I Mac cloni di Psystar esistono davvero

Torniamo a parlare della vicenda Psystar. L’azienda di Miami che produce l’Open Mac, prontamente rinominato Open Computer, ha risposto ufficialmente con il video che vedete sopra agli interrogativi posti dalla blogosfera e dalla stampa internazionale sull’esistenza stessa della ditta. A fomentare i dubbi di acquirenti e organi di informazione, i repentini cambi dell’indirizzo dell’azienda e le risposte non certo esaustive degli addetti al supporto telefonico della ditta.

Intanto, un sondaggio. La Psystar non effettua ancora spedizioni internazionali, ma se potessi ordinarlo,

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Rudy Pedraza, CEO di Psystar, era già stato intervistato nei giorni scorsi da Forbes e aveva dichiarato che il cambio di sede si era reso necessario per spostare l’attività in una struttura abbastanza grande da permettere la gestione dell’ingente numero di ordini effettuato dagli acquirenti in pochissimi giorni.

A rendere la vita di Psystar ancora più difficile è intervenuta la decisione del fornitore dei servizi di pagamento online PowerPay di bloccare l’account della ditta per l’eccessivo numero di transazioni effettuate in poche ore. PowerPay, però, racconta un’altra versione dei fatti e sostiene di aver bloccato l’account di Pedraza e soci quando è venuta a conoscenza del tipo di attività commerciale ad alto rischio di querela svolta da Psystar, che adesso gestisce gli acquisti tramite Paypal.

La vicenda non è dunque terminata. I clienti che hanno piazzato il proprio ordine circa una settimana fa hanno ricevuto l’addebito sulla propria carta di credito e a breve dovrebbero ricevere la visita dell’omino marrone di UPS. Nel frattempo la Psystar ha introdotto anche un nuovo modello denominato Open Pro per chi vuole infrangere l’EULA di Leopard in grande stile. Da Cupertino ancora nessun commento sulla vicenda.

17 commenti su “I Mac cloni di Psystar esistono davvero”

  1. Io pure lo comprerei perchè il case lo terrei sotto la scrivania e l’aspetto esteriore non sarebbe più rilevante, il frontale non è neppure brutto, al massimo si può considerare ingombrante rispetto da un iMac, ma non a tutti interessa. Se oggi compro un Mac non all in one l’estetica rimane quella dello schermo. per quanto brutto possa essere sarà un Mac.
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    La questione prezzo resta invece rilevante, se si riesce ad avere un Mac OS risparmiando un 30% per molti potrà voler dire scegliere tra un Mac OS e un Linux per esempio.
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    La questione legalità resta una incognita: certo molti non si farebbero scrupoli ad usare l’OS piratato, la storia insegna che non sarebbe la prima volta :-) ma aziende, istituzioni, scuole non lo farebbero.
    Invece se installare Mac OS su un non-Apple-Mac diventasse legale per vari cavilli giuridici, certamente chi compera più di un Mac alla volta non avrebbe dubbi su cosa scegiere: il non-Apple-Mac!
    Ad Apple resterebbe pur sempre uno strumento facile da usare per stroncare tutto: vendere Mac OS a 600 Euro, ma in bundle con gli Apple-Mac (praticamente a costo zero) sia per il primo che per tutti gli altri che diventerebbero aggiornamenti gratuiti esibendo un tagliando allegato all’ Apple-Mac, non al Mac OS.
    Se la macchina più l’OS costassero uguale, sarebbero venduti gli Apple-Mac, di sicuro i non-Apple-Mac non li comprerebbe nessuno.
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    Il fatto è che un Mac-OS è “un Mac” e quindi anche un non-Apple-Mac con dentro un Mac-OS è “un Mac”…
    Diventerà una questione morale? :-)

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  2. 1) bisogna sempre vedere l’affidabilità di questi prodotti!
    2) i finti macpro eisistevano anke quando nn si sapeva chi e dove fosse quest’azienda, la prova è in uno dei miei commenti di tempo fa in cui tiravo in ballo proprio questipc/mac

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  3. Mah…
    Io sono molto scettico… Secondo me intanto il video non prova niente. Sono tre computer che fanno girare tre sistemi operativi diversi… e che OS X giri tranquillamente su computer non apple con gli opportuni “stratagemmi” non l’hanno inventato quelli della psystar: diciamo che è la scoperta dell’acqua calda.
    Dopodichè mostrare delle immagini fisse degli esterni dell’azienda non dimostra nulla della serietà o meno di un’azienda… voglio dire, anche Vanna Marchi & C avevano una sede sociale.
    Ma al di là delle presunte accuse di frodi, il discorso è duplice. Considerato come funziona la giustizia negli States secondo me non è impossibile che quelli della Psystar la spuntino.
    Io personalmente non comprerei un clone. Sarà che sono ancora nella mia “honeymoon” di switcher ma non mi sembra vero di avere, dopo 15 anni di uso di windows, detto addio a drivers, conflitti e incompatibilità varie dovute al fatto che chi ha sviluppato il sistema operativo non aveva la minima idea della configurazione del mio computer.
    E preferirei spendere il 30% in più per avere un computer che funzioni. Dopotutto è questo il motivo per cui sono passato al mac… ed è uno di quelli per cui non tornerei indietro.

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  4. maddai chi e’ che compra sto coso?
    personalmente del mac oltre al il sistema operativo mi piace la compattezza di non avere uno minitower tra i piedi con tutti i cavi attaccati. Invece c’e’ sto coso?

    eh si capisco che magari molti vorrebbero risparmiare qualcosa… si ma comprare questo clone si rischia di rimetterci e basta. Basta un update di apple fuori dalla norma e via coi problemi. Se non avete 1000euro compratevi un mac mini.

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  5. Io non griderei allo scandalo….
    anche perché i nuovi mac hanno l’ hardware di un pc ed hanno il firmware al posto del bios …..
    quindi……
    Apple ha interesse ed il diritto a diffondere il suo OS dando la possibilità d’ installare XP o Vista su i sui Mac/PC.

    Apple secondo me doveva puntare su Cpu CELL no su Intel.

    Aspettatevi Virus Worm Dialer etc etc

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  6. Vi dico la mia: non lo comprerei.
    Quando feci lo switch da Win Xp a Mac scopri che davvero nel mondo dell’informatica di consumo esisteva la possibilità di aggiornare le proprie macchine senza che ogni santa volta il processo di aggiornamento dovesse comportare un blocco del flusso di lavoro e dell’utilizzo del computer in generale.

    Il modo in cui sono gestiti gli aggiornamenti e la semplicità con cui posso tenere sempre up to date il mio Mac sono una cosa a cui non rinuncerei mai. Comprare, anche a soli 300 euro un PC che fa girare Leopard ma non lo posso aggiornare con semplicità ed efficacia sarebbe per me come usare un sistema monco.

    Se poi avessi bisogno di un muletto allora lo acquisterei volentieri e ci metterei Ubuntu (come ho già fatto sul vecchio PC ottenendo finalmente un’ambiente di lavoro “WINDOWS Free”), ma di soluzioni di questo tipo ne esistono molte, esteticamente migliori ed economicamente più convenienti dell’open computer.

    E comunque ragazzi, seriamente. Per comprarsi un Mac: soldini da parte e hardy heron durante l’attesa. Per i gamers consiglio una soluzione ancora più drastica: PS3. Che tra l’altro è l’unica soluzione per adesso per giocare a GTA IV…

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  7. @ Piddu

    Non sono sicuro che Apple abbia l’interesse a vendere il suo sistema operativo al di fuori dei suoi computer. Voglio dire, l’ha già fatto negli anni 90, sappiamo come è finita e sappiamo anche che è stata una delle prime cose che Jobs ha “terminato” dopo il suo ritorno. Apple non aveva e non ha tuttora alcun interesse ad andare a cercare lo scontro con Microsoft sul suo stesso terreno (i sistemi operativi), perchè sarebbe come scalare una montagna e diventerebbe una battaglia persa in partenza. Apple si è salvata perchè ha puntato sulla sua “diversità” e su quelle caratteristiche di esclusività, design e innovazione che l’hanno comunque sempre caratterizzata. E mi sembra che la strategia sinora abbia pagata.

    Se per cpu CELL ti riferisci a quella che sta dentro la PS3, beh, non sono molto d’accordo, visto che è stata additata da molti come una dei responsabili del tonfo commerciale della Ps3 (che forse ha venduto decentemente solo in Italia), non tanto per le caratteristiche tecniche, ma, da quanto ho letto, per il costo e le difficoltà di programmazione. Non mi ricordo bene, ma mi sembra fosse GTA 4 che era stato ritardato per non fare uno sgarbo alla Sony perchè la versione XBOX era pronta mentre quella PS3 era in alto mare a causa delle diffcoltà incontrate dai programmatori… Adesso non so le cose siano migliorate. Ma comunque puntare su un progetto nuovo e senza la scalabilità già pronta dei processori intel, avrebbe potuto significare perdere un bel po’ di terreno durante la fase di sviluppo.

    Sul discorso dei virus, ovviamente non dipendono dalla piattaforma intel. Potrebbero forse aumentare se la diffusione di OS X crescesse. Ma a quel punto entrano in ballo le differenze tra i sistemi operativi Conosco ancora poco OSX, ma da quello che so è molto più difficile fare danni che in Windows: chi è più esperto mi corregga se sbaglio, ma tra i vari motivi ci dovrebbe essere quello che le applicazioni girano in delle sandbox al di fuori delle quali non possono “uscire” tanto facilmente.

    Si vedrà…

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  8. Penso che non si possa non considerare il prezzo perchè il prezzo basso può giustificare qualche difficoltà, non dico che un professionista della musica o della grafica prenderebbe per se steso un non-Apple-Mac risparmiando 100 euro ma forse lo prenderebbe per i collaboratori se ha un ufficio con 20 persone e le macchine le cambai ogni tre anni, una scuola che compera 50 0 100 macchine ha un tecnico interno di solito che risolve.
    Ci sono dei casi in cui è possibile pensare a questa soluzione alternativa.
    Io lo comprerei perchè per me una differenza di prezzo può essere rilevante e se ci sono dei problemi non si spegne la centrale nucleare :-).
    Il parametro prezzo è il più importante anche perchè è il più facilmente manovrabile da parte di Apple.
    Sempre ammesso che tutto sia legale, dal prezzo di Mac OS X si capirà se Apple intente cambiare strategia, non dico agevolando altri ma magari non osteggiandoli.
    C’è poco ormai da ottimizzare, i componenti sono diffusi: stessi componenti, stessa ottimizzazione, tecnicamente non ci sono differenze.

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