Immediate le contromisure da parte di Apple per un problema di svelato pochi giorni fa dalla società di sicurezza SourceDNA, in grado di colpire qualcosa come 250 applicazioni. Resta da capire come evolveranno le cose per chi ha già effettuato il loro download.
Importante mossa da parte di Apple nell’ottica di assicurare migliori standard di sicurezza al suo sistema operativo iOS 9. Nel corso delle ultime ore, infatti, sono state rimosse ben 250 applicazione dallo store del colosso di Cupertino che sono risultate infette. Da cosa? Le applicazioni entrate nell’App Store utilizzavano l’SDK della società pubblicitaria cinese Yumi.
Appare improbabile che i suoi sviluppatori sapessero che le stesse app avevano accesso a dati sensibili degli utenti, come nel caso dell’indirizzo e-mail e numero identificativo del dispositivo. La conferma è giunta del resto da una nota ufficiale da parte della stessa Yumi che si è scusata con chi ha effettuato ben un milione di download totali delle app incriminate.
Anche Apple ha preso la parola sulla vicenda, ribadendo il suo massimo impegno per assicurare al proprio sistema operativo iOS 9 (senza dimenticare i device restati fermi ad OS più anziani) il massimo livello possibile di sicurezza sul fronte delle applicazioni presenti nello store ufficiale. Del resto, la rimozione è stata quasi immediata.
La questione però non è ancora del tutto chiusa. Oltre a non essere stato ancora fornito l’elenco delle app che sono state “colpite“, e con loro anche gli utenti che le hanno scaricate, risulta ancora poco chiaro quale sia il destino proprio di coloro che hanno portato a termine il download di una delle 250 app “infette”
Scontata la rimozione delle applicazioni, mentre ci si aspetta nel peggiore dei casi un loro aggiornamento, tramite App Store, per assicurare l’introduzione di migliorie in ciascun programmino che eviti la raccolta di ulteriori dati. Staremo a vedere quali saranno le prossime mosse da parte di Apple.
JoannesN 20/10/2015 il 17:05
Ne esiste un elenco?