Con la velocità che li contraddistingue, già ieri i ragazzi di iFixit hanno effettuato il teardown del nuovo MacBook Air da 11 pollici, presentato mercoledì scorso da Apple.
All’interno della confezione, oltre al piccolo MacBook Air, ci sono un paio di sorprese piuttosto interessanti. La prima è sicuramente la chiavetta USB, destinata alla reinstallazione del sistema in caso di bisogno. Essa contiene sia Mac OS X Snow Leopard che iLife ’11 ed è possibile, ovviamente, fare il boot a partire da essa semplicemente premendo il tasto “C” all’avvio. Finalmente quindi Apple si slega da unità ottiche esterne e/o condivise per la reinstallazione del sistema. La chiavetta è accessibile in sola lettura, ma iFixit non ha tentato nessun hacking del drive. Sicuramente si prospettano interessanti novità in questo senso.
La seconda sorpresa è l’alimentatore della stessa potenza del precedente, quindi 45W 3.1A 14.5V, ma di dimensioni decisamente più ridotte:
Il pulsante di alimentazione ora non è più integrato nella scocca ma fa parte della tastiera del nuovo MacBook Air e nella parte frontale mancano il sensore infrarossi e il led che indica lo stato di sospensione, mentre sul lato destro è ora disponibile una seconda porta USB.
Apple complica decisamente la procedura di apertura della scocca inferiore, grazie all’utilizzo di viti Security Torx a 5 punte. Queste viti hanno dato parecchio da fare anche a iFixit, sebbene non siano esattamente gli ultimi arrivati nel campo. In ogni caso, una volta svitata la parte inferiore ecco il risultato:
Una volta raggiunto l’interno del piccolo MacBook Air, separare i componenti non è più tanto difficile e sia le batterie che la memoria flash da 64 GB possono essere smontati con un semplice cacciavite Torx T5.
È evidente il fatto che tale memoria flash sia un componente esclusivo di Apple e che molto probabilmente sarà disponibile solo tramite il servizio di assistenza di Apple stessa. In ogni caso, essa è composta da 6 chip in totale:
Il peso è di circa 10 grammi e lo spessore di 2,45 mm, caratteristiche irraggiungibili da qualsiasi disco tradizionale.
Lo smontaggio non è particolarmente difficile e alla fine ci si ritrova con una scheda logica veramente compatta:
Purtroppo però la memoria RAM (in giallo) è saldata direttamente alla scheda logica, quindi non c’è nessuna possibilità di upgrade da parte dell’utente, se non quella di acquistare il modello con 4GB offerto come opzione da Apple e che credo sia una scelta praticamente forzata per ottenere prestazioni di rispetto.
Una volta rimosso l’heatsink, sono visibili il processore Intel Core 2 Duo (in rosso) e la scheda grafica NVIDIA GeForce 320M (in arancione).
Sicuramente, per le caratteristiche e prestazioni, questo nuovo MacBook Air farà discutere, ma è innegabile che, anche dall’interno, sia veramente bellissimo.
[via | iFixit]
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questo si che è un netbook! peccato che costi 3 volte di più rispetto agli altri ma sicuramente non avremo problemi di prestazioni e possiamo usare flash senza problemi.
disco SSD, consumi ridottissimi, tastiera a dimensione standard, schermo ad alta risoluzione con la solita qualità apple, ilife '11. che cosa si può volere di più?
davide
non è un netbook. I netbook vanno dai 10,2" in giù. Lo dice wikipedia.
Questo è un notebook o al massimo un sub-notebook ma non è un netbook
Scusate la mia ignoranza in campo mac (purtroppo non ne sono ancora in possesso) ma...
2 giga di ram sono poche su un mac?
quindi mi consigliate di fare l'up a 4 sia se volessi comprare un mini sia un macbook?
@ Jackass:
Non sono pochi. Per la mia personale esperienza però, la differenza tra 2 e 4 GB si fa sentire non poco.
Quindi considero sempre consigliabile l'upgrade, da valutare se aftermarket o direttamente da Apple.
Aftermarket o direttamente da Apple ma non in 'sto caso perchè (com'è scritto sopra) è saldata sulla scheda madre!
Vista la "modica" differenza di prezzo se rapportata al costo del dispositivo definirei l'upgrade all'acquisto una scelta quasi d'obbligo, soprattutto se si ha in previsione di usare applicazioni che vadano oltre le solite funzioni basilari.
@ stefano:
Lo so. l'ho scritto io.
Ma Jackass parlava di Mac Mini o MacBook.
... ovvero, scusate... oltre alla tastiera che non più retroilluminata, in questa nuova serie non c'è più neanche il sensore infrarossi? :-/
Sicuramente gran parte del prezzo è dovuto al lavoro di progettazione che c'è dietro. Altre case produttrici non avrebbero "perso tempo" in un lavoro di precisione tale! Good job!
@ Gospel Quaggia:
non è da sottovalutare però la presenza della memoria flash, che aiuta molto quando il sistema inizia a trovarsi in difficoltà.
almeno è quello che è successo a me.
se non si intende installare delle vm secondo me possono bastare anche 2 giga.
È vero anche questo.