Non tutti sanno che Siri nasce dalla SRI International, azienda di cui Winarsky è stato presidente e co-fondatore. Proprio questo soggetto negli ultimi giorni ha rilasciato alcune dichiarazioni molto interessanti per quanto riguarda lo sviluppo dell’assistente vocale di Apple.
Arrivati a questo punto possiamo prendere in esame quanto è stato dichiarato dal diretto interessato, visto che dalle sue parole emergono indicazioni interessanti su Siri e sui suoi futuri sviluppi:
“Non sarà mai perfetto. Questo sta accadendo perché Apple ha scelto di portare Siri in una direzione molto diversa rispetto a quella prevista dai suoi creatori originali. Prima di Apple, Siri era destinata ad offrire consigli intelligenti su viaggi e intrattenimento. Ad esempio, se ti trovavi in un aeroporto e il tuo volo veniva cancellato, Siri sarebbe stata in grado di cercare autonomamente un percorso alternativo per raggiungere la meta. In mancanza di alternative, Siri avrebbe consigliato il percorso più rapido per ritornare a casa o, se si era lontani, avrebbe mostrato una lista di alberghi nelle vicinanze.
Erano compiti più semplici, ma li avrebbe portati a termine in un modo impeccabile. Dopo aver sviluppato queste prime aree, avremmo poi esteso le funzioni di Siri ad argomenti collegati, migliorando poco alla volta l’assistente virtuale. Apple, invece, ha presentato fin da subito Siri come un assistente che può aiutarti in tutti i settori della tua vita. Si tratta di una sfida talmente grande che sarà praticamente impossibile perfezionare Siri in ogni singola area di potenziale utilizzo, soprattutto perchè Apple ha 1 miliardo di clienti. Un miliardo di persone con esigenze diverse. Probabilmente stanno cercando un livello di perfezione che non potranno mai ottenere”.
Insomma, Siri potrebbe effettivamente non diventare mai perfetto, come si può del resto facilmente prevedere da un assistente vocale il cui funzionamento è tanto soggetto a variabili esterne.