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Il nostro Lucio Botteri ha fatto una scelta coraggiosa: ha deciso di vendere il suo iPhone 5 prima del previsto e di aspettare l’uscita del nuovo melafonino a settembre.
Nel frattempo, da buon mobile-dipendente, non ha potuto fare a meno di cercare una soluzione alternativa. Talmente alternativa da contemplare anche l’opzione Android.
Ne è nata una rubrica che ci racconta l’avventura di un iPhone User della prima ora che un po’ per curiosità un po’ per azzardo ha deciso di farsi una “passeggiata sul lato selvaggio”. Il risultato è un resoconto su quella terra di mezzo popolata da tutti coloro che utilizzano uno smartphone Android e possiedono un Mac.
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Intro – Da iPhone a Android – il diario di uno switcher temporaneo
Un’introduzione in cui Lucio ci illustra i perché di questa scelta di passare ad un Galaxy S3 dopo nemmeno un anno di felicissima convivenza con un iPhone 5.
Day 1 – Il primo impatto con il Samsung Galaxy S3
In cui si capisce che 5 anni di iOS hanno sviluppato in Lucio un attenzione ai dettagli che è più croce che delizia e in cui si parla della difficoltà nel posizionare un caricabatterie Samsung.
Day 2 – Il primo approccio ad Android
In cui alcuni commentatori ci spiegano che Lucio fino ad una settimana fa “giocava con i Clementoni” ed è “un emerito idiota”. La dura vita del reporter sul campo non piega il nostro eroe, che però, ci dicono altri, dovrebbe passare ad una custom rom.
Day 3 – Delle impostazioni e delle tastiere
In cui Lucio ci parla di impostazioni e dei mille modi per accedervi e in cui il nostro si diverte a fare la supercazzola con la Swiftkey in un momento di svago con l’obbiettivo di fondare un nuovo movimento di poesia automatica surrealista, che fa sempre molto postmoderno.
Day 4 – Funzioni intelligenti e batteria
Nel quale veniamo a sapere che Lucio sta continuando a cercare un acquirente per il suo Galaxy S3 e capiamo che spesso l’aggettivo intelligente, in ambito mobile, fa rima con batteria insufficiente.
Day 5 – Launcher
Dove capiamo che se vuoi davvero utilizzare Android senza sembrare l’ultimo dei niubbi devi sapere che cosa è un launcher e devi installarne uno, modificando completamente l’interfaccia di base del tuo telefono, qualunque essa fosse.
Day 6 – AirDroid sonata
In cui il nostro Lucio prende una deviazione e apre una parentesi su una singola applicazione che lo ha conquistato. Si chiama AirDroid, è un tool di controllo remoto molto utile che mette in evidenza uno dei grandi problemi di Android, ovvero lo scollamento fra app ed ecosistema.
Day 7 – La disfida degli App Store
Lucio, ormai spossato da una settimana di reporting serrato, si affida ad un facile ritrovato da blogger e prova a scatenare la discussione (e i flame) con un confronto diretto fra l’App Store di iOS e il Play Store di Android.
What’s Nexus?
Convinto dai pareri di più di un commentatore, il nostro Lucio ha venduto il suo Galaxy S3, con quell’interfaccia modificata che tutti sembrano vituperare, e si appresta a fare il passaggio ad un Nexus, per scoprire davvero la natura incontaminata del pianeta Android. La serie non è ancora finita…
Nexus ovvero Android in purezza
Il nostro Lucio, dopo una settimana lunga almeno due settimane, trascorsa/e fra virus intestinali e gite sulla Costiera Amalfitana, mette le mani sul Nexus, dando ascolto ai consigli di molti lettori inviperiti per la scelta del Galaxy SIII come dispositivo di transizione ad Android. E’ amore a prima vista, almeno finché non uscirà un nuovo iPhone.
La rubrica si è conclusa con due finali a scelta, un po’ per dimostrazione di equilibrismo, un po’ perché sapevamo che pubblicare un articolo sulla “scelta definitiva di passare ad Andoroid” su un sito come il nostro sarebbe stato un interessante trucco per aumentare le pagine viste cambio di prospettiva.
Avete dunque la possibilità di scegliere fra uno dei due finali:
Finale A: Lucio sceglie Android
Quella che doveva essere una semplice infatuazione temporanea, un banale diversivo controllato, si è trasformato in un amore maturo, conscio dei difetti di un’amante che non riesce a scacciare del tutto il ricordo d’o primm’ammore, rispetto al quale però sa offrire qualche cosa in più.
Finale B: Lucio non abbandona Apple
Tutto è bene quel che finisce bene, come diceva il vigilante Huber. Dopo una pericolosa deviazione che lo ha portato a sperimentare il gusto del proibito, Lucio decide di tornare a casa. Come un 55enne che ha soddisfatto una crisi di mezza età con il silenzio assenso di una moglie comprensiva, il nostro rinnova un amore mai sopito. E come il 55enne in questione sigillerà la chiusura della parentesi con un costoso regalo all’amata di sempre, quando a settembre usciranno i nuovi modelli di iPhone e la sua carta di credito gemerà dolcemente nell’atto di rendere Apple ancora un poco più ricca.