Tomb Raider Anniversary per Mac: la recensione

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Feral Interactive ha rilasciato ieri la demo giocabile della versione per Mac di Tomb Raider Anniversary. Noi di theAppleLounge ci siamo subito lanciati in una frenetica sessione di gioco per offrirvi una prima recensione a caldo. Questo nuovo capitolo riprende la storia del primo episodio della saga ma introduce un motore grafico completamente rinnovato e alcuni cambiamenti nella storia che non dispiaceranno a chi ha già finito il primo Tomb Raider e recuperato il mitologico Scion più e più volte sulla buona vecchia Playstation (come il sottoscritto).

Una volta copiato il file scaricato nella nostra cartella applicazioni avviamo il programma. Una finestra di configurazione ci invita a settare i parametri grafici e audio che preferiamo. All’avvio del gioco ci accoglie il menu di apertura: nel sottomenu Opzioni possiamo sistemare di nuovo ogni parametro e in più possiamo riconfigurare i controlli di gioco. Il riconoscimento del joypad Playstation, connesso tramite adattatore USB, avviene automaticamente senza alcun problema. Per chi è abituato a giocare su console la notizia è più che buona. A questo punto è tutto pronto per cominciare la partita.

La Demo ci permette di esplorare una parte del livello “Lost Valley”, che fa parte del set di livelli ambientati in Perù. La prima impressione è molto buona, Lara si muove agilmente e senza scatti. Non abbiamo nemmeno il tempo di mettere il naso fuori dalla grotta in cui ci troviamo ad inizio livello che due lupi ci assalgono (qualcuno si ricorda le due sfortunate tigri del bengala che accolgono Lara nel primo livello di Tomb Raider 2?) costringendoci a sfoderare le pistole. Inutile sottolineare la fine orrenda che toccherà alle due povere bestiole. Attivisti del WWF, alla larga: poco più avanti nel livello a Lara toccherà pure far fuori un gigantesco orso bruno di sicuro appartenente ad una specie in via d’estinzione.

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Quest’orso avrebbe fatto meglio a fingersi morto…

Liquidati i lupi possiamo concentrarci sull’ambientazione. I dettagli sono definiti e precisi e l’effetto nebbia della cascata che domina questa prima area aggiunge un tocco suggestivo agli enormi ingranaggi incastonati nella roccia ad eterno monito che venerare un dio dal nome semi-impronunciabile come Con Tiqui Viracocha ha i suoi risvolti positivi. Cominciamo finalmente ad orientarci, e raccogliamo subito un ingranaggio che andrà sicuramente infilato in qualche astruso meccanismo che gli antichi ingegneri Incas hanno misteriosamente realizzato in attesa che Lara arrivasse a sfasciare tutto.

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Falegnami niente male questi Incas…

La Grafica. Prima ancora di capire dove dobbiamo infilare il reperto che abbiamo raccolto, vogliamo mettere alla prova il nuovo motore e il porting grafico effettuato dai programmatori di Robosoft. Proviamo a spingere al massimo la risoluzione (1920*1200) e notiamo con piacere che anche se la macchina su cui stiamo giocando è un iMac non propriamente di fascia alta ( Alluminum 24” Intel Core 2 Duo 2,4GHz con 2 GB di RAM, scheda ATI Radeon HD2600 256 MB) il gioco non subisce sensibili rallentamenti. Anche spingendo l’antialiasing e tutte le opzioni video al massimo (High 4x) non notiamo una diminuzione delle prestazioni.

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Lara non sembra soffrire di vertigini…

Ci colpisce favorevolmente anche la pressoché totale assenza di glitch. Tutti i pixel che compongono la nostra sinuosa eroina se ne stanno diligentemente al proprio posto: le mani di Lara si aggrappano con precisione agli appigli e ai pioli delle scale senza sovrapposizioni o fastidiosi effetti di attraversamento delle superfici in stile fantasma-che-attraversa-la-parete. Soltanto quando proviamo a spingere Lara sotto la cascata un ciuffo di capelli ribelle non viene offuscato dalla nebbiolina. Una piccolezza assolutamente trascurabile. Nel complesso anche nei momenti cruciali, ovvero quando Lara salta, o meglio si libra in volo, da una piattaforma per aggrapparsi ad una sporgenza, quando pende da un’improbabile impalcatura lignea vecchia di duemila anni o quando si aggrappa a corde e alberi della cuccagna che per un oscura ragione non sono marciti nei secoli, non si notano sbavature e l’adesione di mani e piedi alle superfici è sempre molto precisa.

Fluidità generale, buona profondità di campo e ottima qualità nel rendering dello sfondo e degli elementi più lontani completano il quadro. Voto: 9

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Quel mausoleo sospeso aspetta solo di bloccare la cascata…

La Giocabilità. Tomb raider Anniversary non delude neanche sotto l’aspetto del gameplay. Se siete video-giocatori esperti e avete la mano allenata all’uso del mouse e della tastiera non sentirete il bisogno di un joypad. Se appartenete a questa categoria avrete già cestinato da tempo il Mighty Mouse di Apple, tanto bello quanto scomodo quando si tratta di utilizzarlo per giocare e vi sarete dotati di un dispositivo che renda le vostre scorrazzate videoludiche quantomeno accettabili. Io ho mandato in pensione il mio topolino bianco già da tempo e l’ho sostituito con un OCZ Equalizer, un mouse progettato apposta per il gaming: bruttino ma funzionale, ricco di tasti e soprattutto economico.

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Ecco a voi Tania Cagnotto…

Dopo pochi minuti di mouse e tastiera ho ceduto però all’impellente richiamo del joypad playstation, più per una vena nostalgica e per l’abitudine e la comodità a cui mi hanno abituato i miei trascorsi di videogiocatore da console che per vera necessità.
Il riconoscimento del joypad è perfetto, come dicevamo sopra, ma in alcune occasioni è necessario fare riferimento al mouse e alla tastiera per accedere ad alcune funzioni con la velocità necessaria. In alcune occasioni, prima di prendere confidenza con il personaggio e con le funzioni assegnate ad ogni tasto può capitare di non riuscire ad orientarsi al meglio. In ogni caso non vi capiterà mai di uccidere la povera razziatrice di tombe per un movimento sbagliato, e pochi minuti sono comunque sufficienti per prendere pienamente il controllo e muoversi con agilità.

Il problema principale in cui incappa chi come me decida di utilizzare un controller è invece legato alla gestione della visuale. Spesso ci troviamo faccia a faccia con Lara quando invece avremmo bisogno di seguirla in terza persona. Il problema può essere risolto impostando la funzione “Mostra HUD” (visualizza lo stato di salute di Lara) per uno dei tasti del joypad, che richiama anche la visuale corretta ogni volta che ne abbiamo bisogno. Utilizzando il mouse il problema non esiste perché la visuale segue il puntamento del dispositivo e allo stesso modo il problema non si pone se si utilizza la funzione analogica del controller Dual Shock.

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Non tutti i problemi di visuale vengono per nuocere…

Il set di movimenti speciali che Lara può effettuare è molto più vasto rispetto alle mosse che l’archeologa era in grado di eseguire nei precedenti episodi della saga. Oltre ai classici tuffi ad angelo e alle eleganti verticali sul ciglio delle scarpate, Lara si esibisce con noncuranza in esercizi alla sbarra degni del miglior Igor Cassina, rotolamenti con pistole spianate in puro stile Arma Letale, per non parlare delle contorsioni e degli arrampicamenti da circense cinese al quadro svedese che la nostra eroina può eseguire per sfruttare millimetrici appigli di roccia a 40m d’altezza. Voto:8,5

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Punto di Controllo? Forse che i programmatori volessero insinuare qualcosa?

A completare l’esperienza di gioco ci pensa l’audio. Ben studiato, non invadente ma nemmeno troppo sorprendente. Il tema principale è quello classico della saga e gli effetti di sottofondo mettono i puntini sulle i alle ambientazioni grafiche; le sequenze orchestrali enfatizzano in puro stile cinematografico i momenti di pericolo, la scoperta di un enigma o di una location segreta. Voto: 8

In definitiva l’esperienza di gioco offerta da Tomb Raider Anniversary per Mac è decisamente positiva e vi consigliamo di provare voi stessi la demo scaricabile gratuitamente. Questo episodio di Tomb Raider rinverdisce i fasti di un tempo e strizza l’occhio a tutti i videogiocatori nostalgici e ai pochi che ancora non conoscono l’archeologa balconata che ha fatto innamorare anche Eugenio Finardi. TR Anniversary riappacifica con Lara Croft i fan delusi dagli ultimi impresentabili episodi (vedi Tomb Raider Angel of Darkness e Chronicle) e questa versione per i computer Apple segna un punto importante per il morale di chi non si arrende all’odioso adagio: “i bei giochi non escono su Mac”. Voto Finale: 8,5

A questo indirizzo trovate la galleria Flickr con i 18 screen-shots che abbiamo realizzato.

Caratteristiche Tecniche: Tomb Raider Anniversary è progettato solamente per i Mac Intel ma l’uscita di una versione Universal Binary è prevista per metà 2008. Il gioco non supporta le schede grafiche GMA con memoria condivisa presente su MacBook, MacMini e alcuni modelli di iMac più datati.

Requisiti Minimi

Processore: 1.83GHz
RAM: 512MB
Graphics: 64MB
Mac OS: 10.4
Hard Disk: 4GB
Drive: DVD
Input: Mouse

Requisiti Consigliati

Processor: 2.4GHz
RAM: 1GB
Graphics: 128MB
Mac OS: 10.5
Hard Disk: 4GB
Drive: DVD
Input: Game Pad

3 commenti su “Tomb Raider Anniversary per Mac: la recensione”

  1. camillo caro, con questa notizia mi hai rovinato =)
    è da sempre la mia “eroina” -^_*- preferita!!

    quest’ultimo capitolo è grandioso e l’ho già giocato tutto per intero su pc…
    beh, il mio pc non è granchè
    (lo si può vedere nel mio mai aggiornato blog come ultime notizie^^)
    e li era già un’emozione…
    sul mac…cavolo….quasi quasi mi trasferisco in soggiorno e collego anche l’home theater!!

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