Addio, spiaggia. Vade retro, ombrellone. Gite in rifugio, è stato bello, ma vi chiamo io. Sapete com’è: il prossimo 22 luglio esce in contemporanea per Mac, PC e iPad «La maledizione di Naxxramas». E cioè la prima espansione di Hearthstone, il popolare gioco di carte firmato Blizzard che chiunque ormai conosce a menadito. Considerando il lieve grado di fanatismo che ormai lo circonda, è probabile che la fetta di PIL sviluppata dal turismo estivo si assottigli di un bel po’. Poco male: ci rifaremo con gli avvocati divorzisti.
La storia di Naxxramas
Per i veterani dei giochi Blizzard, Naxxramas è un nome molto familiare. La prima volta che i giocatori di World of Warcraft se lo ritrovarono di fronte fu nel giugno 2006, patch 1.11 di quello che era già il MMORPG più famoso del mondo ma non ancora il fenomeno di costume che sarebbe diventato negli anni. Era il dungeon finale di WoW “vanilla”, prima di qualsiasi espansione, e un incubo per tutti i raider che vi si cimentarono (incubo letterale, eh: so per certo che ancora qualcuno si sogna di notte i tormenti per procurarsi l’equipaggiamento necessario a sconfiggere Sapphiron).
La seconda volta, in pieno stile recupero vintage – anche se i meno diplomatici bollarono subito l’operazione come «mero riciclo» – fu due anni dopo, ai tempi della seconda espansione di WoW, Wrath of the Lich King. Non un granché, in effetti: l’originale era stato visto da pochissimi ma agli sviluppatori della Blizzard dispiaceva sprecare tutto quel lavoro. Per renderlo digeribile le meccaniche vennero assai banalizzate e il mondo si divise tra i «Tutto qui?»e i «Quando ci volevano otto tank col bonus da quattro pezzi del tier 3 per fare i Four Horsemen, beh, i treni arrivavano in orario» (se non avete capito un tubo non preoccupatevi: è normale).
Terza incarnazione tra pochi giorni, in un gioco completamente diversi ma con molti elementi che rimangono immutati: la divisione del dungeon in cinque ali – Ala degli Aracnidi, Ala della Pestilenza, Ala dei Combattenti, Ala dei Costrutti e Antro del Gelo – e gli stessi boss, da Anub’Rekhan fino a Kel’Thuzad, a riprova della passionaccia Blizzard per gli apostrofi.
Il gameplay
La prima espansione di Hearthstone è quindi ispirata all’incursione omonima di World of Warcraft (scusate il corsivo; per chi da anni dice “raid” e, assai impropriamente, “istanze” l’italiano suona ancora strano). Si tratta di sconfiggere quindici diversi boss (i cattivoni, cioè), tre per ogni ala a parte quella dei Costrutti che ne ha quattro e l’Antro del Gelo che è quella finale e ne ha solo due, Sapphiron e Kel’Thuzad.
A differenza della maggior parte delle sfide di Hearthstone, gli avversari saranno guidati dal computer e si comporteranno seguendo strategie ben precise (ormai l’avete capito, sì: ispirate a quelle di World of Warcraft. La nostalgia paga sempre). Inoltre ogni boss avrà delle carte speciali, che i giocatori non potranno ottenere in alcun modo e che a sentire la Blizzard saranno particolarmente sadiche. La vita a volte è difficile.
Le carte
Naxxramas è la prima avventura “in solo” in un gioco come Hearthstone, dove, a parte i noiosetti tutorial iniziali, lo scopo del gioco è scontrarsi il prima possibile con avversari reali (vuoi mettere la differenza tra il maledire fino alla settima generazione un computer e un ignoto ragazzino svedese?).
Qual è l’attrattiva dell’espansione, quindi? Risposta ovvia: le carte.
In Hearthstone le carte sono più o meno tutto. Gran parte del divertimento sta nell’acquistare/vincere nuovi mazzi o fabbricare direttamente in singoli pezzi usando i componenti ottenuti dalla distruzione dei doppioni (nel terrificante gergo italo-inglese, disincantare le vecchie carte per craftarne di nuove. E pensare che anni fa c’era gente che perdeva tempo con l’esperanto).
Naxxramas è la prima iniezione di carte nuove in Hearthstone, ed è piuttosto robusta. 30 carte nuove, e finora solo quattordici sono già note. Per l’esattezza ce ne saranno nove per ognuna delle classi – ottenibili completando delle speciali sfide, cioè sconfiggendo i boss usando la classe in questione e seguendo delle indicazioni particolari; quindici neutrali, una per ogni boss sconfitto; e sei leggendarie, che saranno nostre per ogni ala completata (presumibilmente ce ne sarà una in più per Sapphiron).
C’è un tema comune che caratterizza queste carte, in accordo col look-and-feel gotico di Naxxramas: quasi sempre c’è un effetto “deathrattle”, che si attiva cioè in automatico quando la creatura relativa viene eliminata.
Un po’ come le carte base, queste non possono essere disincantate né possono saltare fuori da uno dei mazzi a pagamento. In parole povere, per averle tutte è necessario finire l’espansione.
Non solo: una volta sconfitti i boss di un’ala si sbloccherà la versione eroica della stessa, apparentemente uguale alla precedente ma in realtà più difficile. La ricompensa, dopo aver fatto fuori TUTTI i boss in versione eroica? Un dorso diverso per il nostro mazzo di carte. No, giuro. Se pensate che nessuno si prenda la briga di fare una cosa del genere per un simile premio, o non siete dei gamer o – poveri ingenui – non avete idea di ciò di cui sono capaci.
I prezzi
Di per sé, Naxxramas per iOS e OS X non avrà alcun costo: fa parte del nuovo aggiornamento. Il discorso è diverso per le varie ali.
Per essere sbloccata, ogni ala richiede un prezzo, o in denaro contante o in oro, le monete di gioco. Per quanto riguarda l’oro niente sconti: ogni ala costa 700 monete, e tutte e cinque 3.500. Va un po’ meglio con i soldi “veri”: un’ala costa 5,99 euro e tutte e cinque 21,99 euro, ma ci sono anche prezzi speciali per gli acquisti intermedi: ad esempio, se si possiede un’ala e si vogliono comprare le altre quattro si paga 17,99 euro, se ne abbiamo già comprate due le restanti tre costano 13,99 euro e se ne mancano solo due il prezzo è di 8,99 euro. Attenzione, perché le ali verranno aperte – ripetiamolo tutti insieme: come in World of Warcraft – una alla settimana, quindi se volete potete anche acquistarle tutte subito, ma non vi servirà a molto: dovrete comunque aspettare.
Piccolo bonus: chi inizierà a giocare a Naxxramas durante l’evento di lancio (cioè il primo mese di gioco) avrà diritto alla prima ala gratis. Accompagnata, presumo, dall’amichevole avvertimento «tanto puoi smettere quando vuoi».