Google lancia Google Play Movies & TV per iOS

Eravate in procinto di acquistare una Apple TV? Attenzione, perché da oggi Chromecast diventa un’alternativa molto più interessante per gli utenti della mela di quanto non fosse al momento del suo lancio. Google ha infatti rilasciato per iOS Google Play Movies & TV, terza app della serie Google Play, che permette anche lo streaming al dongle di Mountain View.

GooglePlay

A quanto mi risulta da una breve prova, Google Play Movies & TV funziona anche in Italia per quel che riguarda i film, mentre il supporto alle serie televisive è ancora appannaggio di Stati Uniti, Gran Bretagna e Giappone (vecchia storia). Con la nuova app non soltanto è possibile fruire su iPad o iPhone dei contenuti acquistati sullo store di Google Play, ma anche trasmetterli in streaming a Chromecast (che, ricordiamo, costa 35 dollari; meno di una Apple TV, anche se in Italia è difficile trovarla a molto meno di cinquanta euro).

Adesso il catalogo di titoli disponibili per utenti iOS è paragonabile a quello di Apple TV e iTunes, con un vantaggio: un’indipendenza dalla piattaforma molto superiore rispetto alla proposta di Apple, visto che si possono guardare gli stessi film praticamente su qualsiasi device, sia esso iOS o Android.

Ovviamente non tutto è rose e fiori. Prima cosa: per acquistare i contenuti non è possibile usare direttamente Google Play Movies & TV, vista la politica di Apple sugli acquisti in-app. È invece necessario aprire una finestra del browser e comprare da lì, un po’ come succede per Amazon e Kindle app. Secondo difetto, più grave, è che malgrado lo streaming su Chromecast possa essere in full HD, i contenuti visti su iPhone sono limitati alla definizione standard. Infine, lo streaming può avvenire solo su wi-fi e non c’è possibilità di scaricare i contenuti e vederli offline.

Però, insomma, il tutto costa di meno, ed è una vera manna se avete tanti apparecchi con sistemi operativi diversi. E potrebbe non essere un male neanche per Apple: se il “giocattolino” Apple TV perde un po’ di appeal, chi pensava di passare tout court ad Android ha perso almeno una motivazione.

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