Safari, browser di casa Apple, perde il podio negli Stati Uniti a favore dell’ultimo nato, Chrome, proprietà del gigante dei motori di ricerca, Google. Quello che era già successo da tempo su scala mondiale, ora è accaduto anche in USA, ultima roccaforte del browser made in Cupertino.
A rivelarlo sono i dati di StatCounter, uno strumento gratuito che serve per misurare gli accessi ai siti web, che sono basati su elaborazioni di dati aggregati su un campione di più di cinque miliardi di page visitate al mese, in più di 3 milioni di siti web.
Il vantaggio del browser della grande G, si misura ovviamente in decimi di punto e, rispetto alle prime due posizioni, sembra un po’ una guerra tra poveri: al comando della classifica resiste ancora Internet Explorer (che ha comunque quasi dimezzato il suo market share negli ultimi 3/4 anni) con il 52% dell’utenza, seguito da Firefox al 28,45%.
Chrome e Safari si contendono invece il terzo posto rispettivamente con l’8,97% e l’8,88%. Poco significativa la presenza di Opera e via via di tutti gli altri.
Il risultato di Google Chrome è impressionante se si pensa che il progetto è uscito dalla fase beta da soli due anni, sebbene solo da pochi mesi in ambiente Mac, mentre Safari è disponibile già dal 2003 (dal 2007 anche per Windows). Il browser di Cupertino però paga lo scotto di non essere disponibile per tutti i sistemi operativi e di aver poco supportato la versione per il sistema operativo di Redmond, che presenta ancora alcuni bug, nonostante possa far valere il vantaggio di essere presente in tutti gli iPhone del mondo.
Inoltre il tardivo supporto alle estensioni (recentemente aggiunto con la versione 5 di Safari), ha sia posto il browser in cattiva luce nei confronti di chi ama personalizzare la propria esperienza di navigazione, sia creato un vuoto che ci vorrà molto tempo a colmare nei confronti dei competitori.
Ricordiamo che Chrome e Safari condividono il motore dei rendering delle pagine, quel Webkit che è all’origine della velocità di entrambi i browser.
Una piccola curiosità, lascio a voi decidere quanto significativa: c’è un continente in cui domina Safari rispetto a tutti gli altri browser, l’Antartide. Essendo una terra quasi completamente deserta e popolata solo da una scarna rappresentanza di scienziati di varie nazioni, possiamo forse desumere che in ambienti scientifici i Mac (e il loro browser) siano discretamente apprezzati. Eppure è la terra dei pinguini!
[Via | Electronista]