I vecchi Mac diventano opere d’arte

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Apple crea da sempre computer che musicisti, artisti e designer scelgono in gran numero come laboratorio per le proprie creazioni. Ben Fino-Radin è un giovane ed eclettico studente d’arte alla Alfred University, stato di New York, che non può essere incluso in nessuna di queste categorie con precisione. Ha al suo attivo numerose creazioni che mescolano arte concettuale, musica, video-arte e design. Ben Fino-Radin è anche un vero Mac Lover e due delle sue opere più note, soprattutto in rete e fra gli Apple geeks, sono realizzate a partire da un vecchio Mac 128K, il rivoluzionario computer lanciato da Apple nel 1984.

Un Mac con ago e filo.

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Affascinato dall’ormai preistorica forma della classica beige box di Apple, Ben ha deciso di realizzarne una versione… al punto croce. A partire da una struttura di cartone e tela l’artista ha realizzato la straordinaria riproduzione che vedete nella foto, completa del buon vecchio mouse gigante con un solo tasto. Ben ha pensato bene di creare anche varie schermate che possono essere caricate sull’unità principale. Fa uno strano effetto vedere la pagina principale di Google su questo gioiellino della protoinformatica anni ’80. L’opera si intitola Software, intesa come versione morbida, soft, di un pezzo hardware, ed è stata presentata da Ben nella sua mostra personale di fine corso insieme ad un’altra interessante opera realizzata sempre a partire dal buon vecchio Mac M0001.

Un Mac 128k con un Cubo dentro.

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Il Mac Hack in funzione.

Per sua stessa ammissione, Ben è un amante della cultura del riuso, tanto da aver aperto un deposito di materiale usato con i propri compagni di corso. Per rianimare il vecchio computer Apple ormai inutilizzabile senza snaturarne fino in fondo l’essenza, l’artista ha pensato bene di farci entrare un altro computer della Mela, per la precisione un Mac Cube. La macchina così ottenuta viene utilizzata da Ben come strumento musicale e più esattamente come interfaccia principale per i suoi esperimenti nel campo dei sintetizzatori digitali. Il processo di realizzazione dell’opera in questo caso è stato più lungo e complicato rispetto alla creazione del mac all’uncinetto, come testimonia il blog che l’artista ha aperto per tenere traccia delle varie fasi del progetto, dove potrete trovare anche un video dimostrativo dell’opera in funzione. Il sito è un interessante diario dello sviluppo dell’idea, a partire dal ritrovamento della vecchissima tastiera metallica alla realizzazione del pezzo finito. Una progetto d’arte contemporanea che mescola musica, informatica, video-arte e performance dal vivo con interessanti risultati cross-mediali.

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