cartelle cliniche dei pazienti, tutti i dati riguardanti i loro esami, sia all’interno dell’ospedale tramite WiFi, sia all’esterno tramite rete 3G.
In questo modo gli operatori sanitari possono avere sott’occhio la situazione clinica precisa del paziente e intervenire tempestivamente qualora fossero necessarie modifiche alla terapia da adottare, aggiungere ulteriori dati ed eventualmente anche dimettere il paziente ormai guarito.
Per l’accesso ai dati sensibili viene garantita un’estrema sicurezza, con autenticazione tramite token RSA, in modo da salvaguardare la privacy dei pazienti.
Insomma, iPad non è solo un oggetto cool per passare il proprio tempo, sia esso lavorativo o libero, ma anche un dispositivo molto utile, grazie alla sua flessibilità che rende possibile la creazione di App ad hoc in grado di trasformarlo in ciò che si vuole.
Si sono visti esempi simili all’estero, come VitalHub. Finalmente qualcosa si muove anche in Italia.
[via | OMNIMILANO | Connexxa]
certo in ospedale non hanno i soldi per comprare le garze o i medicinali….però si possono permettere di comprare iPad…ridicoli!!!!
Boh… Garze e medicinali li ho sempre trovati.
Anche macchinari diagniostici mica male.
Poi, purtroppo, la sfiga ci vede sempre bene, ma è un altro discorso.
hehe…sicuramente al Niguarda non mancano…ma a Roma si :P
INFERMIERA: dottore dottore il pz x sta male, è settico e respira a fatica, che bisogna fare? DOTT: mi dice le analisi di oggi metre mi vesto e arrivo?
sono anni che faccio questo e vedo fare questo ogni singolo giorno e mai nessuno ha sentito la necessità di un ipad. certo sarebbe figo un ipad per ogni medico ma io con quei soldi preferirei far fare una PET (esame di medicina nucleare costosissimo, il costo per il sistema sanitario si aggira sui 1000 euro) ad un paziente appena operato di tumore per vedere se in corpo ha ancora metastasi o è sulla strada della guarigione. in sanità le risorse sono limitate e quindi ci devono essere delle priorità per impiegarle, e non penso che l’ipad in reparto sia una priorità. certo, tanto di cappello alla direzione sanitaria del Niguarda se è riuscita a farsi fare aggratis questo mega spottone e super sponsorizzazione tutto pagato da telecom e connexxa, vuol dire che ci sanno fare
L’irresistibile voglia di dire sempre “spreconi” a tutto e a tutti in Italia è un vezzo.
I post precedenti dimostrano quanto sia difficile nel nostro paese proporre migliorie ad una delle ECCELLENZE italiane (LA MEDICINA)!!!!
Quello che l’infermiera prima di me ha detto è vero, sono le conclusioni ad essere affrettate. Certo meglio una PET che 1000 iPad ma questo che c’entra! Per non parlare poi del primo commento sulla mancanza delle garze…sconcertante. Bisogna “viverlo” un ospedale per sapere che NON va proprio così.
In ogni caso, un pizzico di attenzione in più, avrebbe reso chiaro che si tratta di 1 solo “progetto” in 1 solo ospedale e per 1 piccolo gruppo di nuovi devices. Non sarà certo questo a impedire l’acquisto di tutto ciò che, più di questo, è importante avere in H.
In merito invece posso dire che poter consultare rapidamente anamnesi, esami ematochimici o comunque laboratoristici e diagnostica per immagini di ogni singolo paziente in ogni reparto di un grande ospedale (come quello dove sto io) potrebbe, finalmente, evitare errori banali quali:
– ripetizione di analisi già effettuate (…”perchè il foglio dalla radiologia non si trova più”)
– Somministrazioni terapeutico-farmacologiche improbabili se si conoscesse nel dettaglio l’anamnesi farmacologica del pz.
e tanto altro ancora…che non elenco per non dilungarmi…
Tutto questo per dire che forse tra quei milioni di iPad venduti in poco più di un mese (:o) acquistati da improbabili acquirenti, dopo file estenunanti, i quali nel 70% dei casi non sanno che farsene ma comprano il nuovo oggetto COOL del momento per “moda”?! forse questi sono tra i più giustificabili…
Parliamo di vera eccellenza, ovvero fuori dall’Italia….
In ogni caso i sistemi informatici di raccolta dati, esistono da anni… non sarà certo la novità dell’iPad. L’idea è sicuramente eccezionale, permettendo una mobilità…
@ andrew:
gradirei tanto sapere come il tuo ospedale effettua la “spesa” riguardo le garze ed i medicinali , in modo tradizionale con fatture cartacee o utilizzando le comodita’ digitali ?
Dove infatti l’informatizzazione e’poco presa in considerazione il malato ha un costo pro-capite di 230 euro al di, contro i 180 ,ove c’e’ tracciabilita’ della spesa per via informatica.Utilizzate ancora lastre o potete comodamente vedere al computer un esame Tac ? per comunicare utilizzate lettere da protocollare , raccomandate e fax oppure e-mail e Pec ?