I keynote di Apple, non più appannaggio esclusivo di Jobs ormai, garantiscono sempre un’enorme quantità di “novità” di cui parlare, che la stampa (specializzata o meno), rimbalza da un capo all’altro.
Più o meno all’unisono, tutti hanno hanno veicolato lo stesso messaggio, che poggiava sulle 3 novità ufficiali: iCloud, Lion e iOS 5.
Eppure, in ogni keynote, c’è sempre qualcosa che viene detto sottovoce o lasciato intuire, ma che si perde tra le Demo e i numeri da capogiro dell’azienda di Cupertino.
Questa volta è toccato al file system di iOS, cui Apple ha dato definitivamente l’addio con un lapidario intervento di Jobs:
“Documents in the Cloud really completes our iOS document storage story”
iOS, come ben sappiamo, preclude all’utente l’accesso al file system: mentre nei sistemi operativi “tradizionali” (Mac OS X incluso), tutti possono e sanno accedere ai files dislocati in cartelle e directory, con iOS è l’applicazione che gestisce i propri contenuti e l’utente non si pone nemmeno il problema di dove siano archiviati.
Più che con l’iPhone, la cosa aveva già suscitato scalpore sopratutto con l’iPad: quello che sembrava un piccolo computer portatile multi-touch, era (in apparenza) sprovvisto di un file system come siamo abituati a usare da tempo immemore. Apple ci ha insegnato ad accedere ai nostri documenti partendo dall’applicazione che li ha generati, in parte rivedendo quanto la storia informatica ci aveva insegnato fino ad oggi.
Eppure rimaneva un ostacolo piuttosto difficile da superare: la condivisione dei file.
Ogni volta che vogliamo condividere un file creato su iPad (mettiamo, ad esempio, un documento di Pages), questo va trasferito nel Mac tramite iTunes o via mail. Questa procedura “smorza” la magia che sembra permeare iOS, in cui documenti, files e cartelle sembrano inesistenti, salvo apparire per poter essere condivisi.
Con Documents in the Cloud, Apple risolve il problema alla radice: ogni documento creato in Pages viene “inviato” ad ogni dispositivo, e in iOS il file compare all’interno dell’applicazione, senza che l’utente debba porsi il problema di capire dove sia andato a finire quel file.
Siamo decisamente davanti a qualcosa di più rivoluzionario di Mission Control in Lion.
Ma perché nascondere all’utente il file system e puntare tutto su una condivisione così “obbligata”? La risposta è nella semplicità. Jobs lo dice esplicitamente e ammette che Apple è al lavoro su questa possibilità da diversi anni:
“Molti di noi hanno lavorato per dieci anni per liberarsi del file system, così che gli utenti non debbano preoccuparsene. Quando cerchi di spiegare a qualcuno come usare un Mac, tutto sembra facile fin quando non viene fuori il file system, che aumenta vertiginosamente il livello di difficoltà per molte persone. […] Il problema era capire come spostare questi documenti tra diversi dispositivi e Documents in the Cloud ha risolto il problema per noi.”
A questo va aggiunto che Apple rilascerà delle API per gli sviluppatori (iCloud Storage API) per permettergli di fare altrettanto con le proprie applicazioni; secondo voi quanto ci vorrà prima che anche Mac OS X dovrà dire addio al file system tradizionale?
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Quando succederà sarò costretto a tornare a linux. Sarà un giorno triste, credo.
Lo stesso tempo che ci vorrà perchè io cambi sistema operativo direi.
Il FS è una delle cose che più mi fa imbestialire di iOS e in generale della nuova filosofia di Apple. Stanno trasformando il computing a semplice utilizzo di foto/video/musica. E guarda caso tutto avviene all'interno del walled garden di Apple.
Sono un grande fan di Apple, ma usare il "semplificarci la vita" come scusa per avere ancora piu controllo su quello che facciamo con i dispositivi mi pare una mossa alquanto subdola.
Dovrebbero lasciare la scelta.. Esiste un sacco di gente che non riesce a capire i concetti base di file system e per quella va bene continuare a non sapere perché non ci arriverebbe comunque.. Ma agli altri va lasciata lasciata la libertà di disporre dei propri files e metterli dove meglio gli aggrada..
@ Nick:
ma... non mi sembra un prendere il controllo... non vedrei bene in che modo =)
quello che però mi turba, è il fatto che nessuno ha mai parlato di MacOs per quanto riguarda Documents in the iCloud...cioè c'è scambio tra i dispositivi iOS, ma poi? I file non finiscono nelle rispettive applicazioni anche su portatili e fissi?
Sono d'accordo: se uno usa i files per lavorare, quasi sempre deve poterli avere disponibili su chiavetta, magari da portarsi in giro come hard disk tascabile. I files devono essere immediatamente reperibili, senza doversi ricordare in quale applicazione sono stati generati. A casa lavoro con Pages, ma ovviamente per condividere documenti devo lavorare col pessimo Word, altrimenti ho problemi con la compatibilità in formattazione. Per non parlare della portabilità con Winzozz.
In conclusione, il discorso ci può stare su devices ultraportatili come iPhone e iPad, ma con i Mac è tutta un'altra faccenda, e non sempre si ha a disposizione una connessione di rete per operare tramite i vari Clouds (attualmente Dropbox, per intendersi).
iMarco wrote:
comcordo appieno!... :)
@roro_ch
due commenti:
1) Il filesystem implica interoperabilità. Se l'utente è libero di prendere un file e spostarlo dove piu gli aggrada e soprattutto *con qualunque mezzo* l'interoperabilità è garantita. Potrà sempre esserci un' applicazione fuori da iOS che leggerà quel file.
Con il cloud no. O fai parte delle applicazioni gestite dal cloud (o approvate da apple,non crederete che a chi userà le api verrà data carta bianca?) o non puoi accedere a quei file.
2) controllo non è solo quello di 1984; dell'azienda cattiva che si legge i nostri file ormai non si ha molta paura.Controllo è anche decidere "questo lo puoi fare/questo no".
Magari ora si discute di cloud solo per i "contents", immagini, video,musica..
Ma l'idea di fondo è togliere il controllo della provenienza dei contenuti all'utente, per farli quindi acquistare dal "walled garden".
Ma un vero FS ti consente un controllo di gran lunga maggiore su tutto, sulle configurazioni, sulla risoluzione di problemi, etc..
IMHO: semplificazione va bene, ma deve rimanere una base per gli utenti piu avanzati(leggi: su iOS ok, sui PC se lo possono scordare)
@ Nick:
Forse non si arriverà al "walled garden" (la storia dimostra che qualunque limitazione viene prima o poi aggirata), ma è inimmaginabile che all'utente che con il Mac ci lavora venga tolto il controllo totale sui files. Non credo proprio che il mercato passerebbe una cosa del genere.
Diverso è il discorso entertainment, ma qui tutte le regole sono destinate a saltare:conta solo la praticità e la semplicità. E con credo proprio che Jobs manchi l'intelligenza per capirlo.
iMarco wrote:
lo spero, davvero... ma poi penso: 5 anni fa' avremmo mai ipotizzato uno scenario simile? io, nel mio piccolo no...ma ora credo che sia abbastanza chiaro a cosa stiano puntanto jobs&co...
Scelta discutibile ma comprensibile finchè patliamo di documenti, quindi file che di norma pesano poco.
Ma quando parliamo di file audio, immagini, video e tutto ciò che si conta nell'ordine delle decine di mb far transitare tutto via cloyd solo per poterci lavorare tramite più applicazioni è assurdo, persino a casa/ufficio, figuriamoci in mobilità.
Spero si ravvedano, creare un'area comune cui accedano tutte le app sotto ios è semplicissimo, sarebbe trasparente (niente directory) e non stavolgerebbe le idee di "chiusura" di apple.