Ancora non si ha la certezza che sia realtà ma gran parte della rete, tra cui la maggior parte dei possessori di iPad, ha già dato il suo verdetto. “The Daily“, il giornale pensato di proprietà magnate Rupert Murdoch studiato per iPad e sostenuto – pare – da Steve Jobs stesso, ancora non si è visto ma il giudizio, o forse meglio il pregiudizio, è chiaro: sarà un flop.
The Daily è frutto di una visione di Murdoch stesso oltre ad un cospicuo investimento: 30 milioni di dollari (caramelline forse per il personaggio) e una redazione fisica composta da 100 elementi. Struttura che qualcuno tra i quotidiani nostrani più noti fa fatica a mantenere. Di seguito alcuni motivi sul perché The Daily sarà un flop.
La pecca del primo giornale per iPad, a mio giudizio più grande, è la logica propria del quotidiano, mi spiego meglio. The Daily funzionerà come un qualsiasi quotidiano, ovvero una redazione che sceglie le notizie, le impagina, la sera tardi le manda in stampa cosicché il giornale possa essere distribuito durante le prime ore del giorno seguente.
Con le dovute differenze, ad esempio nessuna levataccia per i fattorini, tale tipologia di prodotto pare seguire una logica di per sé già surclassata per l’utente iPad che è informato in tempo reale su ciò che succede nel mondo grazie ai social network, ai feed RSS, alle push notifications, alla possibilità di navigare in rete, etc…
È come se la generazione di Facebook fosse costretta a leggere le notizie del giorno prima dai profili degli amici, senza la possibilità dell’aggiornamento in tempo reale (via). Ovviamente si parla di un prodotto che ancora non si conosce a fondo ma al momento The Daily sembra portare con sé la logica del “classico quotidiano di carta”. Niente rivoluzione, insomma.
C’è da sottolineare però che le vendite di iPad, oltre le aspettative dei commentatori più scettici e non, unite al presunto sodalizio Murdoch-Jobs, garantiranno al Daily un fertile terreno in cui provare a crescere. A fronte di una macchina redazionale così pesante, il primo giornale per iPad dovrà però essere in grado di garantirsi da subito una vasto numero di sottoscrittori.
Il concetto di “giornale per iPad” è di per sé un qualcosa di positivo nel panorama dell’informazione in quanto offrirà una nuova voce ma soprattutto rimane un interessante esperimento di business. Il quotidiano cartaceo, a detta di alcuni un oggetto destinato a sparire dalle edicole per diventare un bene di lusso come “un concerto all’Opera”, deve sapersi reinventare e questa è sicuramente una strada interessante per la sua rinascita.
Resta il fatto che la rete offre già tutte le informazioni in tempo reale e soprattutto gratuitamente. Perché allora un quotidiano digitale, sia esso la trasposizione di uno cartaceo oppure una nuova testata in stile “The Daily”, dovrebbe funzionare? Semplice, per offrire all’attualità un commento, un approfondimento fatto da persone che, si spera, siano in grado di conoscere la notizia non solo dai flash di agenzia ma anche dalla presenza sul luogo dell’evento.
Forse ora il concetto di quotidiano è morto proprio perché le nuove generazioni non hanno ha voglia e tempo di approfondire una notizia. Qualche spiraglio si intravvede già in App Store, dove ad esempio l’App del Corriere della Sera resiste nei primi posti della classifica delle applicazioni più redditizie.
Che sia davvero questo il momento giusto per l’arrivo in App Store di “The Daily” che, senza ancora essere stato ufficializzato, vanta un rivale di lusso capitanato dall’altro miliardario Richard Branson?
La rubrica App Week, pubblicata ogni lunedì, prende in esame una o più App rappresentative che in positivo o in negativo hanno segnato la settimana appena trascorsa.
Comunque ripetere questa frase porta sempre una certa fortuna (ad Apple).
Sinceramente non credo proprio che un giornale cartaceo possa essere paragonato alle flash news che arrivano da facebook o RSS. Se si vuole solo sapere la notizia allora si, meglio un flash in tempo reale, ma il forte dei giornali cartacei sono quegli articoli lunghi due pagine che affrontano seriamente un argomento, una questione. Gli articoli di commento all’attualità, alla politica e a quello che ci sta intorno. Si sa che il giornalista non riporta la notizia, ma la commenta, e io sarei davvero felice di ritrovare una cosa del genere su iPad.
Sicuramente poi continuerò a fare un salto sull’Ansa per leggere le notizie flash, ma credo che siano due campi diversi. =)
Aspetterei prima di dare giudizi :)
penso anch’io che sia un’idea con una certa possibilità di riuscita.
affrettare i commenti mi pare superficiale.
devo però dire che chi si accontenta delle notizie flash di tre righe e si sente informato è superficiale di natura, come il commento dei possessori di ipad di cui sopra. pertanto è probabile che questi non lo compreranno e, se sono tanti, forse stavolta l’idea di murdoch fallisce sul serio.
Non è la prima volta che Murdoch fallisce. Dopo l’introduzione del paywall sul suo quotidiano online, pochi mesi fa, le visite al sito sono crollate miseramente, gli abbonamenti si sono rivelati una manciata e, dato che gli abbonamenti erano pochi, gli inserzionisti se la sono data a gambe, perché se vuoi pubblicizzare il prodotto vuoi pubblicizzarlo a quante più persone possibili, non a quattro gatti. Risultato? Epic fail.