La tentazione di affermare che “l’iPad è uno strumento ottimo per la fruizione dei contenuti ma è pessimo per la loro produzione” è ancora forte in molti commentatori.
Beh, quei “commentatori”, che a parere del sottoscritto avevano torto fin dal primo giorno di commercializzazione dell’iPad, hanno sempre più difficoltà a supportare le proprie ragioni.
L’iPad si è rivelato in realtà uno strumento di produzione ottimo in molti frangenti, da quello musicale a quello artistico. Il tablet Apple, poi, se la cava particolarmente bene nell’ambito della scrittura e si è inserito di prepotenza nel workflow di molti writer (compreso il sottoscritto). Il merito, va detto, è dell’infinita scelta di applicazioni per la scrittura disponibili su App Store. Sono talmente tante e variegate che per orientarsi nella scelta è nato uno strumento ad hoc. Lo ha creato Brett Terpstra, Apple-scripter extraordinaire e tech writer navigato, e si chiama iTextWriters.
Sto scrivendo questo articolo sul mio iPad 3 con una tastiera bluetooth, dentro iA Writer. Una volta terminato lo troverò direttamente sul mio iMac grazie alla sincronizzazione (iCloud o Dropbox) dove lo aprirò con la versione Mac dello stesso programma. Sull’iMac lo leggerò una seconda e una terza volta, aggiungerò grassetti ed eventuali corsivi (o intestazioni se ce n’è bisogno) con la sintassi Markdown supportata dal programma. Infine dopo aver selezionato tutto il testo lancerò da menu contestuale il servizio “md to Clipboard” creato proprio da Brett Terpstra (e modificato lievemente da me) che copierà nella mia clipboard la versione HTML del testo con tutti i tag al proprio posto.
La fase finale avviene poi su WordPress dove posso concludere inserendo link e altri ammennicoli prima di pubblicare o programmare l’articolo.
Quello che vi ho descritto è solo uno dei tanti workflow (non è l’unico che utilizzo, per altro) resi possibili da uno strumento come l’iPad e dalle numerose applicazioni per la “scrittura concentrata”. La modalità mono-tasking dell’iPad, affiancata ad uno di questi software, è sorprendentemente efficace per minimizzare gli effetti della sindrome della pagina bianca ed evitare distrazioni.
La mia personalissima scelta ricade su iA Writer solo perché trovo che l’integrazione con il Mac sia ottimale e soprattutto perché il look generale del programma (in primis la typography) siano fra i migliori su piazza.
Ma iAWriter è solo uno dei tanti, perché ormai ci sono molte valide alternative. Ed è proprio qui che entra in gioco l’ottimo tool messo a punto da Terpstra, una grande tabella, costantemente aggiornata che illustra prezzo e funzioni dei tantissimi text-editor per scrittori disponibili su App Store.
E credetemi, non stiamo parlando soltanto di tool destinati a blogger con velleità da grandi scrittori in ritiro alla ricerca della concentrazione perduta, ma di strumenti che dovreste prendere in considerazione se avrete bisogno di lavorare con il testo su iPad.
Pirro 04/04/2012 il 19:21
Come da lei detto, alla fine si passa sempre per un iMac/pc per completare la redazione di un semplice articolo per un sito internet, forse è qui che nascono le limitazioni dei tablet. Alla fine serve un pc di supporto e difficilmente si è completamente indipendenti. Per quanto mi riguarda attendo solo una versione offline di Latex.