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Le riserve Apple di 15 miliardi di dollari: quale destino?

Per quanti non ne fossero a conoscenza Apple ha riserve di denaro che si aggirano intorno ai 15 miliardi dollari.
Fortune su CNNMoney.com ha cercato di ipotizzare cosa la Apple potrebbe fare con una liquidità di cotanto valore accumulata nel giro di pochi anni.

Una disponibilità economica di ben 15 miliardi di dollari posiziona di diritto la Apple tra i più grandi (e ricchi) gruppi che si occupano di tecnologia al mondo (solo Microsoft e Cisco Systems hanno di più).
Ed ultimamente queste riserve continuano ad aumentare. Nel solo ultimo anno la Apple ha aggiunto ulteriori 5 miliardi di dollari in più alle sue riserve.

In tutto questo si aggiunge che la Apple ultimamente, diversamente da Microsoft e Cisco, non paga dividendi, non fa grandi acquisizioni e non riacquista azioni.
In quest’ultimo mese l’azienda ha infatti comunicato che dal 1999 ha speso “solo” 217 milioni dollari per riacquistare le proprie azioni, benchè la spesa massima autorizzata per lo scopo avrebbe potuto raggiungere anche 500 milioni di dollari.

E allora quali saranno gli obiettivi futuri di Steve Jobs con tutte queste “auree” riserve?

I manager più tradizionali direbbero che cifre di una tale consistenza dovrebbero essere spese in qualche modo.
Di sicuro una riserva così cospicua che si accumula giorno dopo giorno è impressionante sul piano finanziario ed è un segno di guadagni extra che hanno dell’incredibile.
Ma di certo vedere cifre di questo tipo ferme in un “salvadanaio”, è davvero uno spreco.

Grazie a successi come iPhone e iPod, il valore di mercato di Apple si è raddoppiato e nessuno dubita del valore di Steve Jobs.
E alla domanda su quali siano i piani futuri di Apple con tanti miliardi di dollari a disposizione, Peter Oppenheimer è stato molto vago e ha lasciato spazio a qualsiasi ipotesi.

Effettivamente gli investitori discutono di grandi progetti con l’obiettivo di ricavarne ulteriori guadagni, ma in alternativa non disdegnano l’idea di far tornare indietro nelle loro stesse mani queste cifre sotto forma di azioni o di dividendi. Generalmente le aziende che si occupano di tecnologia fanno di tutto per resistere a questa tentazione, ma ciò non sempre funziona, perchè, sotto le pressioni degli investitori, spesso i dividendi tendono a tornare all'”ovile” (è il caso di Microsoft 5 anni fa).

E allora, poichè nessuno risponde (nè lo farà mai) ai nostri interrogativi di appassionati del mondo della Mela, solo rileggendo la storia possiamo provare ad immaginare cosa accadrà.

L’ipotesi più accreditabile in merito è relativa alla realizzazione da parte di Jobs & Co. di acquisizioni strategiche.
Nel recente passato infatti Apple ha acquistato un certo numero di compagnie tra cui PowerSchool (nel 2001), Emagic (nel 2002) e più recentemente Nothing Real, Zayante e Fingerworks.
Analogamente oggi Apple potrebbe usare cotanta liquidità per aprirsi nuove strade in specifici settori.

Ma in passato nei periodi più difficili Apple ha anche puntato sugli investimenti in alcune aziende (le Akamai Technologies e le ARM Holdings) che hanno fornito all’azienda infusioni di denaro quando necessario.
Oggi in realtà una soluzione di questo tipo è molto meno semplice da realizzare, in particolar modo per cifre così considerevoli come quelle accumulate finora dalla Apple.

Potrebbe l’azienda iniziare invece a lanciare programmi di riacquisizione azionaria o offrire dividendi? Sicuramente per Apple c’è il vantaggio di poter operare finchè gli investitori non intervengono. Ma nel momento in cui l’azienda mette a disposizione un dividendo, le pressioni degli analisti (vedi il caso di Dell più di recente) aumentano esponenzialmente e pongono dubbi anche sulla salute del business dell’azienda. Al punto che l’azienda stessa si ritrova costretta a proseguire nella politica di offerta dei dividendi per evitare speculazioni in merito.

Invece uno dei progetti più ambiziosi che potrebbe richiedere somme considerevoli di denaro potrebbe essere la realizzazione del “campus” Apple a Cupertino per riunire le squadre di tecnici attualmente sparsi in uffici in zone diverse della città.
Secondo gli esperti questo progetto ha costi che si aggirerebbero intorno ai 500 milioni di dollari. E ovviamente a tutto questo non si sa se Steve Jobs possa decidere di aggiungerci un progetto architettonico di tipo monumentale.

Quale che sia la fine di tutti questi danari non ci sarà dato di sapere ancora a lungo. Di certo, conoscendo Steve Jobs, finirà con lo stupirci tutti e magari taglierà con il passato per realizzare qualcosa di davvero inaspettato.

[via | Fortune on CNNMoney.com]

Paolo Petrone

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