Dopo Volvo tocca a Mercedes-Benz annunciare i primi modelli equipaggiati con CarPlay, il sistema di In-Vehicle Infotainement basato su iOS che Apple ha annunciato ufficialmente domenica sera.
Il primo modello della casa di Stoccarda a montare il sistema di Cupertino sarà la nuova Classe C, che verrà presentata al Salone di Ginevra.
Mercedes, nel presentare l’integrazione con CarPlay, ha messo in chiaro che la partnership non metterà in discussione né i piani per l’integrazione dei sistemi di infotainement realizzati in-house, né quelli per l’integrazione con i telefoni Android.
La dichiarazione d’intenti, che prevede un’impegno a 360 gradi e sembra finalizzata a rassicurare tutti gli utenti che potrebbero non gradire la forte integrazione con la soluzione Apple, è chiara e priva di troppi fronzoli:
“Non appena Google porterà sul mercato il proprio sistema di in-car infotainement, i clienti di Mercedes-Benz saranno in grado di usufruire del mondo Android nelle proprie vetture. Mercedes ha già mostrato con notevoli risultati come potrebbe apparire un sistema di in-car infotainement basato su Android.”
Secondo quanto si apprende proprio grazie ad un annuncio di lavoro lasciato trapelare da Mercedes-Benz per un ingegnere che si occupi dell’integrazione di Android nelle auto, Google starebbe preparando un sistema chiamato “Projected Mode” che dovrebbe essere la controparte del CarPlay di Apple.
Dal comunicato di Mercedes e dalle foto che lo accompagnano e potete osservare in questo articolo pare di capire che l’integrazione di CarPlay non imponga quindi alcuna esclusività nella gestione dei contenuti in-car, tanto che la casa automobilistica tedesca ha precisato che continuerà a rendere disponibili i suoi Drive Kit Plus, le applicazioni per iOS e Android dedicate e il servizio COMAND. Non è chiaro invece se CarPlay e la futura soluzione di Google potranno coesistere sul medesimo veicolo.
L’idea che se ne percepisce, ad oggi, è quella di una discreta frammentazione di soluzioni e possibilità, con i produttori di automobili che cercano di non scapparsi nessuna possibile occasione, invece di concentrarsi su una soluzione esclusiva. Un approccio comprensibile per gli auto-maker che tuttavia mette Apple in una posizione insolita, con concessioni importanti ad una “diluizione” dell’esperienza utente ad opera dei produttori partner.
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Se dovessi comprare una classe c con quella porcheria sul cruscotto sicuramente cambierei o marca o modello. Complimenti alla Mercedes